Le Milanesi è un vero e proprio lavoro al femminile a sei mani
Valentina Ferrari
Siamo al terzo appuntamento con Le Milanesi – Le Sciure, gaganelle e… ariose, e ci addentriamo nell’amatissimo mondo del fumetto.
LE SORELLE DIABOLIKE – Angela e Luciana Giussani saranno interpretate da Monica Faggiani e Valentina Ferrari dal 13 al 15 maggio presso MTM La Cavallerizza.
Avremo anche:
Voce e chitarra: Lorenzo Castelluccio
Pianoforte e tastiere: Carlo Zerri
La sinossi di “Le sorelle Diabolike”
È il primo novembre del 1962. Esce in edicola un nuovo fumetto dal titolo Il re del terrore. Il protagonista, Diabolik, è un ladro crudele e un avventuriero che non esita a commettere crimini efferati pur di portare a termine colpi milionari. A crearlo Angela e Luciana Giussani, due “signorine di buona famiglia” che mostrano da subito un temperamento indipendente staccandosi dal modello femminile dominante di quegli anni.
Donne creative che si affermano in un mondo maschile sfidando gli uomini sul terreno di narrazioni intrise di violenza e di cattiveria, dove i personaggi femminili aprono un nuovo corso a donne indipendenti ed emancipate.
Non verranno fermate dagli attacchi della censura e dall’accusa di produrre un fumetto diseducativo; la loro casa editrice Astorina diventa sempre più forte e autonoma e si dimostrerà sempre al passo con i tempi e con l’Italia che cambia.
I protagonisti del fumetto diventeranno testimonial di numerose campagne sociali e le loro autrici affronteranno temi importanti quali eutanasia, droga e omosessualità.
Angela e Luciana prendono spesso posizioni decise a favore dei diritti civili: Diabolik sarà l’unico fumetto in cui verrà pubblicato l’invito a votare a favore del divorzio.
Imprenditrici di successo, donne volitive ed indipendenti, creatrici visionarie e appassionate: raccontare la loro storia sarà un privilegio.
Quattro chiacchiere con Valentina Ferrari.
Il vostro spettacolo mi ha molto incuriosito. Come mai vi è nata l’idea di raccontare questa storia ?
Il tutto nasce qualche anno fa. Io ho sempre avuto una grande passione per il fumetto e poi mi sono particolarmente incuriosita di Diabolik.
Abbiamo quindi pensato che nella nostra rassegna “Le Milanesi” le sorelle Giussani, autrici di Diabolik, non potevano mancare in quanto fulgido esempio di milanesità, imprenditoria femminile e di donne che hanno avuto idee geniali.
Quindi associare la passione per il fumetto, cercare una storia che fosse legata a quel tipo di mondo colorato, pop, simpatico e divertente ma nello stesso tempo molto intrigante e affascinante e unirla a due donne come le Giussani molto belle, creative, emancipate e molto simili alla loro eroina Eva Kant, ci ha dato tutti gli ingredienti per una storia molto bella.
Avete lavorato a quattro mani tu e Monica Gaggiani sulla stesura del spettacolo?
Ci siamo divise il lavoro con Monica e Valeria. “Le Milanesi” è una rassegna nata nel salotto di Filippo Crivelli a cui è anche dedicata perché purtroppo è mancato prima di andare in scena.
Era un desiderio di omaggiare le figure femminili con canzoni, prosa…
Ognuno di noi ha portato personaggi che amava e ha scritto poi i testi degli spettacoli.
Ovviamente lavoriamo in modo molto partecipe tra noi e quindi chi scrive manda alle altre e ci sono poi i vari brainstorming che trasformano il tutto in una compartecipazione corale.
Questo spettacolo anche se si rifà agli anni ’60 è di un attualità pazzesca.
Assolutamente si. Secondo me le sorelle Giussani hanno avuto una grande intuizione.
Loro, belle e borghesi con una vita molto tranquilla, creano un personaggio “cattivo, un ladro” e si avventurano così in un’avventura creativa dal grande impegno sociale e di questo ne parleremo anche con Davide Barzi, l’autore de “Le regine del terrore” che ci verrà a trovare la sera del 13 maggio.
Dalle pagine di Diabolik loro hanno sempre seguito quello che accadeva nella società a livello di costume: Il referendum per il divorzio, il bullismo, La parità di genere… e tramite il fumetto hanno avuto la possibilità di arrivare a tutti!
Grande idea la vostra di realizzare una Rassegna dedicata alle Milanesi. Come mai questo desiderio di dare spazio e importanza alle grandi donne che hanno fatto Milano?
Milano è una città che si fa giorno per giorno, è una città del fare e del creare , sempre in movimento, molto dinamica e le donne sono di default tutto questo.
Abbiamo voluto omaggiare le figure femminili che sono state tantissime anche se non tutte famosissime ma che sono state molto importanti per questa Milano che cade e si rialza sempre.
Secondo me è importante sottolineare questa parte di donne così emancipate in modo naturale e spontaneo che non possono essere che dei modelli.
Proseguirà il prossimo anno la rassegna “Le Milanesi”?
Forse si e noi ci speriamo tanto. Dipende da tante cose ma l’intenzione è quella di continuare con questa rassegna a cui stiamo aggiungendo collaborazioni importanti che secondo noi possono dare del valore aggiunto.