“Circe” con Chiara Salvucci sarà in scena a MTM La Cavallerizza dal 4 al 14 Maggio 2023.
È il primo spettacolo di Cantiere Circe, un gruppo di lavoro aperto e dinamico, promosso dalla Compagnia Corrado d’Elia, un esercizio di sguardo, di scoperta e di osservazione sul mondo femminile.
Attraverso l’unione di diversi talenti in una pratica artistica multidisciplinare e collettiva, Cantiere Circe si dedica alla creazione di spettacoli teatrali, indagando il nostro tempo, generando nuovi immaginari, nuove visioni e nuove possibilità interpretative, valorizzando una coscienza che possa tracciare vie d’uscita da ogni costrizione identitaria e di genere.
La sinossi dello spettacolo
Un’isola, Eea, o un luogo altrettanto remoto nel mondo, dove il contemporaneo si fonde con il mito. Qui vive una dea, o una donna, indipendente e sapiente, dal carattere indomabile, capace di plasmare le forze della natura e, al tempo stesso, di mostrarsi ricca dei sentimenti più veri e umani: Circe. Molto lontana dalla figura femminile tradizionale, è stata per molto tempo mal interpretata e stereotipata, appiattita nel ruolo della terribile maga, archetipo della donna pericolosa, seduttiva e ingannatrice.
È per noi invece molto di più: simbolo e modello contemporaneo di donna potente, non sacrificale, appartiene pienamente a sé stessa ed è capace di destabilizzare e sfidare le griglie comportamentali e i ruoli prestabiliti di una società che fatica a sopportare l’autonomia femminile e il suo rapporto con il potere maschile, da sempre.
La sua storia si specchia nel nostro tempo e nelle sue sfide, in un viaggio emozionante tra mito e realtà, tra passato e presente, tra la scoperta di ciò che siamo e del mondo che ci circonda. Circe è stata a lungo silenziata, ma sarà proprio la sua “voce umana” ora a raccontarci una storia differente. La sua storia, la nostra.
Progetto Giovani
Lo spettacolo nasce come luogo di creazione e di sperimentazione artistica per giovani talenti. Uno spazio che da sempre la Compagnia Corrado d’Elia, di cui vi abbiamo parlato in occasione di splendidi spettacolo come “Cirano Di Bergerac”, riserva tra le proprie produzioni. Spettacoli che parlano con nuovi linguaggi, interpretati e diretti da giovani artisti che, con le loro creatività, si rivolgono ad un pubblico dinamico e ricettivo. Un luogo di incontro che mira a stimolare e promuovere il teatro, incoraggiando e sviluppando nuovi linguaggi e nuove potenzialità, condividendo cammini comuni.
Conosciamo meglio Chiara Salvucci
Attrice e scenografa.
Nata nelle Marche, si laurea e si forma come attrice a Milano. Si perfeziona con figure di spicco del teatro italiano ed europeo come, tra gli altri, Massimo Navone, Peter Stein, Tomi Janežič, Roberto Latini, Maddalena Crippa e collabora con diverse compagnie indagando ogni aspetto artistico della creazione di uno spettacolo.
Al lavoro di attrice affianca quello di scenografa e grafica per il teatro.
Dal 2015 entra a far parte della Compagnia Corrado d’Elia dov’è parte attiva nelle produzioni partecipando come attrice, firmando le scene e la comunicazione visiva.
In costante ricerca di nuovi punti di vista, d’ incontro e di espressione, è un’interprete della multi-disciplinarità, amante dei nuovi linguaggi e della contaminazione. Il suo percorso artistico è multiforme e in continua evoluzione.
Quattro chiacchiere con Chiara Salvucci.
Sono un po’ intimorita nell’intervistare un personaggio come Circe e vorrei partire subito da una cosa che mi ha molto colpito ovvero l’immagine scelta per la locandina dello spettacolo.
Sono molto contenta che tu abbia apprezzato. Questa immagine rientra un po’ nell’immaginario di una qualche mistura particolare che in questo caso non è altro che l’insieme delle persone che hanno preso parte a questo progetto che nasce con la creazione di Cantiere Circe.
