Teatro e Musical
Il 5 novembre ad inaugurare la Stagione di Prosa sarà la Compagnia del Teatro San Babila con Due figlie, tre valigie per la regia di Marco Vaccari. Il testo, scritto per il teatro da Claude Magnier, ha ispirato due versioni cinematografiche: una francese, con un irresistibile Luis De Funès e la più recente con Sylvester Stallone.
Arriva al Teatro Delfino di Milano La Notte di Pinocchio il testo di Marco Avarello diretto da Linda Di Pietro con Carlo Valli, Cristina Giachero, Letizia Letza, Lorenzo Grilli, in scena da giovedì 7 a domenica 10 novembre.
educe da una tournée di successo arriva dall’8 al 10 novembre al Teatro della Cooperativa in prima milanese Riva Luigi, ’69 ’70 – Cagliari ai dì dello scudetto, spettacolo scritto e interpretato da Alessandro Lay.
I gol di Riva Luigi sono stati 252. Non solo: è anche il capocannoniere principe della Nazionale, con 35 reti segnate su 42 partite giocate.
Convivenza e condivisione. Un gruppetto di ex mariti abita sotto lo stesso tetto, trovandosi a spartire le incombenze domestiche ma anche i fallimenti coniugali. Tra spazzoloni e sfoghi, un ritratto scanzonato di una realtà sociale sempre più diffusa, interpretato con brio da un cast brillante. In scena dal 7 al 24 novembre.
FALSTAFF E IL SUO SERVO al Piccolo Tearo Strehler!
Rumori fuori scena, la commedia metateatrale ormai divenuta un classico del teatro contemporaneo, è in scena fino al 10 novembre nella magica cornice del Piccolo Teatro Strehler a Milano. La regia è di Valerio Binasco, la produzione è firmata Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e la splendida scenografia è di Margherita Palli.
Paolo Sassanelli, Valentina Banci, Olivia Magnani e Daniele Natali sono rispettivamente: i due uomini un giornalista e il suo editore e le due donne le loro mogli. Le due coppie partono per un viaggio nel Gabon: un viaggio di lavoro ma anche una vacanza a cavallo di capodanno, un atteso periodo di svago dalla frenesia di Roma.
In occasione del decennale della morte di Alda Merini (1° novembre 2009): MARATONA MERINI L’evento Organizzazione La…
To be or not to bop è il titolo dell’autobiografia di Dizzy Gillespie, grande trombettista, band leader e compositore originario di Cheraw(North Caroline).
Secondo il racconto dello stesso autore il titolo nasce da un fatto accaduto a Gillespie nel 1989 a Londra, mentre passeggiava per Hyde Park incontra una ragazza che aveva allestito un banchetto che vendeva piccoli busti di Shakespear con la scritta To be or no to be, Dizzy le suggerisce di correggere la dicitura con “To be or not to bop” – “Se non sei te stesso non puoi essere bop”, è più o meno la traduzione di questo gioco di parole, alludendo al linguaggio innovativo del jazz detto “Be Bop, ideato da Gillespie insieme a Charlie Parker, Bud Powel e Kenny Clarke
Testo di Gianni Clementi, autore che giunge solo negli anni 80 a scrivere per lo spettacolo.
Predilige la tragedia, ma ha scritto numerose commedie teatrali di successo in scena nei teatri italiani e stranieri. Le signorine sono Addolorata e Rosaria due sorelle, zitelle, con una lieve malformazione fisica, napoletane. Sono proprietarie di una merceria che attraversa qualche problema economico a causa della concorrenza di commercianti più moderni e a buon mercato.
Dario Ballantini in una data unica al Teatro Manzoni per omaggiare il grande Lucio Dalla. …
Piccola Patria dal 5 al 10 novembre a La Cavallerizza! Piccola Patria: uno spettacolo di…
Arriva al Teatro Carcano lo spettacolo dal titolo IL CARATTERE DEGLI ITALIANI
Tra risate e discussioni Renato Mannehimer e il grande Corrado Tedeschi ci intrattengono nell’attesa che si rivela vana. Corrado Tedeschi, attore e conduttore, non ha bisogno di presentazioni: è una figura ormai affermata sulla scena teatrale italiana; Renato Mannheimer, sociologo, saggista e sondaggista, è invece un volto nuovo per il palcoscenico.
L’era digitale, il mondo a portata di un click. In meno di cinquant’anni l’umanità ha vissuto un cambiamento radicale nei sistemi di vita. Fino ai primi del ‘900 esisteva una sola arte “d’intrattenimento”: il teatro. Oggi abbiamo il cinema, la televisione, abbiamo le piattaforme digitali, lo streaming, le chat, le applicazioni, infinite possibilità di svago. Ed è paradossale: mai come in quest’epoca puoi raggiungere in breve tempo anche le mete più lontane eppure ci ritroviamo dentro le nostre case ad ordinare il cibo on line, a chattare con qualche amico o amante, a guardare la nuova serie di grido…il mondo a portata di un click nella propria tana, davanti al proprio schermo. L’uomo digitale è un uomo fondamentalmente isolato, chiuso nello spazio rassicurante ma angusto delle pareti domestiche. Il problema è che l’essere umano è un animale sociale, senza una dimensione più ampia finisce per confondersi, perdersi, insomma si ammala.
Leonardo Lidi, alla sua prima prova importante, firma adattamento e regia de Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, che avrà il suo debutto nazionale al Teatro Carcano di Milano giovedì 7 novembre, con repliche fino a domenica 17 novembre. Sulla scena, a rappresentare le complicate dinamiche familiari dei Wingfield, un ottimo quartetto di attori formato da Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Anahì Traversi, Mario Pirrello.
