Non c’è nulla di ironico nell’essere appesi a qualcuno che è diventato il fulcro della nostra vita.
Eva Mora
“Appesa” è il nuovo singolo della band siciliana Eva Mora.
Un progetto discografico iniziato con il singolo d’esordio “Cosa sei”, votato brano del mese di ottobre nel contest indetto dal programma “Say waaad?” di Radio Deejay.
Di cosa parla “Appesa” degli Eva Mora
Il nuovo brano, con cui la band ha partecipato alle selezioni di Area Sanremo, svela un nuovo lato della band, quello introspettivo. La canzone è un vero e proprio sfogo, riprende la tematica trattata in “Cosa sei” travestendola di una sincerità ancora più marcata.
Musica e testo sono della band, mentre il singolo è stato prodotto da Ciccio Leo.
Il mix è di Riccardo Piparo, mentre il master è di Roberto Romano.
Non c’è nulla di ironico nell’essere appesi a qualcuno che è diventato il fulcro della nostra vita, – dice la band – piuttosto questa situazione diventa soffocante e fa nascere una forte voglia di libertà.
Eva Mora
Conosciamo meglio gli Eva Mora
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Quattro chiacchiere con Santi Orlando degli Eva Mora
“Appesa” è il vostro nuovo lavoro che tratta un tema che mi fa scattare subito una domanda un po’ marzulliana: nella vita è meglio essere burattino o burattinaio?
Dal mio punto di vista e del mio gruppo è meglio non essere nessuno dei due. In un rapporto bisogna essere stimolati e creativi da entrambe le parti. Non essere coscienti di manovrare e gestire la relazione o ancor peggio essere manovrati.
In questo nuovo singolo andate a toccare un tema che apparentemente può sembrare quello della storia d’amore finita male ma, in realtà, toccate un argomento molto profondo che a volte evolve in situazioni “pericolose”…
Sì assolutamente. Negli ultimi anni finalmente, a livello coscienza sociale, si sta riuscendo a dar un po’ più di rilevanza a dei problemi psicologici che prima non venivano considerati.
Questo è un tema che va trattato e non messo in secondo piano per cercare di affrontarlo con una certa maturità cosa che, a volte, all’interno di una relazione non accade portando a non essere oggettivi nell’osservare il proprio status fisico o mentale.
Eva Mora è una band di recente costituzione e con questo brano avete preso parte anche alle selezioni di Area Sanremo. Come nasce questa vostra unione musicale?
Il progetto nasce ufficialmente circa un paio di anni fa ma già ci conoscevamo sia artisticamente che musicalmente.
Lavoravamo, con un altro nome, sulla rivisitazione di cover ma poi abbiamo capito di voler dare alla nostra musica una svolta e da li è nata Eva Mora.
Come mai la scelta di questo nome?
Volevamo trovare un nome particolare che desse un senso di stranezza e un nome femminile singolare per una cantante non cosa comune infatti spesso lo scambiano per il nome della cantante.
A noi piace perché anche se è un po “no sense” è un nome femminile dolce e bello a livello fonetico da pronunciare.
Raffaella Poma poi, la nostra cantante, gli ha poi trovato anche un significato molto romantico ovvero “Eva Mora” è l’anagramma di “Eravamo”.
Voi avete fatto una cosa molto bella che potrebbe essere un monito anche per tanti ragazzi giovani ovvero avete finanziato la produzione dei vostri singoli tramite uno “Street Tour”. Come è nata l’idea?
In questo caso dobbiamo dare merito al nostro chitarrista Gregorio Piscitello che ha avuto l’idea, che noi abbiamo subito sposato, nell’ estate 2021 di girare le più belle città e piazze siciliane con la nostra musica anche per ritrovare finalmente un contatto con il pubblico che, con la pandemia, avevamo totalmente perso.
È un concetto di live questo totalmente diverso ma che ti porta davvero a un “face tu face” con il pubblico dandoti tanto energia e facendoti davvero cogliere il senso della meritocrazia.
Prossimi progetti dopo “Appesa”?
Stiamo lavorando al completamento del nostro primo Ep. Stiamo lavorando ad altri quattro inediti che usciranno come singoli e, a maggio, speriamo nel completamento del nostro lavoro per poi partire con un nuovo street tour.