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Al Teatro Elfo Puccini tre debutti dal 2 al 7 aprile!
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Al Teatro Elfo Puccini tre debutti dal 2 al 7 aprile!

Teatro Elfo Puccini
teatro elfo puccini
Il regno profondo – Perché sei qui?

Ecco i tre spettacoli che debuttano al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 2 al 7 aprile!

Il regno profondo. Perché sei qui?

SALA BAUSCH 2/7 APRILE
Lettura drammatica
scritto da Claudia Castellucci
regia vocale di Chiara Guidi
interpretato da Claudia Castellucci e Chiara Guidi
musiche Scott Gibbons, Giuseppe Ielasi
fonico Andrea Scardovi
produzione Societas

Perché sei qui? è la terza parte del ciclo Il regno profondo di Claudia Castellucci, dopo La vita delle vite e Dialogo degli schiavi.

Perché sei qui? – è la prima di molte domande che due ‘luogotenenti’ arroccate su un podio, si scambiano. Sono domande elementari, di discorsi ancora più poveri, ma se vi si badasse, come è qui il caso, si aprirebbero crepacci sulla superficie sicura della loro quotidianità. L’abitudine delle cose quotidiane entra all’improvviso nel turbine del dubbio radicale, e la logica stringente – cui le due figure si sottopongono – è captata da un’ironia che pretende onestà.
Le due figure sono ‘luogotenenti’ perché presidiano un luogo su cui sono arroccate, simbolo di fermezza circa il compito di difendere la logica del loro ragionare. L’unico motore, su cui tutto ruota, è la generazione continua di domande insaziate da provvisorie risposte, comprese quelle fornite dalla religione, che pure è la scienza del definitivo. Il carattere scettico e vedovile del dialogo rifluisce in un mare comico che lascia perplessi.

«Il regno profondo. Perché sei qui? di Claudia Castellucci e Chiara Guidi, riprende testi poetici della Castellucci – alcuni dei quali già editi e già portati in scena dalla compagnia con il titolo di Uovo di bocca – insieme a nuovi frammenti testuali, in un corpo a corpo di linguaggio e di postura tra le due attrici, che è anche una forma di invocazione religiosa e una rassegna di luoghi del pensiero e dello spirito contemporanei, il tutto attraversato con un umorismo e una grazia rari. Agli spettatori familiari con il discorso e la pratica scenica della Societas, Il regno profondo non potrà non far rivivere l’avventura dell’invenzione di una parola che sappia dire l’indicibile, avventura che ne caratterizza tutto il percorso dai primissimi spettacoli scritti nella lingua Generalissima alla scena muta di alcune delle sue creazioni più potenti. Per tutti gli altri, sarà semplicemente una scoperta entusiasmante».
Silvia Bottiroli, Alfabeta2

Claudia Castellucci e Chiara Guidi sono co-fondatrici della Societas Raffaello Sanzio (oggi Societas) compagnia che ha saputo porsi all’avanguardia nella scena teatrale internazionale dai primi anni Ottanta, basata al Teatro Comandini di Cesena. Claudia Castellucci è autrice di testi drammatici e teorici, interprete di spettacoli, fondatrice di scuole di tecnica della rappresentazione, con particolare attenzione allo studio del movimento ritmico e coreografico. Chiara Guidi svolge la propria ricerca scenica su un filo che lega infanzia e voce, lavorando come interprete, drammaturga, regista; e attivando diversi contesti di coinvolgimento scenico e pratiche di osservatorio.


Sala Bausch, Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33 – Mar/sab ore 19.30, dom ore 15.30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 – www.elfo.org

Il senso della vita di Emma
Teatro elfo puccini
Il senso della vita di Emma

SALA SHAKESPEARE 2/7 APRILE
testo e regia Fausto Paravidino
con
Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Eva Cambiale, Jacopo Maria Bicocchi, Angelica Leo, Irena Villa
e con (in ordine alfabetico) Gianluca Bazzoli, Giuliano Comin, Giacomo Dossi, Marianna Folli, Emilia Piz, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella
scene Laura Benzi, costumi Sandra Cardini
maschere Stefano Ciammitti
musiche originali Enrico Melozzi eseguite da Orchestra Notturna Clandestina diretta dall’autore
luci Lorenzo Carlucci
produzione Teatro Stabile di Bolzano

