“La trota”, di e con Dario D’Ambrosi al Teatro Franco Parenti.
Torna, a distanza di un anno, Dario D’Ambrosi al Teatro Parenti, che è per lui come una seconda casa.
Lo scorso anno lo avevamo visto in due momenti quasi contemporanei.
Un primo spettacolo insieme alla sua compagnia del Teatro Patologico in Medea e poi nel monologo Tutti non ci sono.
Quest’anno c’è solo lui con un monologo sempre di sua composizione.
La trama di “La trota“
Un uomo solo alle prese con la difficile ed un po’ anacronistica attività di aggiustare piatti rotti sparsi ai suoi piedi.
Tratta ogni oggetto con cura, rivolgendosi a questi come se fossero entità viventi, animandoli e intavolando dialoghi irreali.
Vive da solo anche se ha un continuo scambio con il padre, meglio con il ritratto del padre; non solo dialoga con gli oggetti, ma anche con parti del suo corpo, come se fossero entità individuali.
Vive ai limiti della realtà, ignorato dal mondo, in estrema povertà.
Nonostante il suo lavoro di “aggiustatore ” di piatti gli procuri quasi niente, riesce ad mettere da parte la cifra necessario per comprare un pesce, una trota, per mangiarla
Ma la trota, gettata nel lavandino, si rianima e inizia a nuotare allegramente nel lavandino.
Il nostro non trova la forza di ucciderla e piuttosto trasformerà la sua povera e minuscola casa in un acquario dove vivere lui e la trota, unica presenza “viva” nella sua casa e ormai fulcro esistenziale.
Il cast di “La trota“
Dario D’Ambrosi: Dario D’Ambrosi viene definito un artista d’avanguardia, ma è qualche cosa di più!
Quello che ha creato e costruito in questi anni: il Teatro patologico, una compagnia composta tutta da attori con problemi psichici, un corso universitario di formazione di “Teatro Integrato dell’Emozione” interamente rivolto alle persone con disabilità fisiche o psichiche, tutto ciò lo rendono qualche cosa di più e di diverso da un “semplici” attore/artista.
Tutta questa sua lunga condivisione con con questi mondi, con queste persone, Dario la porta su di sé, dentro di sé e la mette in scena, la mostra nuda e reale al pubblico creando immediatamente con esso, una fratellanza, una condivisione con il personaggio e con la realtà messa in scena.
La nostra recensione
Uno spettacolo che ti colpisce al cuore.
In scena la Solitudine e la Follia.
La domanda che rimane è: la solitudine origina la follia o piuttosto è il contrario?
Sicuramente comunque l’una contribuisce all’altra.
Ci sono tratti in cui ognuno di noi puoi riconoscersi.
Chi non si è ritrovato in qualche occasione a parlare con gli oggetti che lo circondano o con un parente, un amico che ormai non c’è più?
Poi ci sono quelle domande, quei ragionamenti tipici dei bambini, con quella logica così lineare e innocente che hanno solo i bambini.
Dio perché l’uomo non ha inventato il cimitero dei denti?
Un luogo dove l’uomo possa ritrovare le proprie parti di sé che ha perso.
Un idea, un immagine, che se ce l’ha un bambino ci fa sorridere ed intenerire, ma se la dice un adulto ci irrita e ci impaurisce.
In realtà i bambini possiedono uno sguardo semplice, diretto e aperto che permette loro di avere punti di vista più fantasiosi e coloro che noi definiamo matti forse conservano questi “occhi”.
E poi capisci che la conclusione finale è che l’amore è l’unico bisogno irrinunciabile dell’essere umano.
Senza amore non c’è vita.
Cast Artistico e Tecnico
In scena: Dario D’Ambrosi
Scene e costumi Raffaella Toni
Produzione Teatro Patologico
Teatro Franco Parenti
“La trota“. Sala Tre
dal 28/05/2024 al 2/06/2024
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it