“I tre moschettieri” testi Alessandro Di Zio, musiche Giò Di Tonno al Teatro Nazionale
Molte le versioni cinematografiche e televisive di quest’opera di Alexandre Dumas, anche due versioni musicali una del Quartetto Cetra e una diretta da Beppe Recchia.
Questi ultimi non proprio dei musical con musiche originali, ma con l’utilizzo di canzoni famose, dove il testo viene modificato ai fini della narrazione.
Questo “I tre moschettieri – Opera pop” è un vero e proprio musical tutto di matrice italiana; l’autore dei testi infatti è Alessandro Di Zio, autore di quasi tutte le canzoni di Giò Di Tonno che è l’autore delle musiche.
La trama di “I tre moschettieri“
Lo spettacolo inizia in una fabbrica di scatoloni dove operai si aggirano ripetendo quasi all’infinito le solite azioni ripetitive di tutti i giorni.
Uno dei lavoratori trova un libro dimenticato e, incuriosito, inizia a leggere appassionandosi alla storia. Inizia a leggerne dei brani ad alta voce attirando intorno a se gli altri lavoratori.
Ed ecco che piano piano i lavoratori diventano personaggi e loro, e noi, veniamo trasportati nella Parigi dell’800.
Il lavoratore scopritore del libro si trasforme nell’autore stesso, Dumas, e fa da osservatore e da guida lungo la trama del racconto. Infatti a tratti interviene facendo delle sintesi di fatti nel frattempo accaduti.
Ecco quindi l’arrivo di D’Artagnan a Parigi per farsi assumere nel corpo dei moschettieri.
Il suo incontro con un uomo misterioso, che non è altro che Rochefort. In seguito incontra, o meglio si scontra, con Athos Porthos e Aramis, da cui verrà sfidato a duello, ma con cui in seguito nasce una grande amicizia.
L’incontro della Regina con il suo amante inglese, il conte di Buckingham, il suo dono e pegno d’amore.
Le trame del Cardinale Richelieu, aiutato dal capitano Rochefort e da una insospettata spia Milady De Winter, per manovrare il Re e mettere in disgrazia la Regina.



Per salvare la reputazione della Regina e l’onore del Re una damigella di fiducia della regina, Costanza, viene inviata a cercare aiuto e sostenitori.
E’ così che avviene l’incontro con D’Artagnan, con cui nascerà un intenso amore, e con i tre moschettieri.
Subito questi s’imbarcano per Londra per recuperare i diamanti, molte le avventure e gli ostacoli, ma infine il solo D’Artagnan giungerà a destinazione e recupererà il prezioso tesoro, per poi rientrare a Parigi, giusto in tempo per consegnare i gioielli alla Regina per l’importante festa indetta allo scopo.
Naturalmente tutto ciò suscita la grande rabbia del Cardinale Richelieu che sguinzaglia i suoi “mastini”, Rocheford e Milady per ottenere vendetta.
Costanza verrà catturata e poi uccisa da Milady.
Ma in seguito Milady, scoperta come traditrice, portatrice dell’infame marchio del giglio, simbolo dei condannati a morte, viene giustiziata.
Si conclude così il racconto, dove alla fine quello che resiste, quello che trionfa è l’amicizia che lega i tre moschettieri e il giovane guascone.
“Tutti per uno, uno per tutti”
Il cast di “I tre moschettieri“




Giò Di Tonno (Athos), Graziano Galatone (Aramis), Vittorio Matteucci (Porthos), Sea John (D’Artagnan): questi sono quelli che sono conosciuti come i quattro moschettieri, anche se in realtà sono tre più un aspirante. Tre grandi dell’opera popolare, Giò Di Tonno, Graziano Galatone e Vittorio Matteucci, che ci siamo abituati a vedere nei panni dei protagonisti di Notre Dame.
Proprio perché sono dei grandi interpreti ecco che indossano i panni di questi tre grandi amici, combattenti, spadaccini temibili, con prontezza e immediatezza.
Grande capacità di tutti e tre di adattare la voce e le sue sfumature ai caratteri dei loro tre personaggi cosicchè da renderli credibili e veri.
Il giovane Sea John (nome d’arte di Giovanni Maresca) affronta il suo D’Artagnan con piglio e baldanza che ben si intonano con il suo personaggio. E’ giovane, ma tiene bene il passo con i suoi compagni di avventure.



