Odissea, 2 aprile su Rai 3, in prima serata è andato in onda questo spettacolo.
Non è una messa in scena del poema Odissea (anche, ma vedremo poi in che modo), non si tratta nemmeno di una lettura come è stato “La caduta di Troia” di cui abbiamo parlata in un’altra occasione.
Odissea è un docu-film, o meglio, con le parole del regista Domenico Iannacone:
“… un film a tutti gli effetti, dove la rappresentazione teatrale è un pretesto, il punto finale della narrazione. Il centro è ciò che c’è attorno a questo viaggio, un viaggio esistenziale che dura da gennaio fino a giugno del 2020,…”
Un docu-film che in qualche modo ricorda un’esperienza analoga , il film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”.
C’è anche una motivazione importante, anzi una doppia motivazione, per cui si è scelto di mandare in onda proprio il 2 aprile questo film.
Il 2 aprile, quest’anno 2021 è venerdì santo, ma è anche la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.
E allora? Direte voi.
Allora questa Odissea è messa in scena da il Teatro Patologico di Roma, diretto da Dario D’Ambrosi e la sua compagnia è composta da attori con disabilità mentali.
La trama di Odissea
Ovvio che la trama di Odissea è sempre quella ben nota a tutti.
Il film, anzi il docu-film, “Odissea” però conduce più fili di narrazione ad intrecciarsi fino alla rappresentazione finale.
Il film è un intreccio che nasce dall’idea di Dario D’Ambrosi di portare in scena questo testo con i suoi ragazzi del laboratorio teatrale. L’idea nasce nel gennaio 2020, poi però, come sappiamo scoppia la pandemia e il conseguente lockdown.
Quindi tutti fermi.
Iannacone ha ricostruito con interviste e spezzoni delle prove i vari momenti di entusiasmo, di scoramento, di fatiche, illusioni e delusioni di D’Ambrosi che vedeva pian piano affondare il suo Teatro Patologico, che doveva raccogliere e supportare le enormi difficoltà dei suoi attori.
Iannacone ha anche inserito le interviste, i momenti di confidenza avuti e ricevuti con Paolo, Fabio, Claudia, Marina, Andrea, gli attori affetti da diversi disagi psichici.
“Ogni storia è a sé, ma occorreva rendere tutto in un intreccio narrativo, che ha una trama e una sua conclusione.”
Iannacone
Infine l’approdo, l’unico luogo adatto per rappresentare questa Odissea, a giugno 2020, finalmente terminato il lockdown ma ancora con mille restrizioni da osservare, si è rivelato essere la spiaggia di Ostia.
E qui vediamo alcuni momenti dello spettacolo finalmente in scena.
Cast di Odissea
Non si tratta di un cast vero e proprio, come potrete immaginare.
Domenico Iannacone, regista. E’ giornalista televisivo da molti anni, autore ed inviato di diverse trasmissioni (per esempio Ballarò, Presadiretta), conduttore anche di “I dieci comandamenti” e “Che ci faccio qui“.
Dario D’Ambrosi è uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani, creatore del movimento teatrale chiamato Teatro Patologico. Attore, regista e autore di spettacoli che rappresentano pensieri e comportamenti di malati di mente.
Paolo, Fabio, Claudia, Marina, Andrea, la compagnia di Teatro Patologico
Francesco Giuffrè (il figlio di Carlo Giuffrè) è il regista dell’opera teatrale.
Impressioni su Odissea
Un viaggio nel viaggio, la storia della nascita e della messa in opera di questa rappresentazione teatrale che si mescola e si compenetra con il viaggio di questa compagnia, dell’uomo moderno, con i suoi disagi più o meno grandi, più o meno evidenti.
C’è un destino avverso, ci sono attori, uomini e donne che interpretando personaggi di una storia antica, portano in scena le loro debolezze e le loro ferite, e li in scena recitando le curano, le guariscono o per lo meno imparano a conviverci.
Dove vedere Odissea
Ecco il link per rivedere Odissea su Raiplay.
La nostra recensione

Ancora una volta il teatro mostra il suo grande potere curativo e liberatorio.
La percezione dei fortissimi legami creati e nello stesso tempo la grandissima libertà.
Le disabilità mentali appaiono come un modo alternativo di procedere della mente e comunque come dice un attrice (Marina) "Siamo matti, non stupidi!"