“L’uomo che oscurò il re Sole” ai Bagni Misteriosi – Teatro Parenti.
Ancora alcune rappresentazioni prima che la stagione non permetta più di abitare questa location così suggestiva.
Dopo l’omaggio ad uno uomo di spettacolo come Poli, di cui vi abbiamo recentemente parlato, sabato 9 ottobre i Bagni Misteriosi ci offrono uno spettacolo che ripercorre la vita e le opere di una grande commediografo: Molière.
Il testo è opera di Francesco Niccolini che firma anche, insieme ad Alessio Boni, la regia.
Alessio Boni s’incarica di dar voce alla storia di quest’uomo che nato in tutt’altro ambiente, decide di fare l’attore e lo farà fino al suo ultimo respiro, letteralmente.
La trama di “L’uomo che oscurò il re Sole”
“L’uomo che oscurò il re Sole” è una narrazione della vita di Jean-Baptiste Poquelin, meglio conosciuto con il suo nome d’arte Molière.
Si parte proprio da Molière fanciullo, come giunge alla sua decisione di fare l’attore e i primi anni di un Jean-Baptiste ancora giovane, i suoi primi amori, le prime tappe della sua vita artistica, in realtà segnate da grandi insuccessi e grande povertà.
Troverà infine la sua strada, la commedia, ma non le classiche commedie degli equivoci, bensì una commedia che è satira, che è denuncia dei vizi, dell’ignoranza, della corruzione di tutte le categorie più potenti.
Questo naturalmente gli procurerà stuoli di nemici e detrattori ed è solo grazie all’amicizia con Re Luigi XIV, il re Sole per l’appunto, che potrà sempre cavarsela e mantenersi in sella.
Insieme racconta i suoi amori, le gelosie, il sospetto di incesto, il suo umore e il suo carattere sempre burbero ed irritato; ancora ci racconta della sua insofferenza, intolleranza delle falsità, delle ipocrisie e disonesta delle categorie più in vista e detentrici del potere; se la prenderà così con i nobili, con i mariti traditi, con le mogli superficiali, vanesie e traditrici , con i medici (soprattutto con i medici) ed infine anche con i preti, con il clero.
Alessio Boni ci narra gli ultimi momenti, l’ultima replica e la sua morte quasi sul palcoscenico.
Abbandonato da tutti, dai medici, dai preti, gli rimangono accanto solo i suoi compagni attori.
Anche dopo la morte i potenti si accaniranno contro di lui e sarà solo per l’intercessione di Re Luigi XIV se verrà sepolto in terra consacrata.
Il cast di “L’uomo che oscurò il re Sole”
Alessio Boni: come sempre Alessio Boni ci offre un interpretazione ricca e viva. Tratteggia con tinte vivaci e forte non solo il personaggio principale, Molière, ma anche tutto il mondo che circola intorno a lui.
Ci offre un Molière ancora giovane e balbuziente, eppure ardito, deciso a seguire i suoi sogni. Ci presenta i suoi aspetti caparbi, irritabili, la sua gelosia, il suo amore disperato per la giovane moglie, il suo fisico mano a mano più sofferente e malandato.
Ci presenta un Molière completamente dedito al teatro, così dedito al suo lavoro ed al suo pubblico da andare in scena praticamente moribondo.
Alessandro Quarta (violino e pianoforte): violinista di fama, Alessandro Quarta, accompagna, anzi più che accompagnare dialoga con Alessio Boni.
Inizia con il violino, con un brano che progressivamente cresce e diviene concitato per introdurre l’ingresso in scena di Alessio Boni.
In seguito passa a suonare il pianoforte ed anche il clavicembalo, con brani ora decisamente cinquecenteschi, ora più melodici e romantici.
Difficile distinguere la musica dal racconto perché è molto ben armonizzata ed in perfetta sintonia con le parole ed i sentimenti del testo.
I MARTEDÌ DEI BAGNI MISTERIOSI
- 11 /10 Orlando furioso – Il canto del Rinascimento italiano Tullio Solenghi e Corrado Bologna
pedana + bordo piscina > posto unico 30€
I e II settore gradoni + prato > intero 25€, ridotto under26/over65 15€; convenzioni 20€
III e IV settore gradoni + prato > intero 20€, ridotto under26/over65 15€; convenzioni 20€
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
La nostra recensione
Un'altra affascinante prova di un felice connubio tra musica e recitazione.
Storia di un uomo, storia di un'epoca e nello stesso tempo omaggio ed elogio al mondo del teatro e a coloro che vi operano.
Boni e Quarta, due grandi artisti in una perfetta sintonia danno vita ad un racconto che non ti lascia un attimo di sosta.