“SCORRETTISSIMO ME per un futuro, immenso repertorio” di e con Paolo Rossi al Teatro Gerolamo, un’abile miscela tra stand up e commedia dell’arte con inserimenti musicali di un trio musicale tanto abile quanto comico: I virtuosi del carso.
Uno spettacolo che per certi aspetti ricorda un po’ lo spettacolo di qualche anno fa di Enrico Bertolino: Interessa l’articolo.
La trama di “SCORRETTISSIMO ME per un futuro, immenso repertorio“
Difficile individuare una trama!
Fin dall’inizio gli attori, o meglio i musicisti, si sparpagliano nella sala facendo una sorta di inchiesta sulla presenza in sala di attori registi, medici, idraulici, elettricisti… indagando poi se ci sia qualcuno che abbia in vista, matrimoni, fidanzamenti, divorzi, battesimi o comunioni, anche funerali…
Insomma si comincia subito con un disordine neanche tanto organizzato e confusione.
Infine i personaggi prendono posto sul palco, i tre che si aggiravano per la sala sono i musicisti che accompagnano Paolo Rossi che si palesa anche lui.
Un iniziale presentarsi, presentando soprattutto i musicisti che si esibiscono in un breve brano di virtuosismo, una sorta di sfida tra la chitarra e la fisarmonica.
Paolo Rossi inizia con un “omaggio” a Sanremo quando gli consegnano un mazzo di fiori che lui prende e sbatte a terra e lo prende a calci e lo calpesta (indovinate chi stava prendendo in giro!).
Poi prosegue a ruota libera con un susseguirsi di episodi, memorie ed altro, variabile di serata in serata perché in riferimento a ciò che accade nell’attualità.
Ci saranno accenni all’autocensura a cui si è costretti dal “politically correct”, ricordi di incontri del passato in occasione per esempio della scesa in campo del “Cavaliere”; ricordi dei suoi esordi teatrali con Jannacci, Gaber e Andreasi per scherzare sugli attori, le pause e i vuoti di memoria.
E via così per quasi un’ora e mezza, intervallata da qualche momento musicale.
Si giunge quindi ad un finale che è un omaggio a Enzo Jannacci, con la musica di “La vita l’è bela” di sottofondo e Paolo Rossi che legge gli ultimi pensieri proprio sulla vita che aveva appuntato pochi giorni prima della sua morte, per concludere con musicisti, Paolo Rossi e spettatori tutti a cantare La vita l’è bela!
Il cast di “SCORRETTISSIMO ME per un futuro, immenso repertorio“
Paolo Rossi: dirompente, pronto allo sberleffo, scorretto come da titolo e come il suo solito. A ruota libera passa da un episodio di vita quotidiana, ad un ricordo del passato, a una ironica satira odierna per concludere quasi commosso con gli ultimi pensieri di Jannacci.
I virtuosi del Carso cioè Emanuele Dell’aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi: se inizialmente possono dare l’impressione di, come si dice a Milano, tre scappati di casa, fugano subito questa sensazione dimostrando di essere dei musicisti estremamente virtuosi, con grandi capacità comiche, appoggiano e integrano la vena di follia di Paolo Rossi con scioltezza.
Produzione Agidi.
Trailer di “SCORRETTISSIMO ME per un futuro, immenso repertorio“
Teatro Gerolamo – Milano
SCORRETTISSIMO ME per un futuro, immenso repertorio
Martedì14/03/2023 Domenica 19/03/2023
Sito web: https://www.teatrogerolamo.it/
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
02 36590120 (attivo da lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 18.00) o 02 45388221 (attivo nei giorni e orari di apertura della biglietteria),
oppure inviare una email a biglietteria@teatrogerolamo.it.
La nostra recensione
Quali sono i vostri bisogni, problemi, paure che con una storia o una cantata possiamo alleggerir? Noi siamo genere di conforto, il sano intrattenimento indispensabile come la benzina necessaria per attraversare questi tempi difficili. Bisogno avete di rider, ballare, farvi una bella cantata in compagnia, cercar un nuovo compagno o aggiustare il vecchio. ECCOCI.
Con queste parole, più o meno all’inizio dello spettacolo, si introduce Paolo Rossi.
Ed è proprio così! Sono quasi due ore come esser seduti al bar (e il teatro Gerolamo è un teatro lillipuziano, poco più grande di un bar) con quell’amico che tiene banco, che sa raccontarti le storie sue, ma che sono anche le tue, di tutti i giorni, guardandole con quell’occhio ironico, libero da convenzioni e pregiudizi che gli permettono di mettere in ridicolo persone e fatti.
Lui può prendersi la libertà di dire quelle cose che almeno una volta hai pensato anche tu.
Lui può mettere in ridicolo persone e fatti su cui tu avresti delle remore ed è talmente vero e divertente che non risulta neanche sacrilego.
Avete perso l’ottimismo?
Abbiamo due ore circa per ritrovarlo insieme.
Basterebbe anche solo un ora, ma tutti i giorni!