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CORRADO D’ELIA ci racconta il suo 25° con “Cirano di Bergerac” rendendolo nostro contemporaneo.
Scuro Chiaro

CORRADO D’ELIA ci racconta il suo 25° con “Cirano di Bergerac” rendendolo nostro contemporaneo.

Cirano -Corrado D'Elia

Oggi mi sento più libero di partecipare emotivamente al rito, conosco ogni respiro di questo personaggio.

Corrado D’Elia

Torna a Milano, dal 20 al 30 Ottobre al Teatro Leonardo di Milano Cirano di Bergerac di Edmond Rostand con la traduzione Franco Cuomo e l’adattamento Corrado d’Elia.
Cirano de Bergerac è lo spettacolo dei record, il cult del teatro che festeggia quest’anno la sua 25esima stagione e ha segnato la storia di un’intera generazione di attori e spettatori che vede di Edmond Rostand – traduzione Franco Cuomo – adattamento Corrado d’Elia

Più di 250.000 spettatori 

Mille repliche in tutta Italia 

Migliaia di fan 

Centinaia di articoli sui giornali, questo Cirano non smette di emozionarci.

La sinossi dello spettacolo

Sarà ancora Corrado d’Elia, con cui aveva già scambiato quattro chiacchiere in occasione del suo meraviglioso spettacolo “Mercurio”, a interpretare in maniera sentita e appassionata l’indomito guascone dal lungo naso e dalla irresistibile vitalità e a raccontare, in una messinscena della sottrazione dalla forte accentuazione simbolista, l’amore non corrisposto per Rossana, innamorata di Cristiano, bello ma privo di spirito.

Virtuoso insuperabile della spada e della parola, Cirano pagherà con la morte la sua diversità e il suo rifiuto all’asservimento politico e culturale e al conformismo ideologico. 

Cirano di Bergerac
Una messa in scena innovativa e non facile per questo “Cirano di Bergerac”

Con momenti di intensa fisicità e nella maniera visionaria e sentita cui Corrado d’Elia ci ha abituato, svestito delle piume del romanticismo e delle facili rime, questo Cirano ci emozionerà ancora, per la fedeltà irremovibile ai suoi sogni.

Un classico, sapientemente ricomposto in una nuova veste poetica. Uno spettacolo da gustare tutto d’un fiato. 

Corrado D’Elia ci racconta il suo Cirano.

Venticinque anni di questo tuo “Cirano di Bergerac”. Come si fa a rimanere così appassionati e vivi dopo tanti anni nello stesso ruolo?
Hai detto le parole giuste “appassionati e vivi”. E’ come un miracolo, Cirano si rinnova tutti gli anni.
Questo è dato in parte è dato dalla forza del gruppo, in parte dalla forza del testo e forse anche dal mio desiderio di continuare a raccontare uno spettacolo che poggia sulla diversità.
Cirano è una bellissima storia d’amore che ti appassiona, ti emoziona e questo potrebbe essere già un buon elemento e dall’altra parte c’è questo inno alla diversità.
Gli spettatori per tutto questo tornano negli anni a verderlo moltissime volte e la cosa bella è che ormai attraversiamo le generazioni e quindi arrivano genitori che “iniziano” i figli a questo rito del teatro.

Corrado D'Elia
Corrado D’Elia: “Cirano Di Bergerac è ormai parte di me”.

Questo Cirano di Bergerac è anche un modo nuovo di fare teatro.
Si fin dall’inizio l’idea era quella di coltivare un nuovo pubblico, formare una Compagnia stabile e c’era questa emozione di dover raccontare un modo diverso di fare teatro con una regia forte e soprattuto con un modo di fare l’attore in cui ad esempio non si hanno oggetti sul palco e questo porta ad un racconto visionario dove trasmettiamola storia semplicemente col movimento su un piano inclinato che va a trasformarsi.

Cosa ti è rimasto nel cuore del tuo primo Cirano?
Direi che è meglio oggi. Ai tempi avevo ancora la paura perchè è un personaggio gigantesco anche se la reazione del pubblico e della critica è stata da subito eclatante.
Oggi mi sento più libero di partecipare emotivamente al rito, conosco ogni respiro di questo personaggio in una messa in scena davvero non facile che implica un lavoro tecnico non facile.

Corrado D'Elia
Corrado D’Elia: un amore lungo 25 anni con il suo Cirano

Attualizzare un classico così importante implica un approccio coraggioso che a volte viene contestato.
Questo non ci interessa per nulla. L’unico modo oggi per raccontare il classico è farlo con la lingua e gli occhi di oggi.
Un grande traduttore come Franco Cuomo, che ha tradotto appunto lo spettacolo dal francese, era il primo a dirci di andare avanti e continuare ad adattarlo alla lingua contemporanea.
Oggi la gente è abituata a ritmi diversi, immagini diverse e quindi il teatro va riadattato come accade in tutta Europa.

Cirano è l’icona della diversità, del non asservirsi alla politica, alla cultura. Quanto spazi dai a questo lato del personaggio?
Tantissimo perchè Cirano è l’uomo che manca oggi nella politica, nelle istituzioni, nella cultura.
E’ un uomo che segue quello che sente e non si omologa al gruppo cosa che oggi purtroppo non accade più.
E’ talmente viva la sua ostinata perseveranza che va a morire alla fine per i suoi ideali.

Tu sei fondatore della Compagnia Corrado D’Elia che porta in scena un teatro sempre in evoluzione. Questo tuo Cirano potrebbe essere un canale d’arrivo verso i giovani?
Certamente ma credo che quando uno spettacolo parla la lingua delle persone vada bene per tutte le età. E’ uno spettacolo per la famiglia perchè ha famigliarità con la gente e perchè parla la lingua di tutti rendendoci comunità a teatro.

Il Cast Artistico e Tecnico

Sul palco con Corrado d’Elia: Chiara Salvucci, Giacomo Martini, Francesco Cordella, Angelo Zampieri, Marco Brambilla, Sara Dho, Marco Rodio, Denise Ponzo, Nikolas Lucchini, Stefano Massari, Andrea Pellizzoni, Marco Possi.

Regia: Corrado d’Elia 
Assistenti alla regia: Marco Brambilla e Marco Rodio
Scene: Fabrizio Palla
Foto di scena: Angelo Redaelli  
Tecnici luci: Marco Meola, Alessandro Tinelli  
Tecnico audio: Matteo Gobbi 
Grafica: Chiara Salvucci
Organizzazione Valentina Tessari, Afra De Santi

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Produzione Compagnia Corrado d’Elia

Qualche momento dalle prove di sala di “Cirano di Bergerac”

Info e biglietti

Teatro Leonardo

da martedì a sabato ore 20.30 – domenica 16.30

intero 25,00€ – convenzioni 20,00€, ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20,00€, Under 30 e Over 65 – 15,00€, scuole di teatro e Università 15,00€, ridotto Bicicletta € 15,00, ridotto DVA 12,50€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore ROSSO, prevendita 1,80€

Durata dello spettacolo: 120 minuti –  senza intervallo

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