“Hamleto”, di Fabrizio Tana ispirato a Amleto di William Shakespeare al Teatro Franco Parenti.
La Factory Compagnia Transadriatica dal 2016 si occupa di produrre spettacoli di Teatro sociale d’Arte, nel suo staff artistico sono presenti anche persone con disabilità.
Il teatro Franco Parenti ha già ospitato in passato compagnie che lavorano con attori portatori di disabilità, come per esempio con la compagnia di Dario Dambrosi, Teatro Patologico, che abbiamo avuto modo di apprezzare un paio di anni fa in Medea.
Qui assistiamo ad un passo successivo, poiché il testo è opera di Fabrizio Tana, che è anche attore protagonista, e portatore della sindrome di Down.
Il testo nasce da una serie di lettere e messaggi whatsapp che Tana manda ai personaggi della vicenda e a se stesso.
La trama di “Hamleto“
L’opera prende inizio dalla scena finale dove tutti i protagonisti sono in scena ormai morti.
Poi lentamente, a ritroso nel tempo, si sviluppa.
La storia è quella nota di Amleto. Ma si sviluppa soprattutto nella testa, nel pensiero di Amleto
Abbiamo quindi Amleto triste per la morte del padre; un po’ risentito con la madre che troppo velocemente si è risposata con il fratello del re e zio di Amleto; Amleto innamorato di Ofelia.
Amleto che si ritrova con gli amici d’infanzia Rosencrantz e Guildenstern; Amleto che incontra i fantasma del padre e scopre l’omicidio dello zio; Amleto che scopre il tradimento degli amici d’infanzia.
Amleto che respinge l’amore di Ofelia; Amleto che cerca di capire se ciò che gli ha rivelato il fantasma è verità e se la madre è coinvolta in tutto ciò.
Muore Ofelia; si giunge alla scena finale, tragica, dove tutti muoiono.
Il cast di “Hamleto“
Alessandra Cappello, Lara Capoccia, Anna Giorgia Capone, Nicola De Meo (un becchino), Antonio Guadalupi, Silvia Lodi (Gertrude), Alessandro Rollo (lo zio Claudio), Antonella Sabetta, Stefano Solombrino (un altro becchino), Diomede Stabile, Fabrizio Tana (Amleto), Carmen Ines Tarantino, Fabio Tinella (Orazio): eccoli tutti insieme sul palco.
Il protagonista Amleto è Fabrizio Tana, autore anche del testo, che si muove sul palco e tra i diversi personaggi dell’opera con grande immedesimazione mentre rieccheggiano i suoi pensieri letti dalla voce fuori campo di Lorenzo Paladini.
Intensa l’interprete di Ofelia nel suo disperarsi per il suo “perduto amore”, sottolineato dalla canzone dall’identico titolo.
Spassosi i due attori che interpretano i due becchini, quasi due alieni, così abituati a convivere con la morte che diviene il loro argomento umoristico.
Il Trailer di “Hamleto“
La nostra recensione
Uno spettacolo che è contemporaneamente coinvolgente, emozionante, istruttivo e terapeutico.
Coinvolgente perché come sempre le trame di Shakespeare sono un po’ come le tragedie greche, archetipi delle passioni umane e quindi sempre attuali in ogni epoca.
Emozionante perché l’immersione ed il coinvolgimento degli attori è profondo e genuino.
Alcuni momenti sono veramente toccanti: quando Amleto esprime il suo amore per Ofelia ed in seguito quando la allontana e la rifiuta. I gesti e i contatti tra i loro corpi raccontano contemporaneamente alle parole scritte da Fabrizio Tana con uno stile particolare che fa della apparente sgrammaticatura e ripetitività una modalità per rendere percepibile lo scorrere e l’accavallarsi, il ripetersi con diverse sfaccettature del flusso di pensieri ed emozioni.
Ugualmente toccante l’incontro di Amleto ed il fantasma del padre che mette in scena un abbraccio tra i due che risveglia in ognuno quel desiderio che in un qualche momento della vita abbiamo avuto di poter riabbracciare un nostro caro per sentirne meno l’assenza.
Tra l’altro la realizzazione del fantasma del padre è veramente magica, onirica e tangibile al tempo stesso.
Istruttivo perché fornisce una nuova visione di Amleto, più personale dove viene sottolineato il suo amore per il padre e per la madre, ma anche l’amicizia dei compagni di giochi fin dall’infanzia, la scoperta del tradimento.
Ed infine terapeutico, perché è evidente come, soprattutto per gli attori con disabilità, il portare in scena se stessi e le proprie fatiche e difficoltà, sia un mezzo per una riscoperta, un trasformazione, una acquisizione di consapevolezza.
Cast Artistico e Tecnico
In scena: Alessandra Cappello, Lara Capoccia, Anna Giorgia Capone, Nicola De Meo, Antonio Guadalupi, Silvia Lodi, Alessandro Rollo, Antonella Sabetta, Stefano Solombrino, Diomede Stabile, Fabrizio Tana, Carmen Ines Tarantino, Fabio Tinella
ispirato a Amleto di William Shakespeare
a cura di Tonio De Nitto e Fabio Tinella
Assistente Carmen Ines Tarantino
Testo Fabrizio Tana
Luci Davide Arsenio
Costumi Lilian Indraccolo
Scene Egle Calò
Voiceover Lorenzo Paladini
Musiche Paolo Coletta
Sound designer Graziano Giannuzzi
Produzione Factory Compagnia Transadriatica / Fondazione Sipario Toscana
con il supporto di Direzione Generale Spettacolo
un ringraziamento a Polo biblio-museale di Lecce, Comune di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Teatro comunale di Novoli, Teatro comunale Excelsior Carmelo Bene di Campi Salentina, Filippo Bubbico, Roberto Cazzato, Luca Pastore
Lo spettacolo è dotato di audiodescrizione per i non vedenti.
Teatro Franco Parenti
“(H)amleto“. – Sala Grande
dal 10/02/2025 al 11/02/2025
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it