Anagoor torna al Piccolo. Lo fa, portando sulla grande scena del Teatro Strehler, dal 13 al 16 novembre, Orestea, lo spettacolo-evento ha aperto la 46° edizione del Festival internazionale del Teatro alla Biennale di Venezia, consacrando la compagnia, Leone d’Argento 2018. Nel percorso di riscoperta e adattamento in chiave contemporanea dei classici, l’Orestea rappresenta il sistema di pensiero che si colloca alle origini stesse dell’arte teatrale e ne costituisce il fondamento metafisico.
Buio in sala.
L’atmosfera è assolutamente perfetta.
Il pathos è quello giusto e non delude le aspettative. Curato in ogni minimo dettaglio lascia piacevolmente colpiti per una rivisitazione teatrale che non delude assolutamente neanche i più “affezionati” al film cult del 1973.
Chiara Stoppa, nel 2010, dopo una lunga malattia, esordisce in teatro con il suo monologo Il Ritratto della salute, scritto con Mattia Fabris, spettacolo apparentemente sul tema del tumore ma che in realtà affronta la difficile questione delle scelte che si fanno nella propria vita.
Dopo questo felice primo lavoro, Chiara decide di affrontare un tema ancora più complesso: la morte e l’accompagnamento verso di essa. Per questo secondo capitolo, la scelta drammaturgica verte su un dialogo e Chiara individua come sua interlocutrice Valentina Picello, sua amica e collega. Le unisce un’affinità artistica ma soprattutto la condivisione di momenti di vita fra cui un viaggio in Croazia nel 2014 durante il quale tutto ciò che capita loro le porta inevitabilmente ad uno scontro/riflessione su vita, morte e miracoli che possono accadere.
Dall’1 al 3 novembre 2019 ne La Cavallerizza di MTM Senza Filtro – Uno spettacolo…
Per la prima volta al Teatro Carcano viene presentata LA CAMERA AZZURRA tratta dall’omonimo capolavoro di Georges Simenon.
La regia è firmata da Serena Sinigaglia e l’adattamento teatrale è di Letizia Russo. A comporre un cast di rilievo Fabio Troiano, Irene Ferri,Giulia Maulucci e Mattia Fabris.
Un concerto di musica, danza e parola che, combinando partiture e improvvisazioni, scritture e oralità, ha come epilogo una festa in cui tutti ballano. Mbira è una parola Shona intorno a cui si intreccia una sorprendente quantità di storie, che offrono il pretesto ideale per parlare di Africa e mettere in evidenza quanto poco, colpevolmente, se ne sappia, nella convinzione che il gesto più sovversivo oggi sia quello di ricordare che, prima di affermare certezze, in generale sarebbe saggio conoscere l’argomento di cui si parla.
Nel trentennale del debutto, il 10 e l’11 novembre, al Piccolo Teatro Grassi, va in scena Il Decameron delle Donne, scritto e diretto da Donatella Massimilla, direttrice artistica del CETEC Dentro/Fuori San Vittore.
Le notti bianche, il racconto pubblicato da Dostoevskij nel 1848 e ambientato a Pietroburgo, vede protagonista un uomo, un sognatore. Una notte incontra Nastica, giovane donna in attesa di un uomo o almeno di una sua lettera, di un suo cenno.
Il sognatore e Nastica iniziano un dialogo che si svolge lungo quattro notti: i due parlano di amore, di amicizia, di sogni, di stelle, di vita e di solitudine.
Ritorna a grande richiesta di pubblico, dopo il successo registrato la scorsa stagione Potted Potter: l’unica esperienza potteriana non autorizzata. Una parodia di Dan e Jeff. All’origine c’è lo humor inglese contaminato dalla tradizione italiana, da quel gusto per la comicità che sempre ci accompagna, per trasformare la tipica stand-up comedy londinese in un live show innovativo e perfettamente riuscito per il pubblico italiano.
Fra meno di un mese Willy Wonka aprirà le porte della sua folle Fabbrica di Cioccolato in Italia! Dall’8 novembre, infatti, “CHARLIE E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO”, il musical basato sul romanzo di Roald Dahl, arriverà a MILANO, unica città italiana a ospitare lo spettacolo che, per tutta la stagione teatrale 2019/2020 resterà alla Cattedrale della Fabbrica del Vapore (Via Giulio Cesare Procaccini, 4),per la prima volta in assoluto trasformata in un teatro.
L’Anfitrione del 2019 è un arrembante politico, o meglio, un dilettante populista che, con la sua esordiente formazione politica, ha appena sbaragliato gli avversari con un sorprendente e inatteso plebiscito. Sosia, che Plauto e Molière vollero suo servitore, si è trasformato in un autista portaborse, mentre la bella Alcmena, moglie del trionfatore delle elezioni e prossima First Lady, è divenuta insegnante di scuola media di una piccola città di provincia.
Cosa succederebbe se Dante e Virgilio aspettassero Caronte? Immaginerebbero l’Inferno e i dannati. Come Dante e Virgilio, Tedeschi e Mannheimer, fantasticano di incontrare personaggi famosi, politici, artisti, che si trovano negli inferi. Due affabulatori con un testo celeberrimo, pretesto per mettere a fuoco spaccati di attualità e vicende storiche, giocando con le parole come solo Mannheimer e Tedeschi possono fare.
“Un Teatro Da Favola”, la compagnia teatrale che con i suoi spettacoli interattivi, che fanno impazzire adulti e bambini, ha rivoluzionato il mondo del teatro per famiglie, battendo ogni record di incasso e di presenze a Roma, arriva a Milano con il suo più grande successo: LA FAMIGLIA TRANSYLVANIA.