La nostra recensione e le video interviste
• LO SPETTACOLO
• IL CAST
• REGIA E SCENOGRAFIA
• LE NOSTRE CONCLUSIONI
LO SPETTACOLO
In scena al teatro Nuovo di Milano fino al 2 febbraio 2020 “IL VIZIETTO” prodotto da ELLEVISISPETTACOLI.
Uno spettacolo dove amore, risate e un sottotesto che ci porta a riflettere si fondono perfettamente.
Ricordiamo la famosa versione cinematografica con il grande Ugo Tognazzi, ma anche se sono passati più di 40 anni le tematiche trattate sono alquanto attuali.
Si parla d’amore, ma un amore difficile da accettare per quella che è la “borghesia perbenista”, si parla di come l’amore dato da una “mamma non convenzionale” superi quello di una mamma genetica, si parla di un amore con la A maiuscola che va oltre la bellezza e l’età.
Travolto da una comicità dirompente, di un cast perfettamente scelto da Claudio Insegno, il pubblico ha dimostrato con i calorosi applausi finali e durante lo spettacolo di apprezzare sotto tutti i punti di vista questa produzione.
IL CAST
CLAUDIO INSEGNO – Renato
Vero mattatore di questo spettacolo di cui cura anche la regia.
Un ruolo impegnativo che lo vede praticamente sempre presente sul palco.
Un’ironia straordinaria e dei tempi comici pazzeschi.
Un personaggio non facile il suo, dibattuto tra l’amore per Albin, il suo compagno di sempre, e il suo amatissimo figlio nato da una fugace notte con “una donna”.
Claudio riesce a mettere perfettamente in evidenza tutte le sfumature di quest’ uomo che conosce perfettamente il significato della parola Amore.
ERALDO MORETTO – Albin
Conosciuto, sopratutto dal pubblico milanese, come l’amatissima Cesira, Drag Queen elegante e a volte pungente, Eraldo Moretto ci commuove con la sua interpretazione di Albin.
Un grande amore il suo verso il suo compagno Renato e verso il figlio di quest’ultimo che lui cresce come una vera “mamma”.
I suoi capricci da prima donna nascondono un grande cuore e Eraldo riesce a coinvolgerci sin dal primo momento sia con le risate che con grandi emozioni.
Perfetta la sua sinergia con Claudio Insegno.
GUIDO RUFFA – Simon
La sua irruenza ci coinvolge ancora una volta in questo ruolo del papà perbenista che ricopre il ruolo “morale” all’interno dello spettacolo.
Perfettamente nella parte Guido ci presenta uno squarcio della media borghesia che vuole a tutti i costi rimanere assolutamente conservatrice.
Una comicità la sua che si intreccia perfettamente con quella di Claudio Insegno a tal punto da… coinvolgere loro stessi in fragorose risate.
MIRKO DARAR – Jose
Strepitoso.
Lui e i suoi tacchi rossi assieme al suo travolgente accento brasiliano ci trascinano in continue e fragorose risate.
Perfettamente centrato il suo ruolo e reso al cento per cento credibile.
Complimenti!!!
ALESSANDRA SARNO – Louise
La mamma… con un leggero vizietto anche lei, l’alcool.
Come sempre disarmante la comicità di Alessandra che con il suo pugliese e i suoi tempi comici perfetti, non ci delude mai.
ANDREA CARLI – Mercedes
La vera travestita del sud.
Caliente, irruento e sicuramente “debordante” nel giusto modo La Mercedes di Andrea ci convince molto e ci strappa vere risate ad ogni suo ingresso sul palco.
GIORGIO CENTAMORE – Francis
Il tutto fare della situazione, sempre sul pezzo e capace di rimanere perfettamente nella parte anche quando i momenti di grande divertimento potrebbero prendere possesso della scena.
Lui non fa il personaggio è il personaggio.
NICCOLO’ UMBERTO MINONZIO – Laurent
L’ amatissimo figlio di Renato.
Bello e educato cresciuto nel mondo “per bene”.
Sempre perfettamente nel suo ruolo, a volte emotivamente non facile, Niccolò ci regala la messa in scena di un figlio che alla fine tutti vorremo avere a prescindere dalla genetica dei genitori.
FRANCESCO BIANCHINI – Salome
Il giovane ballerino di Albin e la sua passione per le bolle realizzate con il chewingum.
Ci è piaciuto molto per la sua “naturalezza” e per essere una splendida spalla in molti momenti per la sua difficile “diva”.
ELEONORA SAITTA – Adrienne
La giovane fidanzatina che però sa bene quello che vuole.
Fresca e semplice ma perfettamente nel personaggio l’interpretazione di Eleonora.
GIOVANNA LUPO – Clear
La “trasgressione” di una notte diventa però un elemento essenziale di questo spettacolo in quanto madre biologia di Laurent.
Ben caratterizzato il personaggio da Giovanna Lupo portando in scena una madre capace di fare un passo indietro rispetto all’amore di una madre anche non “biologica”.
REGIA E SCENOGRAFIE E COSTUMI
Ancora una volta la firma di Claudio Insegno assieme alla meravigliosa Direzione Artistica di Giulio Pangi non ci tradiscono e ci garantiscono uno spettacolo perfettamente riuscito.
Le scenografie “eloquenti” di Francesco Fassone ricreano perfettamente l’atmosfera di una casa “elegantemente trash”.
I colori e le stile dei costumi delle sue “famiglie” ideati da Francesca Cionti mettono perfettamente in risalto i due mondi che vanno a scontrarsi per poi incontrarsi.
LE NOSTRE CONCLUSIONI
- Uno spettacolo dove amore e divertimento si fondono perfettamente come la panna e il cioccolato.
- Due ore dove si affrontano temi “scottanti” ma dove si dimostra che alla fine il vero amore vince sempre.
- Un cast splendido dove ognuno porta in scena non un personaggio ma è il personaggio.
- Amare non è poi cosi difficile alla fine forse il vero “vizietto” è quello di “non saper amare veramente” a prescindere dal sesso di chi si ama.