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IL MALATO IMMAGINARIO – Grande ritorno al Parenti
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IL MALATO IMMAGINARIO – Grande ritorno al Parenti

Il malata immaginario ritorna al Teatro Parenti

“Il malato immaginario” di Molière al Teatro Parenti è il primo dei tre spettacoli dedicati a Molière che il Teatro Parenti ha programmato per questa stagione.
Gli altri saranno “Il misantropo” e “L’uomo che oscurò il re sole”.

Tre perché tre sono gli anniversari da celebrare: 50 anni del Teatro Parenti, i 100 anni dalla nascita di Franco Parenti, i 400 anni dalla nascita di Molière

La trama de “Il malato immaginario”

Protagonista è Argan, un uomo benestante, convinto di essere afflitto da un’infinita varietà di malanni che lo rendono semi invalido e necessitante di continua assistenza medica e della somministrazione di un’infinita varietà di medicamenti.
Sua assistente, quella che oggi potremmo chiamare “badante”, lo segue continuamente nei suoi deliri fobici e nella somministrazione di medicine.
Al tempo stesso, affezionatasi ad Argan, è preoccupata per lui e a volte con fare burbero e un po’ sfacciato, a volte con toni più accondiscendenti tenta di fargli vedere la realtà per quale è e cerca di liberarlo delle sue fobie.

Il malato immaginario
I due principali interpreti Gioele Dix e Anna Della Rosa rispettivamente nella parte di Argan e Tonina.

Vi sono poi una moglie Belina, di seconde nozze, e due figlie Angelica e Luisona, di primo letto.

Angelica è innamorata del giovane Cleonte, ma il padre desidera farla sposare con il nipote, Tommaso Purgone, del suo medico, dottor Fecis, convinto così di avere in casa a portata di mano, la soluzione per ogni suo malanno.

La moglie Belina invece sembra più interessata alla possibile futura eredità che al marito o alle figliole di lui.

Così si creano i presupposti per un susseguirsi di fraintendimenti, situazioni surreali e comiche finché Tonina non mette in atto un astuto piano per mettere il suo padrone di fronte alla realtà e fargli comprendere quali sono i veri affetti.

Il cast di “Il malato immaginario”

Gioele Dix interpreta Argan, il malato immaginario
Gioele Dix indossa nuovamente i panni di Argan, il malato immaginario.

Gioele Dix (Argan): aveva già interpretato questa parte nel 2015, sempre al teatro parenti, con enorme successo.
Il personaggio gli aderisce perfettamente e, con i suoi toni arguti, toni pacati a tratti e, a tratti esagitati, fin quasi aggressivi, incarna molto bene questo Argan lamentoso, egoista, ma in fondo dal cuore buono.

Malato immaginario
Anna Della Rosa nella parte di Tonina l’infermiera del malato immaginario

Anna Della Rosa (Tonina): grandissima interpretazione, ironica, tagliente, fine psicologa che ormai ha compreso la mappa mentale del suo padrone e infine lo costringe a guardare in faccia la realtà.
Donna buona che ha a cuore sia la felicità del suo padrone che della giovane figlia Angelica.

Altri intrepreti: Marco Balbi (dott. Purgone), Francesco Brandi( il figlio del dott. Purgone, ), Fabrizio Coniglio (notaio Buonafede/farmacista), Piero Domenicaccio (dottor Fecis), Filippo Lai (Cleonte), Viola Magnone, Silvia Giulia Mendola (Belina moglie di Argan), Pietro Micci (Beraldo, il fratello), Marina Occhionero (la figlia Angelica).

Traduzione Cesare Garboli
Regia Andrée Ruth Shammah
Scene e costumi Gianmaurizio Fercioni
Luci : Gigi Saccomandi
Musiche Michele Tadini Paolo Ciarchi
Aiuto regista Benedetta Frigerio
Sarta Paola Landini
Elettricista e fonico Gianni Gajardo
Scene costruite da Tommaso Serra presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
Costumi realizzati presso la sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
Produzione: Teatro Franco Parenti

Dove vedere “Il malato immaginario”

“Il malato immaginario” al Teatro Parenti Sala grande

dal 6/10/2022 al 23/10/2022

Sito web: www.teatrofrancoparenti.it

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INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it


La nostra recensione


Una classico della commedia del grande Molière che vale sicuramente la pena di rivedere.

Per diversi motivi: perché l’allestimento è interessante, con tratti dei costumi richiamanti quelli d’epoca, ma al tempo stesso, con linee moderne.
Così la scenografia, con quinte e pareti divisorie, che fa sì che gli attori non sono in scena, ma allo stesso tempo lo sono. Una visione in qualche modo allargata.

Il malato immaginario
Argan, il malato immaginario e la sua infermiera Tonina in un momento di scontro.

I temi della scienza e della medicina in particolare vista da due punti vista. Quello del malato, in parte ignorante (delle cose di medicina) ma convinto di poter sapere e giudicare l’operato del medico. Quello dei medici, intesi come categoria forse troppo fossilizzati su antiche conoscenze, interessati al malanno in se e non al malato e alla sua guarigione.

I temi e i sentimenti personali, spesso ciò che appare non è.
Non è detto che chi ti ricopre di coccole accondiscendenti, ti voglia veramente bene (vedi la moglie Belina); non è detto che invece chi ti tratta più bruscamente, o ti contraddice sia tuo nemico (vedi l’infermiera Tonina o la figlia Angelica); non è detto che chi è in possesso di un sapere superiore al tuo sappia e voglia usarlo per il benessere di molti e non piuttosto per un proprio interesse personale ( vedi i diversi medici in scena Dottor Purgone padre e figlio e dottor Fecis, per non parlare del farmacista o del notaio Bonafede).

Ancora una volta Molière castigat ridendo mores, con una commedia accusa e mette in ridicolo le molte meschinità umane.

Pro

E' importante rivedere, o talora vedere per la prima volta, i classici del teatro. Contengono temi universali e sempre attuali

Interessante scenografia , con un cuorioso uso di quinte/pareti trasparenti che permettono di avere una visione allargata e d'insieme

Un ottimo cast di attori. una nota speciale per la giovanissima che interpreta la sorella minore di Angelica, Luisona. Ingenua e al tempo stesso smaliziata.

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