Un testo che ci porta in tempi e luoghi lontani e ci fa vivere un sacco di emozioni.
Beppe Gambetta
“Dichiarazioni d’amore. Storie di un domatore di note” di Beppe Gambetta sul palco insieme ad Andrea Nicolini è il nuovo spettacolo di musica e parole diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure, che martedì 4 maggio andrà in scena al Teatro Litta di Milano.
Chitarrista di fama internazionale e maestro del flatpicking, Beppe Gambetta è il protagonista di “Dichiarazioni d’amore. Storie di un domatore di note” (Il Piviere Editore), insieme ad Andrea Nicolini.
La sinossi dello spettacolo
È uno spettacolo musicale basato sull’omonimo libro di Beppe Gambetta. Ripropone le grandi infatuazioni per la bellezza dell’arte vissute dall’artista genovese nella sua vita di musicista indipendente. Un mondo variegato di storie e musica raccontato in sinergia con l’attore Andrea Nicolini, a sua volta compositore e musicista, partner dalla sensibilità perfetta per condurci in luoghi diversi e tempi lontani.
Beppe Gambetta paragona il suo lavoro a quello del prestigiatore del circo di provincia che, oltre a far apparire il coniglio dal cilindro, strappa i biglietti all’ingresso, vende lo zucchero filato durante l’intervallo, nel primo tempo volteggia al trapezio, nel secondo è un perfetto domatore di coccodrilli.
Le storie raccontate sono quelle di un domatore di note che vende musica anziché zucchero filato, sicuramente anche un po’ clown, sempre in movimento facendo salti mortali dietro a mille occupazioni, attento ai morsi dei coccodrilli tra le dinamiche del mondo musicale che cambia continuamente.
L’energia per andare avanti proviene proprio dall’arte e dalla bellezza che illuminano il corso della vita: dichiarazioni d’amore per la chitarra acustica, per il viaggio, per i padri della musica, per le culture altre, per la canzone d’autore, per l’energia emanata dal pubblico, per la composizione, per la bellezza che ci viene dal passato, per le atmosfere dei festival, per gli amici che l’arte ti regala, per l’insegnamento e per coloro da cui si impara, per il silenzio della notte, per la propria città, per il soffritto di aglio, cipolla, porcini e prezzemolo… Ogni dichiarazione d’amore ha una sua storia da ripercorrere e una sua musica da evocare, un percorso che dai vicoli di Genova porta alle pianure del Midwest americano, dalle strade della Boca ai sobborghi di Sidney, passa oltre la cortina di ferro e arriva nel backstage di Fabrizio De André, fino alle dune di Sand Creek.
Quattro chiacchiere con Beppe Gambetta.
Come si diventa un “domatore di note”, te lo chiedo da pianista…
Lo si diventa per uno sketch ironico sul musicista acustico, il folk singer, che impara tutti i mestieri. Diventa un agente di viaggio, un promoter, un tecnico del suono, un produttore di album e tante altre cose…
Queste sono tutte le storie contenute in questo spettacolo di teatro musica che è stato creato per raccontare questa vita così particolare sotto certi versi in via di estinzione ma che ha un suo grande fascino.
Le tue “Dichiarazioni d’amore” spaziano dalla musica, ai viaggi, fino al soffritto…
Sono tutte dichiarazioni d’amore per la bellezza e ce n’è anche una vera che ho fatto alla mia fidanzata di allora, mentre eravamo in tour alle Hawaii, dove le ho chiesto di sposarmi.
È amore per i grandi padri della musica, per le altre culture, per il pubblico dei grandi festival dove gruppi di persone si incontrano per scambiare musica, sono tutti incontri meravigliosi con personaggi e luoghi che questo tipo di musica indipendente ci porta a vivere.
Questo tuo spettacolo lo realizzi insieme a Andrea Nicolini. Come è nato questo vostro incontro?
Gli artisti si mettono sempre un po’ in discussione nel loro percorso e cercano sempre vie nuove di espressione. Io non avevo mai provato il teatro in musica perché sono il folksinger che si muove con la sua chitarra e ha la sua orchestra e le sue storie nelle sue dita.
Volevo provare questa nuova forma ed è bellissimo avere qualcuno che parla per te e io mi posso concentrare sulla musica, sulle canzoni.
Tu con questo spettacolo fai un grande excursus musicale da Genova all’America. Nel cuore di Beppe chi sono i più grandi musicisti che hanno lasciato un segno?
Sono sicuramente i padri della musica che ho potuto incontrare di cui si parla anche nello spettacolo. Il più grande italiano con cui ho passato un po’ di tempo è sicuramente Fabrizio De Andrè, ci sono momenti trascorsi con lui che non dimenticherò mai.
Tra gli artisti stranieri, come chitarrista, non posso non ricordare il tempo meraviglioso passato con Paco De Lucia e poi ho potuto fare una chiacchierata meravigliosa con Wayne Shorter e poi Pete Seeger il padre della musica folk che forse è il simbolo della musica che vince sulla guerra e la violenza.
Ne hai fatto un libro di questo tue “Dichiarazioni d’amore”.
Io ho 68 anni e nel periodo contrassegnato da una parola che non amo pronunciare e che inizia per Pan… e finisce per …mia, in questa lunga vacanza abbiamo aperto scatoloni del nostro passato.
Mi sono reso conto di aver suonato in tutti i continenti esclusa l’Africa, in tutti gli Stati degli Stati Uniti, in quasi tutte le provincie italiane e ho anche attraversato la Cortina di Ferro prima che cadesse il muro di Berlino.
Le storie da raccontare erano tantissime e così ho iniziato a scrivere anche con una certa ironia e poi con Andrea ci siamo messi a scegliere i passi del libro più rappresentativi da portare in teatro e tra i più leggeri c’era il cibo come “motore” per stare insieme che si riassume nella ricetta più facile in assoluto, ma che non manca mai tra noi artisti, che è la pasta aglio, olio e peperoncino che si fa nel cuore della notte.
Dalle tue parole si sprigiona un amore immenso per la musica. Secondo te oggi cosa c’è di più e cosa viene a mancare nel panorama musicale.
C’è sicuramente più tecnica. le cose che io ho imparato in anni di studio consumando la puntina del mio giradischi ora sono già tutte trascritte. Ci sono degli strumenti tecnici meravigliosi per vivere la musica e questo aiuta molto.
Quello che manca è forse il sogno, la dichiarazione d’amore e la voglia di stare con i Padri della musica, il contatto con le generazioni precedenti.
Trovo comunque che le nuove generazioni stanno venendo fuori con cose meravigliose che stanno portando avanti musiche molto belle.
Il cast di “Dichiarazioni d’amore ” – Storie di un domatore di note.
In scena: Beppe Gambetta e Andrea Nicolini
Autore: Beppe Nicolini
Regia: Sergio Maifredi
Produzione: Teatro Pubblico Ligure
Info e biglietti
Teatro Litta: giovedì ore 20.30
Intero 25,00€ – convenzioni 20,00€, ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20,00€, Under 30 e Over 65 – 15,00€, ridotto bicicletta € 15,00; scuole di teatro e Università 15,00€, ridotto DVA 12,00€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore ROSSO, prevendita 1,80
Durata dello spettacolo: 120 minuti compreso intervallo
Info e prenotazioni: biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
Scarica l’App di MTM Teatro e acquista con un clic.
Abbonamenti: MTM La cura e l’artificio, MTM La cura e l’artificio Over 65, MTM Carta Regalo x2, MTM Carta Regalo x4
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.