“Scopate sentimentali”, di e con Filippo Timi, Rodrigo D’Erasmo, Mario Conte al Teatro Franco Parenti.
Dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Dopo l’omaggio a Pier Paolo Pasolini di Fabrizio Gifuni con Il male dei ricci, di cui abbiamo parlato qualche mese fa, ecco questo testo scritto da Filippo Timi sempre in memoria del centenario della nascita dell’artista.
La trama di “Scopate sentimentali “
Si tratta di una sequenza stanze parlate, ma anche con musiche e video proiettati sullo sfondo.
Sono dodici episodi: Il giudizio, 05:03:22, Il verme, Scopate sentimentali, Le caviglie secche delle madri, La sproporzione del sacrificio, Il ciglio del santo, La destinazione, Madre, Roma, Dove cadi fiorisci, Il collasso.
Si inizia dalla fine, dalla morte di Pasolini e soprattutto dallo scandalo di come è morto.
Poi i primi squilli, le telefonate degli amici stretti, alla madre alla sorella di Pasolini, quando la notizia che è morto ammazzato, e in quel modo, in quel luogo si diffonde.
E poi la famiglia, la madre, il padre, ricordi che sono di Pasolini, ma forse anche un po’ di Timi.
L’intellettuale che conosciamo, ma anche quello meno amato e quasi dimenticato dell’omossessuale frequentatore di uomini e ambienti equivoci.
Il cast di “Scopate sentimentali“
Filippo Timi: Da solo su quel divano sembra osservare con occhio dello storico la tragica fine e la vita di Pier Paolo Pasolini, ma poi muta posizione diventa Pasolini. O forse le due vite hanno punti di contatto.
Inquieta in alcuni momenti, per esempio nel “quadro” del Il verme, minuscolo inerme ed insieme terrificante ed invasivo.
Rodrigo D’Erasmo, Mario Conte due musicisti di grandi capacità che entrano con i loro suoni nelle parole e nel tema, nel corpo dell’attore e amplificano i sensi e le sensazioni.
Trailer di “Scopate sentimentali”
La nostra recensione
Quasi onirico, a tratti con sfumature da incubo.
Inizia come un apparente cronaca di un fatto, di una morte, di una morte scandalosa.
Il percorso nelle tappe della vita di Pasolini, nei suoi affetti come la madre o il padre, si confondono con qualche cosa di più personale che appartiene a Timi.
Soprattutto viene affrontato senza mezzi termini, anzi talora con termini e scene fin troppo esplicite come la scena di sesso orale tra Timi e un ragazzo che esce dall’ombra per quest’unica scena, quello che è il “deimon” dell’uomo e nello stesso tempo del poeta.
Questa propensione, questo amore per l’uomo, potremmo dire, quasi primitivo, per la carnalità quasi animalesca dell’umanità.
Questo aspetto viene esposto in modo quasi crudo e crudele, sottolineato ed esaltato anche dalle parti musicali.
Appare quasi eccessivo ai limiti del disturbante, ma proprio per indicare, evidenziare che il poeta, il fine intellettuale, l’uomo di cultura, non può prescindere da questi altri aspetti.
Anzi Timi arriva a dire che i primi esistono proprio perché esiste anche il “demone” che in qualche modo ne determina il suo destino.
Cast Artistico e Tecnico
Filippo Timi voce e corpo
Rodrigo D’Erasmo percussioni, violino e chitarra elettrica
Mario Conte sintetizzatori e real time electronics
Luci Andrea Gallo
Suono Paolo Panella
Produzione Teatro Franco Parenti
Teatro Franco Parenti
“Scopate sentimentali“. Sala Grande
dal 10/09/2024 al 12/09/2024
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it