“LIBERTAD” (Isola degli Artisti), brano di debutto di IBLA già presente su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica.
“LIBERTAD” è il brano con cui IBLA canta e racconta la storia di un amore malato, di un sentimento simile ad una tempesta da cui è necessario uscire per sentirsi nuovamente liberi e consapevoli di se stessi e di ciò che si desidera realmente.
«L’amore per me è un sentimento meraviglioso che dovrebbe sempre aggiungere, mai togliere. Il segreto più grande di un amore sano, secondo me, è davvero amare prima se stessi, senza andare alla ricerca dell’altra metà della mela: siate voi stessi la mela più bella e lucente dell’albero».
Ibla
Chi è Ibla
Claudia Iacono, in arte IBLA, nasce ad Agrigento nel 1997 e sin da piccola scopre che per lei la musica è un porto sicuro dove rifugiarsi. Nel corso degli anni partecipa a diversi concorsi e contest che la portano a vincere molti premi come migliore interprete; nel 2015 vince il primo premio in un concorso che la fa accedere al CET di Mogol.
All’età di 19 anni inizia ad avvicinarsi alla scrittura componendo le prime canzoni. Durante gli anni predilige il contatto con il pubblico, si esibisce con oltre 500 live, cantando dal vivo c/o rassegne, festival, per strada nelle location più suggestive della sua amata Sicilia.
Nel 2018 entra nell’Academy di Isola degli Artisti, e vince il primo premio assoluto e quello come migliore interprete.
È attualmente impegnata al secondo anno di canto c/o il Conservatorio della sua città natale.
Ad agosto 2020, si esibisce dal vivo sul palco di Deejay on Stage a Riccione arrivando in finale. A distanza di pochi mesi, IBLA è stata, inoltre, selezionata tra i partecipanti di Amici2020 per la categoria canto accedendo alla fase serale del programma.

L’intervista a Ibla
Una prima domanda sul tuo nome d’arte. Perché questa scelta così mitologica?
Ibla è una divinità femminile sicula. Quando ho iniziato a scrivere ho sentito che la magia di questo nome e di ciò che appresentava mi rappresentasse molto e cosi sono diventata Ibla.
Parliamo di Libertad e quindi d’amore.
Per me amore e libertà viaggiano insieme. In Libertad c’è una consapevolezza di cos’è l’ amore che per me è amare e avere rispetto in primis di se stessi perché nel momento in cui accade questo sei anche pronta ad amare e rispettare gli altri. Nasce così un amore sano dove non hai bisogno che l’altra persona ti competi perché lo sei già tu. L’altra persona aggiunge cose belle e non colma i tuoi vuoti.
Tu dici che per te la musica fin da piccola è stata un porto dove rifugiarti. E’ ancora così o ora è più un desiderio di denuncia e comunicazione?
Si la musica è sempre stata un posto sicuro e lo è ancora oggi nonostante ora sia diventata proprio la mia vita. Da piccola nonostante il fatto che la musica venisse a cercare me, io non l’ ho mai cercata, e la cosa meravigliosa è che è sempre stata li pronta ad accogliermi. Oggi è proprio uno stile di vita e non credo saprei fare altro.
Quando hai scoperto di avere questo dono? Sei partita subito dal canto o dallo studio di uno strumento?
Non so quando è cominciato tutto. La prima volta che in sono esibita anche davanti ai miei genitori, che non mi avevano mai sentito cantare, avevo 11 anni e ho partecipato a un Festival (obbligata dai miei amici) in spiaggia cantando “Quando nasce un amore” di Anna Oxa e inaspettatamente lo vinsi. I miei vennero alla finale, guardando mio padre lo vidi scioccato e mi disse “Ma tu questa voce dove ce l’avevi messa?” e risposi che non lo sapevo neanche io.
Da li poi è partito tutto da quel chiosco non mi sono più fermata.
Tu sei stata anche al CET di Mogol. Quanto ti ha dato queste esperienza a livello di formazione? Ora studi anche in Conservatorio, quindi la tua è una ricerca di formazione musicale “Seria”?
Si assolutamente perché per me la musica è una cosa seria in generale e credo che tutte le esperienze siano ingredienti essenziali per “un minestrone che deve venire buonissimo”.
Parliamo della tua splendida e non consueta vocalità.
In realtà per me la mia vocalità molte volte è stata un punto di domanda e motivo d disagio. Ho sempre avuto questa voce anche da piccola e giuro facevo impressione: sembravo un maschietto e avevo una voce così pesante e rauca e …anche quando poi ho iniziato a studiare tutto questo l’ho vissuto come limite vivendomi atipica rispetto alla massa.
Come mai il desiderio di non scrivere in Italiano?
Nelle mie canzoni c’e sempre un mix tra spagnolo e italiano. Il fatto di scrivere in spagnolo non è mai stata una scelta, tutto nasce da Libertad.
Stavo malissimo il giorno che l’ho scritta, ho preso la chitarra e mi esce una melodia in finto spagnolo, quando scrivo parto sempre dalle melodie e poi metto il testo, solo due volte mi è capitato il contrario.
Mi piaceva moltissimo quello che avevo creato e così la scrissi tutta in spagnolo, lo special in italiano l’ho messo dopo.
Non è comunque stata una scelta pensata e non so se usciranno altri brani in questa lingua, io non metto limiti alla mia anima quando scrivo.
Perché decidi di partecipare ad Amici?
Io ho provato due volte ad entrare e alla seconda sono riuscita, ma prima l’idea del talent era molto distante da me, ho sempre fatto live e mi vedevo di più nei teatri.
Poi ho pensato che ogni esperienza, fatta bene e con consapevolezza, aiuta a capire e crescere.
Cosi ad Amici ci sono andata inizialmente per imparare da quella situazione e mi ha fatto molto bene: mi sono resa conto dopo della vetrina immensa che offre e rifarei tutto prescindere da come è andata.
La cosa più bella e la più brutta che ti ha lasciato l’esperienza Amici?
La cosa bella è sicuramente la consapevolezza che ha avvalorato la mia tesi che i limiti sono solo una questione mentale.
Sono stata quasi tre mesi nella scuola e ogni giorno devi essere sempre pronta a qualsiasi ora, io non riposavo più perché la mia mente era super attiva.
Non credo ci siano lati negativi. Anche quando Rudy mi ha lasciato al momento l’ho vissuta come cosa negativa ma si è poi trasformata in positivo perché mi ha dato la possibilità di lavorare con una persona e artista splendida quale Arisa.
Il rapporto con Maria: una donna definita da tutti i ragazzi che sono passati negli anni ad Amici una persona molto materna. Confermi?
Assolutamente si. Lei è una persona davvero umile, molto umana ed è un esempio di donna con una forza pazzesca.
Tra voi ragazzi è rimasto un legame?
Si assolutamente io continuo a sentirmi con le persone con cui avevo legato, Esa e Enula più di tutti in questo momento.
Post Amici, cosa c’è nel tuo futuro?
Sicuramente il mio Ep dove ci saranno brani che abbiamo già sentito e brani nuovi che non vedo l’ora di far uscire dove c’è un altra parte di me. Poi spero di tornare ai live che per me sono fonte di vita e ispirazione. Bisogna vivere la vita per scrivere.
Se ti capitasse l’occasione di un Festival d Sanremo?
Magari…. è il mio sogno da sempre!