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FRANZ CAMPI: “È sempre l’amore che ci salva”. Il nuovo Album “Il Sentimento Prevalente”. Intervista esclusiva.
Scuro Chiaro

FRANZ CAMPI: “È sempre l’amore che ci salva”. Il nuovo Album “Il Sentimento Prevalente”. Intervista esclusiva.

Franz Campi

“È inutile essere un artista se devi vivere come un impiegato”. Mi ripeto spesso questa frase di Paul Newman dal film “La stangata”.

Franz Campi

“IL SENTIMENTO PREVALENTE” è l’ultimo lavoro discografico del poliedrico artista bolognese FRANZ CAMPI, per Azzurra Music.

Cosa succederebbe se in una giornata come tante, tra scadenze, lavoro e frenesia, avessimo l’opportunità di riavvolgere il nastro e rivivere alcuni momenti della nostra vita?

Il “Sentimento Prevalente” è nella vita di tutti noi.

“Il Sentimento Prevalente”, prodotto e arrangiato da Davide Belviso, è un tuffo nell’anima, un divincolarsi tra le riflessioni che, più o meno inconsciamente, tutti cerchiamo di evitare.


Le canzoni diventano così un “passaggio”, “ci si siede accanto” e chi ascolta inizia a navigare nelle stesse acque e pensieri in cui ci fanno immergere la voce di Franz e la musica: l’unicità di ogni essere, il bisogno di ironia, l’amicizia, la relatività degli eventi, il potere salvifico dell’arte, l’ingiustizia che incrociamo ad ogni passo, il sesso, l’amore, la bellezza dei singoli giorni che ci vengono concessi, la gioia di poter esserci ancora per chi è stato ad un passo dal baratro… 

Le canzoni si alternano una dopo l’altra tra leggerezza, angosce e dispiaceri fino alla riflessione finale che chiude il percorso: nonostante spesso pensiamo che siano la paura, l’ansia e altre emozioni negative ad avere la meglio, in fondo è sempre l’amore che ci salva, quello per i propri cari, per la vita e per la libertà, che diviene così il sentimento prevalente.

La tracklist de “Il Sentimento Prevalente”.

  1. Fragile 
  2. Respirare 
  3. Questa Vita 
  4. Piccola Pioggia 
  5. Ridateci Fellini 
  6. Venda L’Oro 
  7. Chagall 
  8. Stammi Bene 
  9. Quello Che Non Ho 
  10. Lettera Di Un Condannato A Morte Della Resistenza 
  11. Mentre Sprofondi E Bruci (video)
  12. Tigre A Motore 

Conosciamo Meglio Franz Campi

Cantautore, presentatore, conduttore televisivo e radiofonico e ideatore di rassegne dedicate alla musica, alla poesia, al fumetto e alla letteratura, Franz Campi nasce a Bologna il 19 marzo del 1962.
Interprete del teatro-canzone (“Ciao Signor G.!”, dedicato a Giorgio Gaber e “Sono Fred, dal whisky facile”, dedicato a Fred Buscaglione”), firma di numerosi testi pop (tra cui “Banane e Lampone” per Gianni Morandi), lirici (il libretto dell’opera “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” tratto da un lavoro di Buzzati), per bambini (“L’albero della vita” e diversi brani dell’album “Il re dei re”) e per sigle TV (sigla campionato basket Lega2 per Rai Sport), nel 1994 pubblica il suo primo album “Franz Campi”, seguito da “Saluta i gatti e buonasera” nel 2004.

Franz Campi
Quando si dice artista eclettico si dice Franz Campi!


Qualificatosi tra i vincitori di Sanremo Giovani nel 1993, partecipa al 44° Festival della Canzone Italiana di Sanremo con “Ma Che Sarei”.
Dal 2008 Il suo brano “Beslan” è ospite del Museo della Pace di Samarcanda in Uzbekistan. Sempre dallo stesso anno Franz fa parte del comitato scientifico del Centro Internazionale della Canzone d’autore a cura di Lucio Dalla e Davide Rondoni.
Dal 2020 è co-autore e conduttore del programma TV “Zorba” dedicato i temi dell’ambiente e della salute prodotto dal Green Social Festival e daI Festival della Salute.
Nel 2021 ha realizzato, insieme a Davide Belviso, il jingle della campagna di comunicazione nazionale della “Mortadella Bologna IGP”. 

