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ZITTI TUTTI – Flusso di coscienza di un romagnolo.
Scuro Chiaro

ZITTI TUTTI – Flusso di coscienza di un romagnolo.

Zitti tutti rassegna Menotti in Sormani 2023

“Zitti tutti” di Raffaello Baldini, spettacolo inserito nella rassegna estiva Menotti in Sormani 2023.
Raffaello Baldini, un poeta della seconda metà del XX secolo, ha scritto per lo più in dialetto romagnolo.
Zitti tutti è un monologo che fa parte di una trilogia (Carta canta, In fondo a destra, sono gli altri due), scritto appunto in romagnolo, ma accompagnato da una traduzione in italiano ad opera dello stesso Baldini.

Il regista Lorenzo Loris ha scelta proprio questa versione in italiano.
La prima messa in scena è stata nel 2002 ed ora viene ripreso perché secondo il regista ha qualche cosa da dire a noi tutti al termine di questi due anni di pandemia, di isolamento.

La trama di “Zitti tutti

Il monologo è preceduto da un video su Baldini che è stato realizzato ricavando dei fotogrammi dal documentario “Treno di parole” di Silvio Soldini.
Con l’entrata in scena di Gigio Alberti entriamo nel cuore dello spettacolo.

Gigio Alberti
Gigio nel suo lungo raccontarsi fa anche un po’ di cyclette.

Un uomo di 57 anni, come ci dirà lui stesso nel corso di un fiume di parole, che gode di buona salute, che non ha problemi economici, che non ha bisogno di uscire ed andare a lavorare, ma deve solo amministrare i beni che possiede.

Un uomo senza problemi, ma appunto il suo problema è … il non avere problemi.

E così è costretto a pensare, a passare in rassegna la sua vita, passando da luoghi comuni come “i cinesi, i giapponesi, sono tutti uguali,”, al paese in cui vive, ai personaggi originali che lo abitano, l’infanzia, le mode, la musica, la morte.
E ancora la famiglia, l’incomunicabilità con i figli, il rapporto con la moglie.

I libri, il sapere, il tempo che scorre e ancora la morte e …parole, parole parole…

Il cast di “Zitti tutti”

Gigio Alberti
Giorgio Alberti nel monologo “Zitti Tutti” di Raffaele Baldini.

Gigio Alberti: al secolo Luigi Lorenzo Alberti, volto molto noto. Uomo di teatro e di cinema.
Molti i film che ha girato, uno per tutti Mediterraneo con la regia di Salvatores, con cui ha vinto anche un Oscar.
Nel corso dell’ora di durata del monologo ci parla della sua vita, di come lui si ribella, di come cerca di essere se stesso, di avere idee sue, di fare le cose diversamente.
Passa dai ricordi nostalgici all’irritazione e fastidio per le convenzioni, per il destino che ci accomuna.

Regia di Lorenzo Loris
Produzione Teatro Out Off

Il trailer di “Zitti tutti


La nostra recensione


Potrebbe sembrare un pezzo comico, in effetti in alcuni momenti vi sono uscite che strappano il sorriso, ma in realtà parla della solitudine di un uomo.
Un lungo “stream of consciousness” dove in fondo il protagonista si chiede qual è il senso della vita.
Ha tutto: salute, benessere economico, una moglie e dei figli eppure è irrequieto insoddisfatto.

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La sparanoia

Innervosito da chi lo ritiene un privilegiato, quasi invidioso di chi deve lavorare per vivere, perché così può non pensare.
Bisognoso di ritrovare una sua unicità, si rifiuta di omologarsi, vuol fare le cose si ma a modo suo.
Soprattutto disturbato dalle tante parole che tutti hanno sempre da dire su ogni cosa.
Frastornato quasi da tutte le parole cerca di combatterle con altrettante parole, con il suo pensiero, il suo cervello.

Gigio Alberti
“Zitti Tutti” intima alla fine Gigio Alberti.

Fino a giungere al fatidico Zitti tutti!
Al bisogno del silenzio per potersi sentire.
Anche se, forse, il silenzio è anche morte.
Come dicevo può inizialmente apparire comico, ma in realtà è quasi tragico.
Quante parole dette così per dire!
Quanto poco ascoltiamo veramente, ma ci limitiamo semplicemente a sentire.

Il tempo passa, che segno lasciamo?

Informazioni e Biglietti


Teatro Menotti in Sormani – Rassegna estiva 2023 – ShopToday
Tel. 0282873611
biglietteria@teatromenotti.org

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