Leonardo Di Minno (Rochefort), Camilla Rinaldi (Milady De Winter), Cristian Mini (Cardinale Richelieu): ecco il gruppo dei cattivi! Anche qui ritroviamo un volto noto di Notre Dame: Leonardo Di Minno, qui nei panni del capitano Rochefort. Ancora una volta con l’imponenza del suo fisico e la sua forza vocale s’impone sulla scena.
Camilla Rinaldi è una Milady veramente perfida. Fredda da un lato, ma dall’altra divorata da un odio infuocato. Nel momento della morte sa infondere la giusta dose di timore della morte, rammarico per come è andata la sua vita e nello stesso tempo ferma convinzione di ciò che ha compiuto.
Cristian Mini un Cardianale Richelieu inquietante, invidioso e bramoso del potere.



Beatrice Blaskovic (Costanza), Roberto Rossetti (Dumas), Gabriele Tmon Beddoni (Planchet): Beatrice Blaskovic è una Costanza pura, innocente, una voce candida, un ottima prestazione.
Abbiamo poi Roberto Rossetti che come autore del romanzo è un po’ una sorta di Virgilio che ci accompagna nella storia. Supervisiona, spesso dall’alto, lo scorrere della narrazione.
Infine Gabriele Tmon Beddoni nei panni di Planchet merita uno sguardo particolare, perchè è una sorta di Jolly. Impersona Planchet che sarebbe il servitore di D’Artagnan, ma alla bisogna è anche altri personaggi che compaiono fugacemente nella storia. Grandi abilità acrobatiche oltre che canore.
I ballerini
Trailer di “I tre moschettieri“
La nostra recensione
Un musical o opera pop, come si preferisce, dove vi è la giusta combinazione tra musica, danza e prosa.
Le coreografie sono interessanti e originali. Bella l’idea di utilizzare una base uguale per tutti, maschi e femmine, e poi una serie di sopravvesti e maschere per creare i diversi ambiti. Così vediamo prima una squadra di moschettieri, che dopo sono cavalieri e dame di corte, che poi diventano monache del convento e così via.
Buone anche le idee scenografiche: una struttura di tubi innocenti da cui prende inzio la rappresentazione, in seguito con un gioco di teli, veli, e proiezioni si passa in pochi attimi da le strade di Parigi, alla Corte di Francia, al convento, alle prigioni…e via così.
Gli interpreti sono tutti eccellenti.





Peccato che la lunghezza e ricchezza del testo obblighi ad operare ampi tagli, nonostante il lavoro di riempimento e ricucitura che opera la figura di Dumas nella struttura dell’opera.
Questi tagli fanno si che non sia possibile approfondire i personaggi e le loro dinamiche, rimangono un po’ degli schizzi da perfezionare.
Interessante l’escamotage iniziale di partire da una sorta di cantiere.
L’iniziale e progressivo movimento degli operai, che naturalmente sono ballerini e cantanti stessi, serve a richiamare l’attenzione del pubblico e ad incuriosire.
Però questa attività si protrae troppo, più di 10 minuti, alla fine l’attenzione conquistata viene nuovamente persa.
Poi però si entra nel vivo e tutto procede bene.
Il Cast Artistico e Tecnico
In scena: Giò Di Tonno (Athos) Graziano Galatone (Aramis), Vittorio Matteucci (Porthos), Sea John (D’Artagnan), Leonardo Di Minno (Rochefort), Camilla Rinaldi (Milady De Winter), Beatrice Blaskovic (Costanza), Cristian Mini (Cardinale Richelieu), Gabriele Tmon Beddoni ( Planchet),
Testi di Alessandro Di Zio
Musiche di Giò Di Tonno.
Regia Giuliano Peparini
Coreografie di Veronica Peparini, Andreas Muller
Produzioni Stefano Francioni, Teatro Stabile d’Abruzzo
Teatro Nazionale
“I tre moschettieri“
dal 15/02/2025 al 23/02/2025
BIGLIETTI
I Tre Moschettieri – Il Musical Tickets – TicketOne
Prossime date del tour
26/02/2025 Padova (PD) Gran Teatro Geox
Dal 28/02/2025 al 02/03/2025 Torino (TO) Colosseo
Dal 05/03/2025 al 16/03/2025 Roma (RM) Brancaccio
19/03/2025 Brescia (BS) Clerici
21/03/2025 Montecatini-Terme (PT) Verdi
Dal 04/04/2025 al 05/04/2025 Bologna (BO) EuropAuditorium
13/04/2025 Terni (TR) Pala Terni