“Giobbe – Storia di un uomo semplice”, un nuovo ritorno di questa trasposizione teatrale, in forma di narrazione, dal romanzo di Joseph Roth al Teatro Parenti.
Il protagonista di questo romanzo e dello spettacolo è un Giobbe moderno. Moderno nel 1932 quando il romanzo uscì, ma moderno ancora oggi a 90 anni dalla sua prima uscita.
In fondo la domanda che troveremo sottesa è quella che anche tanto angustia un altro personaggio della letteratura, Ivan Karamazov, come recentemente abbiamo potuto vedere nello spettacolo “Le memorie di Ivan Karamazov”
È possibile accettare e aver fede in un Dio che permette l’accadere di disgrazie ad uomini giusti o, ancor più incomprensibile su bambini innocenti?
Dubbio che tormenta Giobbe, nel libro dell’antico testamento, che tormenta Mendel Singer, che tormenta anche noi.
La trama di Giobbe – Storia di un uomo semplice
Più di cent’anni fa, in Russia, in un piccolissimo villaggio di frontiera, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, con molta passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini, come pensava di lui sua moglie.
Questo è l’incipit da cui parte la narrazione.
È la storia di Mendel e della sua famiglia.
Una moglie che incolpa Mendel di ogni cosa che accade, o non accade, due figli maschi Jonas e Schemarjah, Miriam la loro figlia femmina e un quarto in arrivo Menuchim.
L’ultimo figlio, ben presto, si rivela ammalato di una grave forma di epilessia che determina un grave ritardo di crescita.
La malattia di Menuchin diviene dura prova e fonte di dolore per tutta la famiglia.
Scorrono gli anni, i figli crescono, sono in età per entrare nell’esercito: Jonas vi andrà ben volentieri ed entusiasta, mentre Schemarjah preferirà espatriare per andare in America.
Anche Miriam è cresciuta e si dimostra ragazza leggera, affascinata dai cosacchi e pronta ad accompagnarsi con chiunque la voglia.
Mendel è angosciato e addolorato dai figli lontani, la figlia, fonte di preoccupazione e disonore, il giovane Menuchin che non accenna nessun miglioramento, tuttavia non smette di affidarsi alla volontà di Dio e non cessa di pregarlo.
Giunge uno straniero che porta messaggi del figlio Schemarjah, che ora vive a New York, si fa chiamare Sam ed è diventato ricco, che gli comunica che vuole che la famiglia lo raggiunga in America. Mendel tra tanti dubbi e sofferenze decide di raggiungere il figlio, lasciando però Menuchin affidato ad una famiglia del villaggio.
C’è un ricongiungimento da un lato, ma un abbandono dall’altro, la vita procede, arriva la guerra, il figlio Sam parte volontario.
Ecco che altre disgrazie e dolori si affacciano alla vita di Mendel, fino a che anche la sua incrollabile fede nella giustizia, omniscienza e benevolenza di Dio crolla.
Solo ormai conduce i suoi giorni senza aspettative, ma ecco che forse si profila, nella vita di Mendel, uno spiraglio di luce e di speranza: finalmente, nonostante ormai da anni Mendel abbia smesso di pregare, Dio sembra essersi ricordato di lui.
Il cast di “Giobbe – Storia di un uomo semplice”
Roberto Anglisani: come se fosse un saggio nonno, narra con voce pacata, se pur vibrante e piena di partecipazione, la storia di un uomo semplice, che si definisce addirittura stupido fin dall’inizio.
Simile al Giobbe della Bibbia, di cui lui è profondo conoscitore, poiché la insegna ai bambini del suo villaggio, affronta e subisce i colpi duri che la vita gli assesta con incrollabile fiducia che tutto ciò che accade è voluto da Dio e che il suo disegno è imperscrutabile ma sempre per il bene dell’uomo, finché Mendel non ce la fa più a resistere, allora la sua voce non sarà più pacata, ma urla verso il cielo, verso Dio.
Rivendica il diritto di sapere perché, perché a lui, perché alla sua famiglia.
Dopo tanta fiducia c’è il rifiuto, l’allontanamento, ma è proprio li che giungerà la misericordia di Dio, il miracolo.
Staff artistico e tecnico di “Giobbe -Storia di un uomo semplice”
Adattamento Francesco Niccolini
dal romanzo di Joseph Roth
consulenza letteraria e storica Jacopo Manna
Regia Francesco Niccolini
Produzione: Teatro Franco Parenti / CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
Spettacolo vincitore dei “Teatri del sacro” 2017
Dove trovare il libro di “Giobbe -Storia di un uomo semplice”
La nostra recensione
Una meravigliosa esperienza di vicinanza, prossimità, intimità.
Perfetta la scelta di questo spazio intimo se pur spoglio, della sala “Treno Blu “del Parenti.
Spoglio, mattoni a vista, sul fondo una porta di sicurezza, un’unica finestra, un unico faro ad illuminare la scena.
Solo una sedia da cui Roberto Anglisano si alzerà e siederà più e più volte.
Questo Giobbe del ventesimo secolo che ci tiene legati intorno a lui solo con la forza delle parole, del racconto del dolore che in qualche modo, in dosi maggiori o minori, è parte di ogni uomo in ogni momento della storia e quindi anche di noi che ascoltiamo raccolti intorno a lui.
Dove vedere “Giobbe -Storia di un uomo semplice“
“Giobbe -Storia di un uomo semplice” al Teatro Parenti Sala Treno Blu
dal 18/11/2022 al 4/12/2022
Sito web: www.teatrofrancoparenti.it
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it