“L’anno sabbatico” è una commedia dai colori forti ma che della commedia ha anche la leggerezza e l’ironia che danno respiro alla nostra storia. Una storia come tante.
Valeria Cavalli
“L’anno sabbatico” di Valeria Cavalli è in scena in Prima Nazionale dall’ 8 al 13 Novembre 2022 all MTM la Cavallerizza.
Nel XVII e XVIII secolo si chiamava “Gran Tour” ed era un viaggio di formazione che i giovani nobili anglosassoni facevano nell’Europa continentale. Ai giorni nostri è “l’anno sabbatico” conosciuto anche come “the gap year” per quelli che non possono fare a meno di usare parole straniere: un periodo dedicato ad accrescere la propria autonomia e autostima, ed esplorare il mondo, acquisendo gli strumenti e la sicurezza per affrontarlo.
La sinossi dello spettacolo “L’anno sabbatico”
Ed è proprio il caso di Elisa il cui anno sabbatico post maturità è durato ben 15 mesi e finalmente è attesa al suo ritorno a casa dai genitori impazienti di conoscere non solo le sue esperienze vissute ma anche le sue decisioni in merito al suo futuro. Ma quella che doveva essere un’allegra cena di benvenuto sarà la scintilla che farà scattare sentimenti mai esplicitati, rancori sopiti, sottili ipocrisie fino ad arrivare a svelare scomode verità.
E i veri protagonisti, i due genitori che agli occhi del mondo sembravano una coppia collaudata e ben assortita, calano la maschera indossata per anni mostrandosi finalmente per quello che sono. In un continuo rimbalzare di colpe, responsabilità, silenzi, meschinità, lo spettacolo corre come un set di tennis dal quale però nessuno esce vincitore.
Con toni ironici, pungenti e dissacranti, Arturo di Tullio e Monica Faggiani mettono in luce l’ipocrisia e le falsità che spesso si nascondono nelle cosiddette “famiglie perfette” che corrispondono quindi a certi canoni dettati da quel perbenismo che pare faccia parte dell’arredamento di molte case italiane. Risate amare, dunque, e una riflessione profonda su quelli che vengono normalmente considerati i “valori” e che invece spesso sono solo retaggi ancestrali dei quali è difficile liberarsi.
Valeria Cavalli ci racconta il suo nuovo spettacolo “L’anno sabbatico”
Partirei da una frase che adoro e in cui credo moltissimo ovvero “La famiglia del mulino bianco non esiste”.
Ma vaaaaa… e io ti dico un’altra frase di un grande della letteratura e del teatro come Tolstoj: “Tutte le famiglie felici sono uguali e invece ogni famiglia infelice è infelice modo suo”.
Tu nello spettacolo hai voluto dare due “proiezioni di vita diverse”: da una parte la tipica famiglia italiana per bene e dall’altra la giovane figlia che vuole prendersi il mitico “anno sabbatico” per riflettere.
Nel mio spettacolo ci sono una madre un po’ sessantottina che spinge perché la figlia vada e si apra a nuove esperienze, viaggi, conosca nuove culture, si contamini e dall’altra parte il padre chirurgo ortopedico che vuole che la figlia prenda delle decisioni abbastanza veloci perché è un po’ stufo di pagare perché lei trovi la sua strada.
La ragazza ovviamente la trova ma… non è quella che vogliono i genitori, ed ecco qui un altra tematica importante ovvero quella dello scontro a volte tra i desideri dei figli e quelli dei genitori.
Ogni autore quando scrive porta una parte di se e quindi ci sono dei tratti del percorso di vita di Valeria in questo spettacolo?
Sicuramente come sempre, anche se io non amo parlare troppo del mio vissuto in ciò che scrivo, perché trovo giusto prendere una distanza sopratutto quando si lavora con l’ironia anche perché spesso non è facile ironizzare su se stessi.
Devo dire che in questo lavoro c’è davvero poco di me come genitore e non riconosco neanche tratti dei miei genitori e non trovo nulla neanche dei miei figli perché grazie a Dio non hanno avuto bisogno di ribellarsi.
Questo stereotipo di famiglia modello però, anche se siamo nel 2022, continua a perseverare…
Ma certo. I genitori oggi sono difficili e spesso per amore dei figli fanno cose allucinanti. I bambini sono iper protettivi e allo stesso tempo sono soli in una maniera spaventosa.
La messa in scena de “L’anno sabbatico” è nella Sala Cavallerizza del Teatro Litta. Quindi sicuramente essenziale immagino…
Si è un salotto borghese. Questa è una commedia che si svolge in una serata e ha un ritmo abbastanza frenetico, il tutto si svolge in un ‘ora e dieci minuti di spettacolo.
È una serata che comincia in un modo e… finisce male!
Si riflette e si ride in questo spettacolo e, secondo me, questa è una ricetta vincente che evita di ammorbare il pubblico.
Partiamo dal presupposto che la nostra capacità di concentrazione si è ridotta notevolmente anche per noi adulti, non solo per i ragazzi.
Non abbiamo più la pazienza delle pause, delle attese, vogliamo bruciare subito tutto quanto.
Io credo che il teatro debba avere anche un respiro di leggerezza perché sono tempi già bui e c’è bisogno di raccontare la quotidianità anche in maniera meno pesante dando spazio all’ironia con cui comunque puoi anche raccontare le cose peggiori.
Il cast artistico e tecnico di “L’anno sabbatico”
Autore: Valeria Cavalli
Protagonisti: con Arturo di Tullio, Monica Faggiani, Flavia Marchionni
Regia: Alberto Oliva
Produzione: Teatro de gli Incamminati
Alcune scene tratte da “L’anno sabbatico”
Info e biglietti per “L’anno sabbatico”.
La Cavallerizza
da martedì a domenica ore 19.30
intero 15,00€, ridotto DVA 7,50€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore VERDE, diritto di prevendita 1,80€
durata dello spettacolo: 70 minuti
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
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Abbonamenti: MTM La cura e l’artificio, MTM La cura e l’artificio Over 65, MTM Carta Regalo x2, MTM Carta Regalo x4
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.