Si tratta di un gruppo di lavoro che parte con questo spettacolo ma che continuerà con la produzione di altri lavori e che vuol essere un luogo d’incontro, di indagine dove ci si fonde in quel “liquido” dove tante teste e tante creatività si mescolano per arrivare alla creazione finale.
Abbiamo lavorato facendo un gruppo di drammaturgia che quindi vede una stesura del testo a più mani, abbiamo il gruppo della regia, della scenografia… un grande lavoro di squadra e la locandina vuole raccontare questo percorso
Parliamo di questa “Circe”, grande protagonista, che questa volta viene letta sotto un aspetto diverso da quello che ci ha sempre mostrato la tradizione…
Sì, esatto. Circe è sempre stata sempre appiattita e stereotipata dietro all’immagine della strega terribile, della seduttrice, dell’ingannatrice che trasforma gli uomini in porci da cui stare lontani.
Per noi invece è molto di più, è un personaggio a 360°, quasi un simbolo di donna contemporanea e non solo.
Una figura ibrida liberata da categorie biologiche e anche sociali.
Abbiamo voluto darle tutte le caratteristiche che ha già in se.
Anche dal mito capiamo capiamo che è una donna sola su un isola, determinata , che scopre se stessa e che in qualche modo, anche grazie a questo, riesce a relazionarsi all’altro attuando su di se e anche sugli altri delle metamorfosi.
In questo lavoro sottolineate anche, tramite il personaggio di Circe, la tematica dell’affermazione della figura femminile nella sua autonomia. Perché secondo te dobbiamo parlare ancora di questo nel 2023?
Lo trovo assolutamente necessario perché a volte ci si rende conto che, diritti che pensiamo di aver raggiunto, a volte in un attimo spariscono.
Abbiamo la percezione che queste problematiche siano risolte ma non è cosi. Ci sono traguardi raggiunti ma rimane ancora tantissimo da fare.
Basta pensare alla parità di genere dove, dati alla mano, studi dicono che ci vorranno ancora 150 anni per arrivare a questo.
C’è ancora tanta strada da fare, tanto da fare per poter accorciare questi tempi e secondo me Circe ci aiuta tantissimo perché in lei c’è assolutamente tutto. Lei ha un autodeterminazione fortissima, non c’è lotta di genere e penso che quando si arriva a non dover lottare significa che qualcosa abbiamo risolto.
Tu sei attrice e scenografa. Fondi perfettamente queste due realtà o una delle due prevale sull’altra?
Domanda difficilissima. Direi che sono abbastanza fuse insieme perché il mio mezzo espressivo si ritrova in entrambe, non riuscirei a rinunciare a nessuna delle due.
E anche di questo parliamo in qualche modo nello spettacolo, l’essere ibridi, dell’accettare tutte le cose che abbiamo dentro.
Tu sei un’ artista molto legata al mondo della multidisciplinarietà ,della contaminazione, in continua evoluzione. C’è qualcosa a cui Chiara ambisce particolarmente? Portare in scena qualcosa di particolare?
Adesso Circe innanzitutto!
Il mio viaggio come artista chissà cosa ci riserverà… ma devo dire che già questo spettacolo è per me la realizzazione di qualcosa di molto bello e importante dato che c’è tanto di me.
Il cast di “Circe” .
In scena: Chiara Salvucci
Progetto, scene e regia:Chiara Salvucci
Drammaturgia Cantiere Circe
Supervisione drammaturgica: Corrado d’Elia
Aiuto regia Angelo Donato Colombo
Assistenti scenografia: Silvia Civran e Marta Passero
Tecnico luci: Francesca Brancaccio
Produzione: Compagnia Corrado d’Elia
Organizzazione: Afra de Sant
Info e biglietti
La Cavallerizza: da martedì a domenica ore 19.30
Intero 15,00€, ridotto DVA 7,50€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore VERDE, diritto di prevendita 1,80€
Durata dello spettacolo: 60 minuti
Info e prenotazioni: biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
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Abbonamenti: MTM La cura e l’artificio, MTM La cura e l’artificio Over 65, MTM Carta Regalo x2, MTM Carta Regalo x4
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.