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SILVIA GIULIA MENDOLA ci racconta la sua rivisitazione di “Sogno di una notte di mezza estate” di W.Shakespeare. Intervista esclusiva.
Scuro Chiaro

SILVIA GIULIA MENDOLA ci racconta la sua rivisitazione di “Sogno di una notte di mezza estate” di W.Shakespeare. Intervista esclusiva.

La danza diventa nel progetto registico di Silvia Giulia Mendola

Benvenuti Signore e Signori! Siamo qui questa notte per risvegliare nei vostri animi lo spirito dell’Allegria, perché dove c’è Teatro c’è vita, dove c’è Teatro c’è gioia!

Puck – Sogno di una notte di mezza estate

Silvia Giulia Mendola è regista e attrice nella sua rivisitazione di “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare.
Lo spettacolo è al suo debutto Nazionale al Teatro Leonardo di Milano e sarà in scena dal 4 al 7 Aprile.

Una breve sinossi dello spettacolo

Un fitto bosco di equivoci e malintesi, un Re e una Regina in discordia, creature magiche, giovani innamorati sono gli ingredienti di questa commedia frizzante, ricca di poesia e delicatezza, allo stesso tempo elegante e inquietante. 

Le visioni notturne, il sovrapporsi di atmosfere che galleggiano tra il sonno e la veglia sono caratteristiche che attraversano quest’opera e che permettono al pubblico di fare un tuffo nel fantastico, un’incursione nell’ambiguo immaginario della mente umana. 

Un "sogno di una notte di mezza estate" tra favola e realtà.
Un “sogno di una notte di mezza estate” tra favola e realtà diretto da Silvia Giulia Mendola.

Sarà rievocata una foresta, una foresta metallica fatta di tubi innocenti e di piani differenti, gli otto attori lavoreranno in squadra, tutti possono essere tutto, come in un Sogno, personaggi, sedie, somari, fate, ma anche strumenti, musica con i loro corpi e le loro voci. Alla danza sarà affidato il ruolo di evocare la magia, la viola, il Biore utilizzato per gli incantesimi, diventa un personaggio Viola che si esprimerà unicamente con il linguaggio della danza. 

Quattro chiacchiere con la regista: SILVIA GIULIA MENDOLA

Una rilettura molto giovane e attuale la tua del grande capolavoro shakesperiano. Come nasce questo progetto?
Noi come compagnia avevano già affrontato “La dodicesima notte” sempre di Shakespeare e quindi volevamo rimanere in questo mondo e andare alla scoperta di un altro suo capolavoro.
L’elemento più innovativo di questa nostra messa in scena è la danza perchè “la viola del pensiero”con cui si fanno tutti gli incantesimi diventa una danzatrice.
Tutta la magia quindi è data dal linguaggio della danza insieme a un coro di voci che faremo tutti insieme e ci sarà anche musica dal vivo.
Il testo, anche se rimaniamo il più fedeli possibili, lo abbiamo un po’ adattato e abbiamo anche un momento quasi di stand up comedy.

La squadra di attori in scena impersonifica non solo personaggi ma anche oggetti…
Si, nel senso che siamo a disposizione di quello che dobbiamo fare. Siamo con una “divisa”, jeans e maglietta bianca, e aggiungiamo qualche elemento per diventare i diversi personaggi. Quando non siamo in azione siamo in osservazione e assistenza e al servizio degli altri diventando anche “strumenti”.

La danza diventa nel progetto registico di Silvia Giulia Mendola
La danza diventa protagonista nel progetto registico di Silvia Giulia Mendola

Come mai la scelta fatta da tubi metallici?
Volevo dare un tocco più attuale a come normalmente si immagina il sogno ovvero con gli alberi, le foglie.
Inoltre volevo giocare su più livelli e questo le impalcature mi permettono di farlo.
In ultimo volevo una foresta dei giorni nostri come se fosse una “foresta cittadina” che comunque ha l’elemento poetico delle luci e i tubi finiscono con dei rami di metallo.

Quando si parla di grandi capolavori e soprattuto di Shakespeare si ha sempre un po’ paura nell’affrontarli. Come ti sei posta davanti a tutto questo che vive sempre con l’ombra della tradizione pronta a incombere?
La cosa principale è legata al fatto che, la mia modalità di fare teatro, è quella di fare qualcosa che permetta di parlare e entrare in relazione con il pubblico.
Quindi ho preso il tutto nella dimensione di gioco ed ecco perchè l’intera compagnia si mette al servizio di questa storia e di questa scrittura.
Un’ altra cosa per me fondamentale è dare importanza alla parola, evitando il mono-tono e sopratutto con una modalità moderna.
Siamo felici quando il pubblico ci dice, dopo un nostro spettacolo, “finalmente abbiamo capito la storia!

Parlando di “modernità” questa potrebbe essere una chiave per far arrivare più giovani a teatro?
Sì speriamo! Noi abbiamo già diverse scolastiche ma speriamo arrivino a tutti i nostri spettacoli, giovani, bambini e pubblico di tutte le età per condividere con noi questo nostro Shakespeare.

Il Cast Artistico e Tecnico

Attori: Livia Castiglioni, Angelo Di Figlia, Ermes Frattini, Silvia Giulia Mendola, Dario Merlini, Erica Sani, Matteo Sartini, Francesca Ziggiotti 

Adattamento Teatrale e Regia: Silvia Giulia Mendola 
Danzatrice: Elisa Bertoli 
Scene e Costumi: Mina Marea 

Grafica: Carlo Sabbatucci 
Produzione: PIANOINBILICO e Geco.B Eventi 

Info e biglietti

MTM Teatro Leonardo – dal 4 al 7 aprile 2024   

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Maria Stuarda regia di Davide Livermore

da giovedì a sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30

intero € 30,00 – convenzioni € 24,00 – ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) € 24,00 – Under 30 e Over 65 € 17,00 – Università € 17,00 – scuole di Teatro € 19,00 – scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 15,00 tagliando Esselunga di colore ROSSO

Durata dello spettacolo: 120 minuti

Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45

Scarica l’App di MTM Teatro e acquista con un clic

Abbonamenti: MTM Serendipity, MTM Serendipity Over 65, MTM Serendipity Under 30 x2, MTM Serendipity Under 30 x4, MTM Il piacere di sorridere.

Biglietti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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