Ieri sera, 28 febbraio 2019, ha debuttato allo Spazio Teatro 89 di Milano “DRITTO AL CUORE”.
“Dritto al cuore” è liberamente tratto da “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe.
La messa in scena è essenziale, sul palco un divano rosso acceso, una brocca di whisky, un punteruolo per il ghiaccio, il quadro di Nora, una scrivania ed una lampada ad illuminarla.
Pochi oggetti costruiscono il salotto di Casa Alemanni.
A separare gli attori dal pubblico una casa con pareti inesistenti. Lo spettatore spia la vita di Amelia e Davide Alemanni e l’equilibrio che con fatica i due sono riusciti a ricostruire con fatica dopo la morte di Nora.
Edoardo Poggi sconvolgerà questi equilibri mettendo in difficoltà la fragile famiglia che lo ospita.
“Un insolito triangolo, una storia torbida e una messa in scena essenziale saranno gli ingredienti di questo atto unico”
Un thriller teatrale in cui oltre che le parole sono fondamentali le cose taciute.
La tensione in sala è palpabile, eccetto qualche risata del pubblico regna il silenzio.
Spesso si tende a non promuovere lavori inediti, i produttori stessi per non rischiare non osano, e credetemi è un grande errore.
Non servono effetti speciali per stupire, serve talento, e questo è proprio il caso di dirlo, i protagonisti di questo thriller teatrale hanno davvero colpito “Dritto al cuore “.
Gli ingredienti ci sono proprio tutti perché lo spettatore resti catturato dall’evolversi della storia.
La chiusura del sipario lascia tutti a bocca aperta per il finale inaspettato e tanto è il coinvolgimento che è quasi un dispiacere doversi alzare dalla propria poltrona.
IL CAST
Andrea Spina interpreta il ruolo del padre di Amelia in maniera esemplare mostrando ogni sfumatura del suo personaggio.
Brian Boccuni nel ruolo di Davide recita con grande intensità e riesce ad entrare in empatia con lo spettatore.
Per Valentina Oliva è il debutto e questa giovane attrice ormai professionista si dimostra all’altezza del ruolo, carica il personaggio di Amelia di tutte le sfaccettature necessarie, parole di troppo, silenzi e sguardi sempre al posto giusto.
È proprio lei che mi ha colpito di più.
Da artisti del calibro di Andrea e Brian non potevamo che aspettarci una performance eccellente, ma è quasi incredibile vedere come una giovane ragazza sia riuscita a stare al passo con i suoi colleghi, a dimostrazione che lo studio, l’impegno, uniti ovviamente al talento sono un’arma vincente.
Luca Virone, nonostante il ruolo secondario, interpreta l’arguto l’ispettore Minardi in modo convincente, dimostrando il suo talento artistico.
Uno spettacolo che merita di essere assolutamente visto.
È un thriller teatrale intenso, capace di arrivare DRITTO AL CUORE in tutti i sensi.
Ma chi sarà l’assassino?
Per scoprirlo andate stasera a vederlo allo SPAZIO TEARO 89!!”