“Magazzino 18” di e con Simone Cristicchi al Teatro Strehler.
Un lungo lavoro di documentazione e ricerche portò Cristicchi a questo testo: Magazzino 18.
Un tipo di spettacolo che Simone Cristicchi definisce “Musical civile” ed è una sorta di fusione tra il teatro civile di denuncia, del tipo portato avanti da Marco Paolini, e il Teatro Canzone caratteristico di Giorgio Gaber.
Torna in scena al Piccolo a dieci anni dal suo esordio al Politeama Rossetti di Trieste; sotto la regia di Antoniio Calenda vengono riprese le fila del racconto del destino di una parte di popolo italiano forzato a lasciare le sue terre natali, l’Istria e la Dalmazia cedute alla Jugoslavia, e a cercare radici nella neonata Republica Italiana.
La trama di “Magazzino 18“
Duilio Persichetti, archivista del Ministero, inviato al Magazzino 18 al Porto Vecchio di Trieste per archiviare tutto il contenuto.
Questo è l’incipit, il punto di partenza per spiegare, come cronista del tempo la storia di questa fascia di terra l’Istria e la Dalmazia, inizialmente terra italiana, governata dai fascisti, dopo l’8 settembre passta in mano al controllo dei tedeschi, delle SS naziste, infine ceduta alla Jugoslavia di Tito come risarcimento di guerra.
Poi c’è una voce, un fantasma, lo spirito degli oggetti dimenticati, che narra le storie, i desideri, i sogni, le paure di uomini, donne e bambini che si sono ritrovati a non sapere più chi erano, quale era la loro patria.
Fascisti per gli italiani, traditori per chi li vedeva come comunisti che rinnegavano Tito e il suo regime; fascisti/nazisti e quindi nemici oppure comunisti si, ma da rieducare per gli jugoslavi.
Mentre invece erano soltanto italiani che volevano vivere in terra di pace.
Si snoda così il racconto intervallato da alcune canzoni, la voce è sempre quella di Simone Cristicchi che passa da una figura all’altra.
Il cast di “Magazzino 18“
Simone Cristicchi : figura d’artista poliedrico. Amante del disegno e dei fumetti. Amante della canzone d’autore italiana e non solo.
La prima affermazione viene nel 2005 con la canzone “Vorrei cantare come Biagio” e numerosi premi e riconoscimenti.
Simone Cristicchi non è solo questo, è anche attore, ma soprattutto uomo curioso, una sorta di investigatore, di cronista sulle tracce di vittime della storia.
Il suo lavoro su i manicomi, i malati mentali lo porterà al libro che sarà anche uno spettacolo “Centro di igene mentale” e lo porterà alla canzone che vincerà il 57° festival di Sanremo “Ti regalerò una rosa”.
Subito dopo inizia un’altra indagine su un capitolo storico rimasto praticamente sconosciuto e da qui nasce Magazzino 18
Cristicchi passa dall’archivista un po’ burino, uomo semplice, forse un po’ ignorante, ma vero, ad essere la voce dei ricordi accatastati nel magazzino, di un soldato, di una giovane studentessa, di un bambino.
La sua voce da voce a questi personaggi raccontando e cantando.
A tratti invece è la voce di un cronista, ma mai distaccato, lontano, sempre accorato e partecipe. Si indigna al pensiero che questa parte di storia possa rimanere nell’oblio
coro Mitici Angioletti di Maria Francesca Polli: Il coro Mitici Angioletti nasce nel 1999 da un’idea di Maria Francesca Polli che ha dato il nome al coro dopo la sua prima partecipazione allo Zecchino d’Oro con la canzone ”Mitico Angioletto”. Hanno subito conquistato tutti e avuto grandi successi, partecipazioni con molti artisti di fama internazionale come Franco Fasano, DJ Francesco, Roby Facchinetti e i Pooh, Claudio Baglioni, hanno partecipato a Sanremo con Mr Rain nella canzone “Supereroi”.
E naturalmente con Simone Cristicchi in questo spettacolo.
Cantano, semplicemente, ma i loro sguardi, i loro gesti (quando per esempio cantano Dentro la buca) bucano arrivano lontano, arrivano al cuore.
La bambina che prima gioca con il secchiello e la sabbia (immaginaria) e poi giace senza vita tra le braccia di Cristicchi, senza una parola ti lacera il cuore
Trailer di “Magazzino 18“
La nostra recensione
Uno spettacolo che è testimonianza storica di un capitolo che è rimasto tra le pagini nascoste dei manuali d storia.
Uno spettacolo che è una accurata indagine, inchiesta tra gli ultimi testimoni rimasti di queglil eventi e tra gli oggetti del magazzino che da diviene titolo dello spettacolo: il Magazzino 18, dove erano state raccolte e poi dimenticate le innumerevoli masserizie, libri, diari, oggetti di ogni tipo che gli esuli avevano inviato in Italia per ritrovare un pezzo di casa, di patria, e che sono rimastili dimeticati da tutti.
Uno spettacolo che è poesia, nostalgia e stupefatto orrore di fronte alla ferocia, alla cattiveria immotivata di cui solo l’animo umano è capace.
Simone Cristicchi è composto, quasi intimo nel suo raccontare; quando è nella parte, nella voce del cronista, dello storico, potrebbe quasi sembrare distaccato.
Eppure sempre con lo sguardo triste, offuscato, con i gesti tra l’energico dell’idignazione e lo spossato dello scoramento, trasmette, comunica a tutti gli spettatori l’intensa sua partecipazione.
Rende vivide e tangibili le immagini di questi uomini e donne rimasti senza una patria, una terra pacifica da poter dire loro.
Il Cast Artistico e Tecnico
di Simone Cristicchi scritto con Jan Bernas
regia Antonio Calenda
In scena: Simone Cristicchi
con la partecipazione del coro Mitici Angioletti di Maria Francesca Polli
Musiche e canzoni inedite Simone Cristicchi
Musiche di scena e arrangiamenti Valter Sivilotti
Registrate dalla FVG Mitteleuropa Orchestra
Scene Paolo Giovanazzi
Luci Nino Napoletano
Suono Carlo Turetta
Coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Corvino Produzioni
Teatro Strehler
“Magazzino 18“
dal 1/10/2024 al 6/10/2024
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria Teatro Strehler
Largo Greppi 1 – M2 Lanza
da lunedì a sabato: dalle 12.30 alle 18 | domenica e festivi: chiuso
Da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita in programma.
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org