“L’uomo più crudele del mondo”, di Davide Sacco al Teatro Franco Parenti.
L’opera di questo giovane drammaturgo affronta con questo atto unico i lati oscuri dell’uomo, dell’umanità.
E’ un thriller, è un noir, è un dramma.
Pone inquietanti domande sulla crudeltà umana, su dove sono i confini tra il buono e il cattivo, tra giusto e sbagliato, tra ragione ed istinto.
La trama di “L’uomo più crudele del mondo “
Un ufficio che in realtà è una stanza spoglia in un capannone. Un venerdì sera terminati i lavori.
Solo un uomo è rimasto alla scrivania, Paolo Veres: l’uomo più crudele del mondo. Così è indicato dalla gente perché Veres è il proprietario della più importante azienda di armi d’Europa.
Veres ha fama di uomo schivo e riservato e questa sera è in attesa di un giovane giornalista di una testata locale per un intervista.
In realtà è stato proprio Veres a chiedere di essere intervistato e di essere intervistato da questo specifico giornalista.
Ed ecco che l’intervista assume immediatamente un aspetto particolare, prende direzioni inaspettate. L’intervistato diviene l’intervistatore e i dialoghi si fanno via via più serrati, talora aggressivi, talora complici.
Emergono via via le personalità e il passato dei due personaggi fino ad un finale che sorprende e ribalta ogni previsione.
Il cast di “L’uomo più crudele del mondo“
Lino Guanciale: da poco uscito dai panni del travestito “la fata dell’angolo” in Ho paura torero ed ecco che ritroviamo Lino Guanciale nei panni di questo misterioso Paolo Veres, uomo di successo, etichettato come “l’uomo più crudele del mondo”. Ma ecco che da apparentemente cinico, pratico, distaccato, appaiono sfumature più desolate, fragili e sofferenti.
Guanciale, come sempre si cala nel cuore del suo personaggio e ci regala un meraviglioso, se pur tenebroso miscuglio di passioni e dolori.
Francesco Montanari: un giovane giornalista intimidito, forse imbarazzato. Sicuramente meravigliato dell’occasione straordinaria che gli capita. l’intervista con un personaggio importante che solitamente non parla con la stampa.
“Sono una brava persona”, “Sono una persona normale” sono le frasi che ripete spesso soprattutto nella fase iniziale. Ma anche per questo personaggio questa notte e questa intervista lo porterà ad una trasformazione, lo metterà a nudo.
Vediamo Montanari estrarre con magistrale titubanza e misura gli aspetti più oscuri del suo personaggio.
Lo vediamo progressivamente trasformarsi, guardare in faccia gli aspetti crudeli e morbosi della sua natura.
“Siamo feccia”, “Siamo merda” progressivamente ripete nel percorso di trasformazione ed anche in questo caso ci vuole bravura e coraggio per dar voce alle anime nere che forse appartengono un po’ a tutti.
Testo e regia Davide Sacco
scene Luigi Sacco
Luci Andrea Pistoia
Organizzazione Ilaria Ceci, Luigi Cosimelli
Produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, LVF, Teatro Manini di Narni
Spettacolo presentato in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Trailer di “L’uomo più crudele del mondo“
La nostra recensione
Uno spettacolo potente!
Non solo i due personaggi non potranno più essere gli stessi dopo questa notte, come ripete in più di un occasione Veres/Guanciale, ma anche gli spettatori che usciranno da teatro, non potranno essere più gli stessi!
Domande che più volte ci si è posti nella storia, ma che ci siamo posti anche noi personalmente.
Cos’è la bontà? Cos’é la crudeltà? La ragione, l’istinto, come si integrano, in che rapporto stanno nell’animo umano?
E’ proprio vero che lasciar prevalere l’istinto è diventare crudeli come animali? Ma gli animali sono capaci di compiere le crudeltà che compiono gli umani?
Altro argomento: è dunque vero che ogni uomo ha un prezzo? Anche una “brava persona”, una “persona normale” ha un suo prezzo per accettare di compiere atti, omicidi immotivati?
Ancora: qual è lo scopo di Paolo Veres, perché vuole farsi uccidere? Vuole veramente farsi uccidere? O il suo obiettivo è un altro?
Forse c’è dell’altro tra le pieghe! Il finale sorprendente ci rivela altri dolori e mostruosità nascoste.
Un grande merito all’autore e regista di quest’opera per aver costretto tutti a guardarsi un po’ allo specchio a scorgere il nostro “ritratto di Dorian Gray” nascosto.
Grande capacità di portarci completamente ignari ad una soluzione dichiarata fin dall’inizio e tuttavia inaspettata. Alcuni indizi ci sono, ma mimetizzati così bene che solo al termine lo spettatore riesce a ricostruire il puzzle.
Dove vedere “L’uomo più crudele del mondo“
“L’uomo più crudele del mondo“. al Teatro Parenti Sala Grande
dal 3/04/2024 al 7/04/2024
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it