In lettura
FAKE: con il nuovo singolo “L’inferno dentro il paradiso” ci ricordano di sorridere alla vita. Intervista esclusiva. 
Scuro Chiaro

FAKE: con il nuovo singolo “L’inferno dentro il paradiso” ci ricordano di sorridere alla vita. Intervista esclusiva. 

Fake

Oggi nello “spettacolo” della vita, sembra che i fari siano puntati solo su ciò che non va, su ciò che è negativo ed ovviamente ci dimentichiamo delle cose belle.

Fake

L’inferno dentro al paradiso” (Edizioni Principio), è il decimo singolo dei FAKE, nota band milanese (che vanta quasi 1 milione di stream) composta da Fabrizio Bolpagni, Luca Ferrara e Mattia Missaglia.

Dopo essere approdati in sfida ad AMICI a novembre 2021, aver vinto il “Christmas Contest” e fatto parte del cast al Concerto di Natale 2021, evento in prima serata su Canale 5, ci regalano continui successi.

La cover di "L'inferno dentro il paradiso" dei Fake
La cover di “L’inferno dentro il paradiso” dei Fake

Autori e compositori di questo nuovo singolo sono sempre i Fake insieme a Francesco Ciccotti, anche direttore artistico del progetto. Esattamente come gli arrangiamenti sempre curati da Luca Cherchi e Francesco Torre. Il brano è stato registrato, mixato e masterizzato presso Waves Music.

Conosciamo meglio i Fake.

Per conoscere meglio i Fake, band milanese con quasi un milione di stream e ascoltare la sua musica, clicca qui.

Quattro chiacchiere con Fabrizio Bolpagni dei Fake.

Avete chiuso un 2022 ricco di successi con un brano dove però c’è “L’ inferno dentro al paradiso”. Raccontaci un po’ cosa è successo.
Volentieri. Abbiamo deciso di dare questo titolo a questo ultimo singolo perché per noi, e penso per le persone in generale, la vita “è un po il paradiso” ma tante volte quando accadono cose brutte si ha la tendenza a focalizzarci solo su queste tralasciando quelle belle.

Sottolineate anche il fatto che nella società odierna la paura è un elemento costante da dover vincere.
Sicuramente la paura è sempre presente ma non va vista sempre in modo negativo perché può esserci anche di aiuto per tirar fuori delle cose che magari non si pensava mai di far uscire.

Parlate molto di positività ma il nome che avete scelto per la vostra band ovvero “Fake” non lo è poi così tanto…
Principalmente il motivo per cui abbiamo scelto questo nome è dovuto al fatto che viviamo in un mondo dove i social sono ormai diventati fondamentali e questo ci ha portato a non essere più così abituati alla verità.
Quindi più si è veri e sinceri più si rischia di essere considerati falsi.

Forse ti potrebbe piacere anche…
I fake
I Fake, la band milanese dai grandi numeri di stream.

Siete un gruppo che sta riscuotendo notevoli successi sotto tanti punti di vista. Qual’è la ricetta per andare d’accordo?
Fondamentalmente non c’è nessuna ricetta magica, quello che noi cerchiamo di fare è essere noi stessi al 100% perché credo che solo così si possa creare quell’alchimia che permette alla cose di funzionare.
Alla base di tutto c’è sincerità, tanta trasparenza e sopratutto la “non paura” di essere se stessi.

Quali sono le vostre correnti musicali di ispirazione?
Sono parecchi dato che noi siamo tre persone completamente diverse sia caratterialmente che a livello gusti musicali. Quindi non abbiamo nessuno a cui ci ispiriamo in particolare ma probabilmente quello che esce dalla nostra musica è la fusione di tre mondi completamente diversi: io sono un po’ più classico, Luca più rock tendente all’esasperazione e Mattia quello che sta nel mezzo.

Nei sogni dei Fake un Festival di Sanremo?
Questo si che sarebbe un sogno. Noi ci stiamo lavorando ed è da tre anni che ci proviamo anche se è molto difficile.

Come ci aspettiamo dai Fake per il 2023?
Sarà un anno con tante novità e sicuramente ci sarà un secondo album al quale stiamo già lavorando. Abbiamo tante canzoni e testi nel cassetto che sono pronti per prendere vita.
Ci saranno tanti live e speriamo anche in qualche occasione televisiva importante.

Ascolta “L’inferno dentro il paradiso” dei Fake.

Qual è la tua reazione?
Excited
0
Happy
0
In Love
0
Not Sure
0
Silly
0

© 2020 Dejavu. All Rights Reserved.

Torna a inizio pagina