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A RIVEDER LE STELLE: la Scala dipinge la storia dell’opera
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A RIVEDER LE STELLE: la Scala dipinge la storia dell’opera

A RIVEDER LE STELLE

Cambiare per ripartire: questo il messaggio del Teatro alla Scala di Milano

A riveder le stelle: ore 17.00 puntuale come sempre parte la Prima della Scala per la Stagione 2020/2021 con Milly Carlucci e Bruno Vespa pronti a raccontarcela anche se molto meno presenti degli scorsi anni.

Tutto il cast con abiti firmati da grandissimi esponenti della moda Made in Italy.

IL CONCERTO

“Io son l’umile ancella” cantato dalla grande Mirella Freni fa da sottofondo a un video di una Milano, vuota a causa del lockdown, vista dall’alto con la Madonnina che splende fino ad arrivare ad un entrata insolita al Teatro alla Scala accompagnati dalla “Musica” padrona di casa della serata.

Una “donna delle pulizie” sul palco intona l’Inno di Mameli e dai palchi continuano i lavoratori della Scala con una inimitabile orchestra diretta dal Maestro ChaIlly.

Appaiono alcuni degli attori che ci accompagnerarano in questo viaggio nel mondo dell’opera partendo proprio da uno straordinario Massimo Popolizio nel sotto palco del teatro che ci regala meravigliose parole del grande Bergman.

Ed ecco aprirsi il concerto con il Preludio dal Rigoletto di Verdi che dà il via al racconto musicale ideato da Davide Livermore e diretto magistralmente da Riccardo Chailly che non lascia nulla al caso pur passando attraverso secoli di storia della musica.

Luca Salsi e il suo “Cortigiani, vil razza dannata”, Grigolo con “La donna è mobile”, tra rovine e piume dipingono il quadro dedicato a Rigoletto.

Il quadro dedicato al Don Carlo di Giuseppe Verdi e aperto da Ludovic Tezier ci porta in Russia, tra neve e deportazione con un vagone ferroviario tra il filo spinato.

Uno dei quadri che più affascina è quello della riproposta in modo realista del dipinto di Jack Vettriano che fa da sfondo a una splendida interpretazione di “Regnava nel Silenzio” da parte di Lisette Oropesa.

Popolizio in vespa a Cinecittà: cinema e opera due mondi sempre vicini ma molto lontani e racconta la lieson tra i due. Sottolinea con grande carisma Popolizio: “Opera e cinema luoghi dove ogni spettatore può lasciar andare la sua incredulità e lasciarsi andare alla meraviglia”.

Rimanendo a Cinecitta, Rosa Feola ci regala un quadro splendido con un auto anni 50 che vola su Roma e con una chiara dedica al mondo Felliniano anche durante la Furtiva Lacrima del grande Florez.

Uno Schiaccianoci sublime dimostra ancora una volta come anche nella danza la Scala sia rappresentante della vera perfezione e un Bolle perfetto come sempre in stile tecnologico su musica di Satie.

Da qui in poi alcun cose lasciano perplessi.

Il Quadro dedicato alla Carmen di Bizet molto bello a livello scenico ma vissuto dagli interpreti quasi in modo asettico per arrivare a quello dedicato a ” Un ballo in Maschera” con un Francesco Meli assolutamente sotto tono e a tratti calante.

Ci lascia invece senza parole Alvarez con il suo “credo” dall’Otello interpretato in maniera sublime sia vocalmente che scenicamente, forse una delle perle indimenticabili di questa Prima; con una casa Bianca in fiamme alle spalle.

Domingo, grande onore per tutta la sua carriera ma un nemico della patria interpretato in modo tenorile perde sicuramente il suo stile.

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Graziano Galatone, Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci

Ed eccoci arrivare all’interpretazione di “E lucerna le stelle” di Alagna. Una performance che credo sia da dimenticare e assolutamente non all’altezza di un Teatro come quello scaligero.

Prima del gran finale Rossiniano, momenti dedicati al Maestro Puccini con “Un bel di vedremo” e “Nessun Dorma” che ci coinvolge moltissimo perla scelta scenografica e regista.

IL MESSAGGIO DI DAVIDE LIVERMORE

Arriva sul palco Livermore e parla della riapertura Scala con Toscanini esiliato per idee contro fascismo, ci ricorda come la musica va oltre le divisioni politiche, oltre il dolore.

Ripartiamo dalla cultura e dal Teatro alla Scala, solo con l’arte si può pensare tutti insieme di tornare a riveder le stelle.

Davide Livermore

PER RIVEDERE IL CONCERTO

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