Corrado d’Elia
Mercurio – Tratto dall’omonimo romanzo di Amèlie Nothomb narra di un anziano capitano che vive su un isola deserta, in un castello deserto con la sua giovane pupilla. O figlia? Ammalata, sfigurata o depressa? Qui giunge l’infermiera Francoise che dovrebbe prendersi cura della giovane, ma…forse niente è come sembra!
Il teatro Litta decide di ricordare il genio che fu Ludwig Van Beethoven a 250 anni dalla sua nascita, e decide di farlo con Corrado D’Elia che scrive ed interpreta per intero il monologo dello spettacolo.
In occasione della ricorrenza dei 250 anni dalla nascita di uno dei più grandi geni musicali, torna a grande richiesta “Io, Ludwig Van Beethoven” lo spettacolo di Corrado d’Elia, a narrarne lo sconfinato talento e insieme, la sua umanità.
Con “Io, Vincent Van Gogh” prosegue questa ottava stagione dell’Estate Sforzesca, che è un po’ la rinascita degli spettacoli teatrali, con un opera di Corrado D’Elia.
L’MTM Teatro comunica le date degli spettacoli rinviati a causa dell’emergenza COVID-19.
“Io, Moby Dick”: con Corrado D’Elia dal 3 al 15 marzo al Teatro Litta.
To be or not to bop è il titolo dell’autobiografia di Dizzy Gillespie, grande trombettista, band leader e compositore originario di Cheraw(North Caroline).
Secondo il racconto dello stesso autore il titolo nasce da un fatto accaduto a Gillespie nel 1989 a Londra, mentre passeggiava per Hyde Park incontra una ragazza che aveva allestito un banchetto che vendeva piccoli busti di Shakespear con la scritta To be or no to be, Dizzy le suggerisce di correggere la dicitura con “To be or not to bop” – “Se non sei te stesso non puoi essere bop”, è più o meno la traduzione di questo gioco di parole, alludendo al linguaggio innovativo del jazz detto “Be Bop, ideato da Gillespie insieme a Charlie Parker, Bud Powel e Kenny Clarke
Le notti bianche, il racconto pubblicato da Dostoevskij nel 1848 e ambientato a Pietroburgo, vede protagonista un uomo, un sognatore. Una notte incontra Nastica, giovane donna in attesa di un uomo o almeno di una sua lettera, di un suo cenno.
Il sognatore e Nastica iniziano un dialogo che si svolge lungo quattro notti: i due parlano di amore, di amicizia, di sogni, di stelle, di vita e di solitudine.
Corrado d’Elia, ci racconta questa storia incantata ed appassionante in uno dei suoi “album” più delicati e sospesi. Immerso in uno spazio bianco, immacolato, fatto solo di luci, riesce, in punta di piedi, a condurci fino al punto in cui il tempo si ferma e si sospende.
Qualcuno potrebbe pensare “ANCORA?” ancora Dante, ancora la divina commedia?
Sarebbe un errore!
Si, sarebbe un errore pensare che sulla Commedia di Dante si sia detto ormai tutto quello che c’era da dire.
Il lavoro di Corrado D’Elia ne è la dimostrazione.
Entri e il sipario è aperto.
Sul palco un campo di grano, una sedia, un cielo blu. In sala frinire di grilli, o cicale(?).Così, come entri e ti accomodi, già cominci ad entrare nel mondo, nel anima di Vincent.
Buio, stacco musicale un po’ violento, aggressivo, luce …ed eccolo Corrado D’Elia/Vincent seduto sulla sedia. E inizia il viaggio.
Viaggio nella vita di Vincent, ma anche viaggio nel suo animo, nelle sue emozioni, nel suo percorso nel arte, nei suoi quadri che sono tappe della sua vita.
IO, VINCENT VAN GOGH progetto e regia Corrado d’Elia con Corrado d’Elia dal 9 al 19 maggio 2019…