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Ermal Meta
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Ermal Meta, di veri artisti ne abbiamo ancora!

Ermal Meta nasce a Fier, in Albania nell’aprile del 1981. Un periodo difficile quello degli anni 90 per l’Albania che, con il crollo del regime comunista, sembra non promettere nulla di buono ad un giovane pieno di speranze e grandi sogni. Con un traghetto all’età di 14 anni arriva in Italia, a Bari più precisamente con la mamma e il fratello. 

Una storia difficile quella del cantante Ermal Meta (il cui nome albanese significa “vento di montagna”) che, da quanto emerge da alcune canzoni, ha un rapporto molto difficile con il padre. 

A Bari frequenta le medie, il liceo scientifico e l’università di Lingue… “mi manca solo un esame” e quell’ultimo esame per la laurea continua a mancare dichiara il cantante nel suo ultimo concerto a cui ho avuto il piacere di partecipare. È stato davvero strepitoso, una voce pazzesca accompagnata da ospiti quali Antonello Venditti, Jarabe de Palo, Elisa e Fabrizio Moro. Le emozioni non sono mancate e nonostante la sua personalità risulti abbastanza pacata è riuscito con dinamicità ad elettrizzare tutto il pubblico del Forum.

Nel 2006 tenta Sanremo con gli Ameba 4 ma non fu un grande successo vista l’eliminazione alla prima esibizione.

Nel 2007 nasce la band “La fame di Camilla” (i cui membri erano presenti al concerto al Forum e con cui Ermal ha suonato un paio di canzoni) con cui partecipó a Sanremo 2010 ma anche questa volta non fu un successo.

Oltre che cantante mozzafiato è un grande autore che ha scritto per Francesca Michielin, Marco Mengoni, Emma, Francesco Renga, Tiziano Ferro ed Elisa ( di cui vi propongo “Piccola anima” un brano che trovo bellissimo e che mi emoziona ogni volta)

“Di solito un cantautore tende a cucire dei vestiti adatti a se stesso, io a volte cucio dei vestiti che su di me non stanno bene: canto quella canzone una volta e so già che non potrò più farlo. Altri pezzi invece non li cedo a nessuno, perché li sento solo miei.”

Negli anni i rapporti con il Festival della canzone italiana sono nettamente migliorati tanto da aggiudicarsi un terzo posto e un premio della critica Mia Martini con il brano “Vietato morire” nel 2017 e un primo posto conquistato nel 2018 al fianco di Fabrizio Moro con il brano “Non mi avete fatto niente”.

Parlare di se a parole non è facile con la musica invece è tutto possibile.

La vita di un artista può essere utile a capire certe dinamiche artistiche ma cosa c’è di meglio che imparare a conoscere un cantante ascoltando la sua arte ? 

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Cosa può spiegare meglio di “Lettera a mio padre” il rapporto con il padre? 

Un artista con una sensibilità incredibile capace di trasmettere tutto ciò che ha dentro. 

Io lo trovo profondo ed emozionante… da brividi! Voi cosa ne pensate? Avete qualche canzone che vi emoziona particolarmente?

Aspetto le vostre opinioni nei commenti qui sotto!

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