Tantissimi gli ospiti della prima puntata di Sanremo 2021: come al solito il Festival di Amadeus finisce ad orari improbabili con lunghi intermezzi tra un cantante e l’altro.
Gli ospiti di Sanremo 2021
Il primo ospite di Sanremo 2021 è Diodato, vincitore di Sanremo 2020, che canta “Fai rumore”. Nonostante una stecca, il brano continua ad emozionare: anche ricordando cos’è successo da allora ad oggi.
Dopo l’esibizione di Arisa, raggiunge Amadeus sul palco dell’Ariston Matilda De Angelis. La giovane attrice, bellissima e di straordinaria bravura, ha di recente lavorato in The Undoing con Nicole Kidman e Hugh Jackman. E si conferma meravigliosa anche alla conduzione!
Cantano Colapesce e Dimartino e poi arriva Ibrahimovic, che fa una divertente gag con Amadeus: inventa il Festival di Zlatan. 22 cantanti, 11 contro 11.
Tocca ad Aiello e dopodiché è il momento di Alessia Bonari, l’infermiera la cui foto scattata e postata durante la pandemia ha fatto il giro del mondo.
Fedez-Francesca Michielin e dopodiché Loredana Berté canta un medley dei suoi brani: Il mare d’inverno, Dedicato, Non sono una signora, Sei bellissima. Dopodiché canta “Figlia di”, il suo nuovo singolo.
Matilda De Angelis, che torna di tanto in tanto ad annunciare i Big, recita un brano tratto dal Cyrano de Bergerac dedicato al bacio e fa un simpatico siparietto sui baci con Amadeus.
Fiorello e l’attrice cantano poi Ti lascerò: un momento davvero magico.
Intorno all’una torna Diodato, e canta “Fino a farci scomparire” e “Che vita meravigliosa”.
È l’una e undici minuti, e Amadeus ci presenta la Banda musicale della polizia di Stato con Stefano Di Battista: un’attentato al sonno di tutti noi. Ma teniamo duro: solo perché vogliamo sentire la classifica della serata!
Il 1° quadro di Achille Lauro
Per il quadro di stasera, Achille Lauro si presenta con una corona di piume rosa, tacchi altissimi e una parrucca blu degna di Loredana Bertè. Canta “Salvami te” con il volto coperto di sangue e un abito a metà tra un’armatura e una drag in paillettes. “Esagerazione, teatralità, disinibizione, lusso e decadenza”.
Come sempre Achille Lauro stupisce per la teatralità delle sue esibizioni, al limite tra il blasfemo e il geniale.