In lettura
CORPI AL VENTO – Arianna, Fedra, Pasifae: le donne di creta in scena al Teatro Litta. Intervista alle protagoniste.
Scuro Chiaro

CORPI AL VENTO – Arianna, Fedra, Pasifae: le donne di creta in scena al Teatro Litta. Intervista alle protagoniste.

Corpi al vento

Questa sera (17 maggio) e domani alle ore 20.00 al teatro Litta MTM andrà in scena lo spettacolo “CORPI AL VENTO – Arianna, Fedra, Pasifae: le donne di creta” di e con Ilaria Gelmi e Antonella Ruggiero con il sostegno di Teatro Evento – Terramare Teatro B.R.A.C.T – Campsirago Residenza.
Lo spettacolo nasce dal laboratorio di formazione residenziale sul teatro di narrazione a cura di Roberto Anglisani, importante narratore italiano, stretto collaboratore di Marco Baliani. Un percorso di studio e approfondimento per attori/narratori provenienti da tutta Italia, organizzato dalla Compagnia Armamaxa presso il Teatro Comunale di Ceglie Messapica (BR).

Una storia antica narrata da due corpi e due voci che si impastano, disgiungono, intrecciano, sovrappongono, fino a diventare un solo corpo e una sola voce.
Una madre, Pasifae, la madre del Minotauro; Arianna, la prima figlia, famosa per il filo con il quale portò Teseo in salvo dal labirinto; Fedra, la seconda figlia, una donna che non può trattenere una passione che le sgorga da dentro. Donne cretesi, “le luminose” le chiamavano, tutte accomunate dallo stesso destino. 

Tutte fragili di fronte alle passioni d’amore, tutte vittime della stessa maledizione. Fragili, come la creta. Noi siamo tutti fatti di creta. Un mito classico in chiave personale, femminile, ironica e contemporanea.

La sinossi di CORPI AL VENTO 

Il lavoro di ricerca è iniziato con la storia di Fedra, figlia di Minosse e Pasifae, principessa di Creta, poi moglie di Teseo re di Atene. Raccontare di Fedra per indagare la sua passione travolgente per il figliastro Ippolito, parlare della sua vita come se fosse una donna contemporanea. In questo percorso di studio le due attrici/autrici hanno approfondito la conoscenza di tutte le donne che abitano la storia di Fedra, arrivando così a comprendere che, per parlare del suo dramma, dovevano necessariamente affrontare anche il racconto della costellazione di donne che la circonda. Perché di madre in figlia, le storie si ripetono!

Creta è la culla di questa storia, un’isola circondata dal mare: il Mediterraneo. Il mare è anche lui protagonista in questo racconto, attraverso il mare l’amore arriva o si allontana. Corpi al vento ripercorre le storie di queste donne condannate ad un eterno ciclo di ripetizioni familiari e permette di scoprire che oggi il filo delle ripetizioni si può tagliare.

Corpi al vento
Ilaria Gelmi e Antonella Ruggero.

Qualche nota di regia di CORPI AL VENTO – Arianna, Fedra, Pasifae

Partiture fisiche e vocali, oltre le parole, arricchiscono il lavoro dialogando in maniera organica con in linguaggio della narrazione.
La scena è spoglia, solo due corpi e due voci che si impastano, disgiungono, compongono, intrecciano, sovrappongono; due voci e due corpi che diventano una voce e un corpo che racconta.

Intervista a Ilaria Gelmi e Antonella Ruggero

Come mai avete deciso di scegliere questo tema e tornare alla mitologia?
Io e Ilaria ci siamo conosciute frequentando un laboratorio di teatro di narrazione a cura di Roberto Anglisani in Puglia. Ci trovavamo ogni anno e nell’ultimo il tema erano le metamorfosi ed inoltre, per la prima volta, si poteva raccontare in due in scena. Ho trovato questa storia di Fedra e mi sembrava molto interessante. L’ho proposta a Ilaria e, indagando la passione travolgente di questo personaggio, abbiamo capito che dovevamo raccontare anche delle donne attorno a lei rendendoci conto che non erano lontane da noi e che, se toglievamo la divinità, risaltava il fatto che l’animo umano non è mai cambiato.

Due donne in scena che si mettono a nudo. Si parla di come si è fragili davanti all’amore. Questo è il tema centrale dello spettacolo, giusto?
Si totalmente a nudo… ma siamo vestite! Incontriamo questi personaggi con grande intimità e questo ci ha portato a farci domande anche sulle nostre storie personali per sentirle davvero molto vicine.
Noi parliamo d’amore perché, come per tutte le donne, la passione è il motivo di vita non solo sotto l’aspetto rapporto di coppia ma per tutto quello che si affronta ogni giorno.

Perché è sottolineato il fatto che è una rilettura ironica?
Le storie di queste donne sono tragiche ma una cosa interessante del mito è che ci sono infinite varianti delle storie e quindi noi giochiamo con questo sopratutto con i personaggi maschili. Abbiamo cercato di riscrivere il mito con una certa leggerezza e forse questo potrebbe essere un modo anche per avvicinare il grande pubblico incuriosendolo e togliendo il giudizio.

Siamo tutti fatti di creta. Perché?
Perché siamo tutti fragili come la creta e nello stesso tempo come diceva Antonella ci possiamo rimodellare. E’ vero che ognuno ha delle caratteristiche ma ognuno può decidere la propria vita, può cambiarla se consapevole di cosa vuole modificare, senza cadere nel fatalismo del destino rappresentato dalla frase “Sono fatto così!”.

Corpi al vento
Siamo tutti fatti di creta.

La fusione tra voi due come è avvenuta? Cosa vi accomuna e qual è stato il lavoro per diventare un’unica voce?
Ci accomuna la passione. Il gioco teatrale è molto bello perché entrambe a volte siamo lo stesso personaggio, ci passiamo tutti i personaggi continuamente.

Forse ti potrebbe piacere anche…
i Bandakadabra presentano il loro nuovo singolo "Seven"

Avete pensato di scrivere altro insieme?
Si, ci stiamo lavorando ed in realtà è un progetto per le famiglie che si dovrebbe chiamare “Nella bocca del gigante”, una storia totalmente inventata andando a indagare il rapporto adulto-bambino e il limite della paura, con un viaggio dentro una creatura enorme.

Ringraziamenti particolari?
Si, teniamo molto a ringraziare Roberto Anglisani che ha curato il nostro lavoro attoriale, della narrazione e Elisa Cuppini che invece si è occupata dei movimenti e delle partiture fisiche.

Il trailer di CORPI AL VENTO  

Biglietti e informazioni per CORPI AL VENTO

Posto unico € 12,00 – Diritto di prevendita € 1,80
biglietteria@mtmteatro.it
Tel. 02-8645454

Scarica l’App di MTM Teatro e acquista con un clic

Card TeaTreRò – 35,00€
Una card libera su 3 spettacoli a scelta –  valida su tutte le sale di MTM

Qual è la tua reazione?
Excited
0
Happy
0
In Love
0
Not Sure
0
Silly
0

© 2020 Dejavu. All Rights Reserved.

Torna a inizio pagina