Il senso della vita di Emma è il titolo del romanzo teatrale che Fausto Paravidino ha scritto per il Teatro Stabile di Bolzano. Diretto e interpretato dallo stesso autore, lo spettacolo racconta la storia di una famiglia che va dagli anni sessanta – quando i genitori di Emma si conoscono –fino ai giorni nostri. Una fitta rete di relazioni tra due famiglie di amici tracciano l’affresco di alcuni decenni di vita italiana, quelli in cui è nata e cresciuta la Generazione X. Il tratto pungente e affilato con cui Paravidino modella i personaggi attraverso i dialoghi, dà vita a un racconto che parla di arte, relazioni, politica, ecologia, scelte, delineando abilmente tre storie di donne che ruotano attorno a una grande assenza.
«Siamo all’opening di una galleria, tra i quadri c’è il ritratto di una donna: Emma. Di lei conosciamo solo la sua faccia dipinta. Quanto dobbiamo sapere del soggetto per apprezzare l’opera?» con questa riflessione Paravidino ci introduce alla storia di Emma, raccontata e agita dalle persone della vita di Emma: la madre, il padre, il fratello, la sorella, gli amici dei genitori, il parroco, una vicina… ma non da Emma.
«Emma non parla, perché Emma è scomparsa. Emma è scomparsa volontariamente e le persone della vita di Emma si chiedono perché Emma abbia fatto come sua madre quando era incinta di lei. Allora era scomparsa, era scomparsa perché non sopportava più la sua vita, ma sapevano tutti dov’era: era da Clara e da Giorgio, i suoi amici. Emma invece nessuno sa dov’è. Sanno che non ha più il profilo Facebook né il telefono e sanno che è stata avvistata in Kosovo e che ci sono due persone che ricevono notizie di lei. Sanno che sta bene. E che, prima che cali la tela, tornerà».

Del cast dello spettacolo fanno parte anche otto attori della Compagnia Regionale 2017, iniziativa di Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e Coordinamento Teatrale Trentino, volta a dare vita a una compagnia teatrale professionale della regione Trentino Alto Adige attraverso il confronto con i grandi nomi del teatro contemporaneo.

Sala Shakespeare, Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart/Sab ore 20.30, domenica ore 16.00 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 – www.elfo.org

La scuola delle scimmie
Teatro Elfo Puccini
La scuola delle scimmie

SALA FASSBINDER 2/7 APRILE
testo e regia Bruno Fornasari
con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Luigi Aquilino, Sara Bertelà, Silvia Lorenzo, Camilla Pistorello, Giancarlo Previati
scene e costumi Erika Carretta
movimenti coreografici Marta Belloni
luci Fabrizio Visconti
video Francesco Frongia
produzione Teatro Filodrammatici di Milano
con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto Next 2017/2018

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Your Honor… I feel that I have been convicted of violating an unjust statute. I will continue in the future, as I have in the past, to oppose this law in any way I can.
John Thomas Scopes

Tennessee, 1925. John Scopes, professore supplente di biologia, viene processato per aver violato una legge che vieta l’insegnamento della teoria di Darwin nelle scuole di stato.
Italia, 2015. Un professore di scienze naturali torna ad insegnare nel suo quartiere di origine. Ha idee innovative e se la dovrà vedere con la rigidità conservatrice di una Preside che non tollera un approccio alla religione in chiave evoluzionistica.
Lo spettacolo è un dialogo tra i fondamentalismi di due epoche lontane nel tempo ma più vicine di quanto s’immagini, messe a confronto con spiazzante ironia da Fornasari che ancora una volta s’ispira, come già con N.E.R.D.s e Il turista, alla realtà che ci circonda.
Le vicende raccontate nello spettacolo sono completamente inventate, ma prendono spunto da tre fatti realmente accaduti.

«Il testo è ben congegnato per far in modo che ogni scena si incastri perfettamente in quella precedente e in quella seguente, quasi volesse comporre un puzzle annullando ogni spazio temporale grazie ai ritmi a cui – ormai – Fornasari ci ha abituato. Tanto che i tre ‘episodi’ sono perfettamente legati tra loro: il professor Scopes sembra diventare l’antesignano del professore italiano che, a sua volta, è il fratello del foreign fighter ucciso in Siria».
Patrizia Pertuso, (spunti) di vista – patriziapertuso.wordpress.com

«Lo spettacolo, che riafferma la propensione del Teatro Filodrammatici verso drammaturgie contemporanee e originali, corre sul filo della tragedia e dell’iperrealismo, senza per questo essere un lavoro documentaristico né tantomeno cedere al drammatico: una tragicommedia in cui l’efficacia espressiva degli attori e dei video montati da Francesco Frongia riesce a far ridere e riflettere allo stesso tempo. La scuola delle scimmie racconta di un mondo in cui da un lato abbiamo abbandonato la religione come traccia da seguire, affidandoci sempre più alla scienza, mentre dall’altro ci siamo consegnati, noi uomini sapiens sapiens, a una religione talmente asservita da farsi strumento di guerra. Fanatismi ed estremismi fanno parte del gioco, “stare contro” anche: è una questione di scelta, ‘siamo tutti matite’, spiega il padre del professor Scopes al figlio, in galera in attesa del processo per aver insegnato, in barba al Butler Act, la teoria dell’evoluzionismo. Con un finale aperto, amaro, in cui ognuno rimane trincerato nelle sue convinzioni La scuola delle scimmie invita il pubblico a scrivere la sua storia. Le nostre vite sono una pagina bianca e dobbiamo trovare il modo di tirare fuori da noi stessi la grafite». Camilla Fava, stratagemmi.it

Elfo Puccini, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano – MAR/SAB ore 21:00, DOM ore 16:30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 – www.elfo.org

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