Quattro chiacchiere con Franz Campi

Nuovo album “Il Sentimento Prevalente” e la domanda che mi nasce spontanea è: oggi, secondo te, qual è il sentimento prevalente?
Qualche tempofa ti avrei risposto in un modo ora, con lo spettro di una guerra alle porte di casa devo dire che la paura è molto forte perché può cancellare tutto quello che di bello il futuro poteva riservarci, stiamo uscendo da una pandemia, si poteva pensare ad una rinascita, ero veramente ottimista mentre ora è tutto più complicato.

Franz Campi
Franz Campi: una vita per la musica.


Nonostante questo devo dire che sono impegnatissimo su tanti fronti e cerco di pensare alle cose belle perché poi il senso dell’album è proprio questo. Siamo sempre rincorsi da emozioni negative, la paura, i problemi legati alla burocrazia, il senso di responsabilità, poi ho 60 anni e non sono più un ragazzo, ho da una parte i figli da gestire, da una parte i genitori da gestire… è tutto molto complicato e uno, delle volte, pensa di gettare la spugna perché sono troppe le cose brutte rispetto alle belle…
Invece no perché in realtà quelle belle le diamo per scontate e ci dimentichiamo della fortuna che abbiamo. Basta in questi giorni vedere le persone che scappano da casa… mentre noi abbiamo una casa, un lavoro e degli affetti che ci circondano.
Bene o male ognuno di noi ha un amore/passioni che ci appartengono e ci danno il carburante per andare avanti. E poi ci sono tutti quelli che hanno una passione per gli altri, lasciando a parte la spiritualità e la religione. Io sono romagnolo e ti certifico che qui da noi il welfare sta in piedi grazie all’associazionismo, alla solidarietà delle persone. Quindi abbiamo già fatto una lista con tante voci positive che sono quotidiane ma che non consideriamo mai a fine giornata.

Tu parli di rivivere alcuni momenti della nostra vita. Quale momento della sua vita Franz Campi vorrebbe assolutamente rivivere?
Intanto la giovinezza perché il corpo cambia e come dicono alcuni poeti è importante essere “belli dentro”. Io so benissimo che questa è la prima cosa che mi manca: essere più in forma fisicamente e le energie, che non sono più quelle di una volta. Ora alle nove ho già la copertina sulle ginocchia!!
Ma anche la spensieratezza di quando si suonava. Ora sto cercando di rimettere insieme la vecchia band con cui suonavo trent’anni fa anche se ora sono tutti diventati professionisti e uno è in Brasile, uno in Francia e uno a Verona. Questo è bellissimo perché dopo tanti anni viviamo ancora di musica ed è anche un segnale ai giovani che si può fare.

Tu dici la frase “È inutile essere un artista se devi vivere come un impiegato” di Paul Newman. Hai fatto di questo un tuo motto di vita?
Esatto! Io non vivo solo facendo il musicista, faccio tanti mestieri ma la musica è la parte più importante della mia vita .
Quando sono in ufficio e devo fare l’organizzatore di eventi devo mantenere un certo tipo di atteggiamento e vivere in un certo modo, ma anche in questo contesto io non sono l’impiegato classico, sono diverso e chi è intorno a me lo capisce, lo apprezza e non mi vuole cambiare.

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Nella Tracklist de “Il sentimento prevalente” ci sono alcuni titoli che mi hanno colpito di più tra cui “Ridateci Fellini“. Trovi che sia un po’ un appello a un cinema che non è proprio più quello della tradizione italiana?
Il cinema che mi piace di più della tradizione italiana è la commedia.
Fellini invece rappresenta un richiamo alla libertà dell’intellettuale, dell’artista, Lui e Gassman sono tutti protagonisti del mondo dell’arte e della cultura che tutto sommato non si piegavano alla politica, all’apparizione televisiva, erano molto indipendenti!
Questa cosa dell’indipendenza dell’arte mi piacerebbe molto che ce la ricordassimo. Vedo nella società un arrivismo e una battaglia per posizioni economiche migliori che a volte coinvolge anche il mondo della cultura e dell’arte e la cosa mi da un fastidio terribile.
Il testo di “Ridateci Fellini” è molto duro, ho lavorato molto nel “pubblico” e ho visto questi meccanismi un po’ squallidi per prendere 50 euro in più di stipendio e per me è inaccettabile.

