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Il delitto di via dell’Orsina – Una commedia degli equivoci. La nostra recensione
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Il delitto di via dell’Orsina – Una commedia degli equivoci. La nostra recensione

Il delitto di via dell'Orsina in scena al teatro Parenti

Il delitto di via dell’Orsina”Teatro Parenti.

Con questa commedia di Eugène-Marin Labiche, Andrée Ruth Shammah che ne è la traduttrice e la regista, intende festeggiare i 50 anni del Teatro Parenti e contemporaneamente il centenario della nascita di Franco Parenti.

Andrée Ruth Shammah ci ha abituato, come direttrice del teatro Parenti, a scelte nuove ed originali come abbiamo visto per esempio con “Pandora”.
In questo caso sceglie invece una commedia classica scritta più di centocinquanta anni fa, ma che a suo modo è ancora di attualità.
Per esempio nel sottolineare le differenze sociali, oppure nell’importanza dell’apparire, del conservare la facciata di rispettabilità; o ancora nel pensare e cercare di farla franca invece di assumersi delle responsabilità.

La trama di “Il delitto di via dell’Orsina”

Un uomo si sveglia nel suo letto, ma non ricorda come ci è arrivato e ancor più sconvolgente scopre che nel letto con lui c’è uno sconosciuto!
Entrambi sono assetati, hanno abiti stazzonati e scarpe infangate, tasche piene di noccioli di frutta e mani sporche di carbone, ma non sanno spiegarsi tutto ciò.

il delitto di via dell'Orsina
I due ex allievi cercano di giustificarsi, pur non ricordando nulla

I due, Zancopè che è il padrone di casa e Mistenghi ex compagno di studi, dopo essersi riconosciuti cercano di ricostruire la nottata

L’unica cosa di cui sono certi è di essere stati ad una festa di ex allievi del liceo Labadoni, ma da quando hanno lasciato la festa non ricordano più nulla.
Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è stata uccisa in via dell’Orsina, vicino ai luoghi che hanno percorso quella notte.
Diversi indizi e lo stato dei loro abiti fa loro sospettare, e in seguito ne divengono certi, di essere gli autori di questa tragica morte.
Bisogna quindi in ogni modo cercare di nascondere le tracce ed eliminare eventuali testimoni.

Prendono quindi il via una serie di equivoci e fraintendimenti e situazioni di grande comicità.

Sono davvero colpevoli? E soprattutto c’è stato davvero un omicidio?

Il cast di “Il delitto di via dell’Orsina”

Massimo Dapporto
Zancopè non ricorda cosa abbia fatto nella notte di sfrenato divertimento.

Massimo Dapporto (Zancopè): un uomo che ormai si è fatto una posizione sociale ed economica, nonostante al liceo fosse conosciuto come il “somaro”.
E’ uscito di nascosto dalla moglie per partecipare alla festa degli ex allievi del liceo Labadoni, ma ora è in seria difficoltà, perché dopo essersi abbandonato ad abbondanti libagioni, non ricorda neanche come è giunto a casa, figuriamoci riguardo a cosa ha fatto nella notte.
Si destreggia quindi tra: il cercare di mantenere una rispettabilità con la moglie, giustificare la presenza dell’ex-compagno, capire cosa è successo ed eventualmente nascondere i misfatti compiuti.

Antonello Fassari
Mistenghi, antico compagno di studi, è anch’esso completamente immemore di quanto accaduto nella notte.

Antonello Fassari (Mistenghi): è lo sconosciuto che si risveglia nel letto di Zancopè.
Anche lui ex allievo del Labadoni, era il primo della classe, ha vinto persino un premio in rime latine, oggi è un cuoco (chef diremmo noi oggi).
Si trova coinvolto con Zancompè in questo “misterioso” omicidio.

Altri interpreti: Susanna Marcomeni, Soffiantini, Christian PradellaLuca Cesa-Bianchi e la partecipazione di Antonio Cornacchione.

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Traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
Adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
Musiche Alessandro Nidi
Scene Margherita Palli
Costumi Nicoletta Ceccolini
Luci Camilla Piccioni
Sagome tratte dalle opere di Paolo Ventura

Teatro Franco Parenti

Il delitto di via dell’Orsina

dal 9/12/2021 al 23/12/2021

Sito web: www.teatrofrancoparenti.it

INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it


La nostra recensione


Pro

Si sorride, si ride di gusto. E' un susseguirsi di equivoci e fraintendimenti, ma che ci fanno riflettere sull'animo umano. I due protagonisti credono di aver commesso un orrendo delitto. Il loro primo pensiero non è costituirsi, ma piuttosto nascondere tutti i fatti a loro carico. Addirittura uno dei due è disposto ad uccidere eventuali testimoni.

Un'inaspettata presenza di parti musicali. I due protagonisti, quasi come in un musical, in alcune occasioni cantano. E... sorpresa, la musica è dal vivo! Scopriremo alla fine la presenza anche dei musicisti.

Massimo Dapporto e Antonello Fassari sono impareggiabili, quasi spumeggianti. Un po' sopra le righe, quel tanto che basta per suscitare il sorriso, la risata, senza strafare o eccedere.

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