Ghost Il Musical in scena dall’11 febbraio al Teatro Degli Arcimboldi. Tratto dall’omonimo film della Paramount Pictures, scritto da Bruce Joel Rubin, che dagli anni ‘90 ha commosso generazioni di spettatori, arriva in contemporanea in Spagna e Italia.
Ghost Il Musical, adattato per il teatro dallo sceneggiatore originale Bruce Joel Rubin, con la regia di Federico Bellone.
Una produzione internazionale Show Bees in collaborazione con Colin Ingram e Hello Entertainment che sarà in tournée nelle principali piazze italiane. Dal Teatro EuropAudorium di Bologna, il 25 e 26 gennaio, al Teatro Sistina di Roma dal 28 gennaio al 9 febbraio, al Teatro degli Arcimboldi di Milano dall’11 febbraio al 1 marzo e in molte altre città fino a maggio.
In primis il pessimo audio che riconferma l’incapacità del Teatro degli Arcimboldi di offrire un “sereno e piacevole ascolto” al pubblico. Questo vale per qualsiasi genere di spettacolo, dall’opera al musical al concerto pop.
E questo non è poco!
Il Cast di Ghost il Musical
MIRKO RANU‘ – Sam
Un’ottima performance la sua. Molto credibile nel ruolo che porta in scena con una recitazione molto realistica e una vocalità intensa e coinvolgente.
GIULIA SOL – Molly
Ci manca il romanticismo e un pochino di “colore” nella sua interpretazione. Troviamo spesso un uso della voce un po troppo “urlato” sia nella recitazione che nel ” canto”. Tutto questo va a penalizzare l’intensità emotiva del suo personaggio e ci manca così il brivido nel meraviglioso brano “With you”.
GLORIA ENCHILL – Oda Mae
Vocalmente strepitosa. Forse un po troppo “trash” in alcuni punti la connotazione di questo personaggio che però strappa sempre la risata al grande pubblico.
THOMAS SANTU – Sam
Perfettamente credibile nel suo ruolo. Sia la recitazione che il canto ci regalano una performance di altissimo livello. Intenso e mai esagerato ci convince davvero tanto. Complimenti.
RONNIE JONES – Il fantasma dell’ospedale
Impossibile discutere la qualità artistica di questo grande artista.
Purtroppo la sua difficoltà con la lingua italiana unita alla pessima acustica del Teatro rendono quasi impossibile capire sia il testo cantato che quello recitato.
Ovviamente un grande plauso alla sua vocalità che resta indiscussa.
LUCA GAUDIANO – Il Fantasma della metropolitana
Volutamente eccessivo e con una scelta musicale perfettamente adatta al ruolo ovvero il Rap.
Travolge, coinvolge, sconvolge… insomma un fantasma che lascia il segno!
Una menzione speciale per Salvatore Maio nel ruolo di Willy Lopez e per le eccentriche sorelle di Oda Mae, Cristina Benedetti e Mitsio Silvia Paladino Florio.
Ultima ma non ultima l’ensemble che perfettamente riempie la cornice dello spettacolo con performance sia vocali che coreografiche perfettamente realizzate.
Complimenti quindi a: Roberto Torri, Clara Maselli, Manuel Mercuri, Carolina Sisto e a Francesco Alimenti e Martina Peruzz (swing on stage)
La regia e il Team creativo di Ghost il Musical
La regia e le scenografie sono di Federico Bellone che ancora una volta firma uno spettacolo di alta qualità. Ottimamente resa la scena della metropolitana e in generale tutta la contestualizzazione della storia.
Ci rende solamente perplessi l’esasperazione, dal nostro punto di vista, del personaggio di Oda Mae che a tratti risulta rindondante.
La regia associata e le coreografie sono di Chiara Vecchi.
L’aspetto coreografico dello spettacolo di grande impatto visivo coinvolge moltissimo il pubblico realizzando alcune scene che ci trascinano con grande efficacia nello show.
Il disegno luci è di Valerio Tiberi. Si conferma una vera firma internazionale del settore e già dalle prime scene il suo lavoro non può che essere definito meraviglioso!
Veniamo agli effetti speciali di Paolo Carta, mago dell’illusionismo che ci lascia a bocca aperta. Non vi sveliamo nel dettaglio cosa vedrete ma vi assicuriamo che non potrete domandarvi… ma come è possibile?
Un vero dieci lode e menzione per la parte di effetti speciali di Ghost il Musical.
Una regia e effetti speciali splendidi regalano uno spettacolo credibile che affascinano in molti punto dello show.
Stili musicali tra loro diversi si intrecciano creando una "molteplicità" musicale molto interessante.
La mancanza di "romanticismo" a cui ci ha abituato questa grande storia d'amore ci lascia un pochino... dispiaciuti.
Le grandi problematiche audio del teatro degli Arcimboldi rovinano più del cinquanta percento della fruibilità di questo spettacolo ed è un vero peccato!