Franz Campi
Franz Campi ci canta “Il Sentimento Prevalente”

Tu sei istrionico davvero istrionico: cantautore, presentatore, conduttore ecc… c’è qualcosa di tutti questi vari aspetti del mondo artistico che a Franz sta più a cuore?
Io mi considero un comunicatore e utilizzo tante modalità per farlo, ma di base lo strumento della musica è il mio preferito. Ho scoperto che tramite questo canale riesco a dare un senso di completezza alla mia voglia di comunicare.

Nel tuo teatro canzone ci sono spettacoli dedicati al Signor G , una vera icona…
Sono partito da Gaber e poi da lì ho sviluppato un mio percorso fino a toccare degli spettacoli che sono particolari come quello su Fred Buscaglione che faccio ormai da 11 anni in Italia e all’estero e su Alberto Rabagliati.

Sicuramente uno dei tuoi grandi successi è quello di essere anche stato l’autore di una canzone di Gianni Morandi che tutti conosciamo “Banane e Lamponi”. Quando l’hai scritta, pensavi già a Gianni o è stata una coincidenza?
No era una canzone porno quando l’ho scritta… davvero non scherzo! Poi la canzone venne ribaltata, solo il ritornello è rimasto uguale però tutta la storia è stata cambiata perché l’originale era la gelosia vista da lei, mentre qui è la gelosia vista da lui e forse il successo del brano è dato anche da questo: è l’uomo che è geloso di questa libertà della donna.

Come è arrivata a Gianni Morandi?
Avevo fatto un concerto con questi miei amici, che sto cercando di riunire, in un locale che si chiama Studios e venne a vederci Iskra Menarini che era una cantante di Lucio Dalla e ci disse che avevamo un repertorio fantastico e ci propose di farlo sentire a Gianni Morandi che stava finendo di registrare un disco in quei giorni. Io e Maurizio Minardi andammo, lasciammo la cassettina… Poi incontrammo Gianni Morandi e Mauro Manavasi l’arrangiatore.
C’era un pianoforte scordato nel corridoio di questa sala di registrazione e noi ci mettemmo lì, io alla chitarra e Maurizio al pianoforte e facemmo una specie di concerto per loro, circa 40 minuti. Alla fine “Banane e Lamponi” lo colpì perché cercava una canzone allegra da mettere nel disco ma il testo era un po’… troppo. Disse “sai sono il fidanzato d’Italia non posso cantare queste cose!”…

Prossimi impegni di Franz Campi?
Sono tutti sul sito www.franzcampi.it. Abbiamo fatto da poco uno spettacolo sulla mortadella perché io sono il narratore ufficiale della mortadella. Ho fatto il jingle della mortadella, racconto la sua storia mentre uno chef fa da mangiare, prepara assaggi a base di mortadella, uno spettacolo molto divertente.
Poi continuiamo con “Canta che ti passa” che è uno spettacolo carino, leggero, un antistress, siamo vestiti da medici e io sono un neurologo e facciamo una specie di Karaoke con tutte le canzoni più belle italiane, più divertenti e scacciapensieri.
Torniamo con Fred Buscaglione a maggio e poi a ottobre debutto con lo spettacolo nuovo dedicato appunto a “Il sentimento prevalente” che sta scrivendo Alessandro Manoli… Ci sarà anche una serata speciale “Franz Carpi and Friends” verso la fine di settembre dove porterò sul palco con me i più interessanti esponenti della nuova scuola musicale bolognese.

Il video di “Questa vita” tratto da “Il Sentimento Prevalente”.

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