Un nemico del popolo: Massimo Popolizio e Ibsen raccontano una vicenda sempre attuale
- LO SPETTACOLO
- CAST
- REGIA E SCENOGRAFIA
- LE CONCLUSIONI
LO SPETTACOLO
Massimo Popolizio ridà vita al testo di Henrik Ibsen del 1882 Un nemico del popolo: si occupa non solo della regia ma è anche attore protagonista.
Al centro dello spettacolo temi come la corruzione, la maggioranza e il ruolo della stampa: temi che, come si usa dire, non passano mai di moda ed è proprio per questo che il testo di Ibsen sembra spesso additare a situazioni contemporanee.
Lo spettacolo viene traslato dall’originaria Norvegia ad una immaginaria conte americana degli anni 20: qui un dottore scopre che le acque dei condotti cittadini e quelle dell’impianto termale sono in realtà malsane e nocive per gli abitanti della città. La scoperta viene accolta inizialmente in modo entusiasta dalla stampa e dal ceto medio che, però, vengono spinti da motivi più o meno trasparenti e dichiarabili a non sostenere l’iniziativa del dottor. Stockmann (Massimo Popolizio).
La situazione in poco si ribalta e il dottor Stockmann passa dall’essere il paladino della giustizia e l’amico del popolo al cinico usurpatore delle tasche di quello stesso popolo di cui ora viene definito nemico.
IL CAST
MASSIMO POPOLIZIO – Dottor Stockmann
Massimo Popolizio è eccezionale nel suo ruolo da protagonista: quasi sempre in scena e costantemente credibile.
L’ironia con cui contraddistingue il suo personaggio è perfettamente costruita nei tempi e nei modi: strappa più di una risata al pubblico nonostante la drammaticità o la serietà della situazione.
Ineccepibile.
MARIA PAIATO – Il Sindaco
Maria Paiato interpreta il SIndaco, un uomo (apparentemente almeno) cinico che fa di tutto per mantenere il potere e prendere in solitaria le decisioni.
La Paiato è straordinaria in questo ruolo e risulta estremamente credibile nei panni del Sindaco: naturalezza e forza sono le due parole chiave della sua interpetazione.
TOMMASO CARDARELLI E PAOLO MUSIO – Billing e Hovstad
I due personaggi rappresentano la stampa: il loro entusiasmo per le iniziative di Stockmann viene guastato da interessi economici e politici a cui non sanno rinunciare.
Tommaso Cardarelli e Paolo Musio risultano fastidiosi: hanno centrato in pieno l’obiettivo. Non provocano alcuna simpatia nel pubblico per il loro carattere volatile e poco leale: interpretati con grande naturalezza e in modo molto divertente.
FRANCESCA CIOCCHETTI – La Signora Stockmann
La signora Stockmann rappresenta la paura del potere: nonostante ami suo marito e creda nelle sue scoperte lei cerca di spingerlo a scendere a compromessi con il Sindaco e i potenti. Francesca Ciocchetti è rende il suo personaggio fragile e impaurito nella giusta misura e in modo convincente.
MARIA LAILA FERNANDEZ – Petra Stockmann
Figlia del Dottor Stockmann, ha ereditato da lui la fame di giustizia e lotta fino alla fine, e nonostante il licenziamento e l’accanimento del popolo, per quelle idee in cui tanto crede. Maria Laila Fernandez non può che rimanere impressa nella mente del pubblico per la sua energia e la sua fortissima carica interpretativa!
MICHELE NANI – Aslacksen
E’ l’editore e l’esponente del ceto medio: un uomo che scende spesso a compromessi e che non sa cosa significhi avere una propria integrità morale. Michele Nani sa rendere con grande capacità la doppia faccia di questo personaggio e la sua slealtà.
FRANCESCO BOLO ROSSINI – Morten Kiil
Morten Kiil è un personaggio che si ripresenta nella storia di volta in volta portando con sé, grazie all’interpretazione di Francesco Bolo Rossini, un alone di mistero e di paura.
MARTIN CHISIMBA – un ubriaco
Svolge un ruolo simile al narratore: interviene nella storia per dare allo spettatore un quadro più chiaro della vicenda contestualizzandola.
Accompagnato da una musica folk ritmata e da un costume che lo caratterizza fortemente, è un personaggio che lo spettatore non dimenticherà. Ottima l’interpretazione di Martin Chisimba.
REGIA E SCENOGRAFIA
Straordinarie la regia e la scenografia. Massimo Popolizio crea un movimento scenico perfetto e studiato nei minimi dettagli: uno splendido lavoro di fino che lascia a bocca aperta lo spetattore.
La scenografia (Marco Rossi), le luci (Luigi Biondi) e i costumi (Gianluca Sbicca) completano il prezioso quadro di Massimo Popolizio. Il suono (Maurizio Capitini) è una parte fondamentale dello spettacolo: le voci del popolo sono estremamente realistiche e la musica dà il ritmo alla narrazione e crea l’atmosfera giusta per l’America anni 20 in cui si ambienta la vicenda.
CONCLUSIONI
Un Nemico del Popolo è uno Spettacolo con la S maiuscola: nulla viene lasciato al caso e ogni attore, luce, scena e costume è precisamente come e dove dovrebbe essere per rendere il tutto estremamente vero e per stupire il pubblico. Da non perdere! Lo spettacolo replica fino al 16 febbraio al Teatro Strehler.