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IL TEATRO ALLA SCALA INAUGURA LA STAGIONE 20/21 CON “A RIVEDER LE STELLE”
Scuro Chiaro

IL TEATRO ALLA SCALA INAUGURA LA STAGIONE 20/21 CON “A RIVEDER LE STELLE”

Il 7 Dicembre con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore in diretta su Rai 1

Una inaugurazione alquanto “commovente e straordinaria” quella della stagione 20/21 del Teatro alla Scala di Milano.

Dieci telecamere; cinquanta microfoni; ventiquattro tra le più grandi voci del nostro tempo; étoile e primi ballerini del corpo di ballo; oltre naturalmente all’Orchestra e al Coro, con il loro Direttore musicale Riccardo Chailly.

È la prima del Teatro alla Scala, in una serata intitolata “A riveder le stelle”, con la regia di Davide Livermore, che nonostante le chiusure e il perdurare dell’emergenza sanitaria, grazie alla Rai il 7 dicembre arriva nelle case di tutti gli italiani, trasmessa da Rai Cultura su Rai1 a partire dalle 17.

La trasmissione su Rai1, che si avvarrà di un gruppo di registi televisivi coordinati da Stefania Grimaldi, sarà presentata per il quinto anno consecutivo da Milly Carlucci, a cui si aggiungerà per la prima volta Bruno Vespa. La serata – realizzata dal Centro di Produzione Tv Rai di Milano – sarà trasmessa anche su Radio3 e RaiPlay.

LA FAMIGLIA DEL TEATRO ALLA SCALA

Oltre che dei cantanti e dei ballerini, dei professori d’orchestra e degli artisti del coro, sarà la serata dei tecnici, dei sarti, degli scenografi, e di tutti coloro i quali parteciperanno alla realizzazione dello spettacolo: un viaggio nell’incanto del teatro musicale e nelle verità che ci sa raccontare. Al centro il grande repertorio italiano, ma anche pagine di grandi compositori europei.

Si inizia da estratti di opere di Giuseppe Verdi per continuare con Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Georges Bizet, Francesco Cilea, Jules Massenet, Richard Wagner e Gioachino Rossini, mentre le musiche dei balletti sono di Pëtr Il’ič Čajkovskij e Davide Di Leo. Le coreografie sono di Manuel Legris, Rudolf Nureyev e Massimiliano Volpini.

Le arie d’opera e i momenti di danza saranno collegati e contestualizzati da testi recitati da attori, a significare la continuità tra le arti già indicata dal titolo che riprende “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, il celebre verso con cui si chiude l’Inferno della Divina Commedia, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.

I PROTAGONISTI

Protagonisti sul palco del Teatro alla Scala Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Flórez, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier e Sonya Yoncheva

Nella parte dedicata al balletto ci saranno l’étoile Roberto Bolle, i primi ballerini Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Virna Toppi e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo. Per le parti di danza l’orchestra è diretta da Michele Gamba.

L’impianto scenico, che vede protagonista il Teatro con l’Orchestra al centro della platea e gli artisti collocati non solo in palcoscenico ma collegati dai palchi e in diversi spazi dell’edificio, è firmato da Giò Forma con le luci di Antonio Castro e i video di D-Wok.

IL TEATRO ALLA SCALA E LA MODA

Grazie ad un accordo tra il Teatro alla Scala e la Camera della Moda, alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestiranno gli artisti in palcoscenico, con il coordinamento del costumista Gianluca Falaschi.

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I PENSIERI DI MAYER, CHAILLY E LIVERMORE

Vorrei creare delle emozioni, i grandi artisti sono “Ambasciatori della bellezza”

(Dominique Mayer – Sovraintendente del Teatro alla Scala).

Parlare di inaugurazione quest’anno mi mette dolore e nostalgia. debutto dopo 40 anni di carriera in una Scala scena pubblico

(Riccardo Chailly– Direttore Musicale- Teatro alla Scala)

Sento una grande responsabilità: trasformare il dolore con la bellezza dell’arte. Quest’ultima deve educare e toccare l’anima delle persone.

(Davide Livermore – Regista )
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