“Crisi di nervi.” Tre atti unici di Anton Čechov– al Teatro Menotti.
Peter Stein, regista tedesco, nel corso della stagione del teatro Menotti ha già portato in scena un opera di grande successo “Il Compleanno” di Harold Pinter, sempre con questa compagnia di attori.
Torna ora ad un suo grande amore, un autore di riferimento per lui, Anton Čechov, scegliendo tre degli atti unici scritti dall’autore tra il 1884 e il 1891 e definiti da Čechov scherzi scenici, piccoli drammi della vita quotidiana.
La trama di “Crisi di nervi.“
Il primo dei tre atti unici è:
L’Orso: Una donna rimasta vedova, vive chiusa in casa, senza ricevere alcuna visita, quasi da un anno in osservanza di un lutto strettissimo.
Costretta a ricevere la visita di un creditore del suo defunto marito. Il creditore è in preda ad una violenta crisi di rabbia perché non gli viene rimborsato immediatamente ciò che gli è dovuto.
La donna non è così fragile e remissiva come il creditore immaginava. Ne nasce una accesa discussione che giunge fino ad una sfida a duello, per finire con il creditore in ginocchio a chiedere la mano della vedova.
I Danni del Tabacco: Ad una conferenza per beneficienza sull’argomento degli effetti negativi del tabacco, si presenta un presunto oratore, dai modi piuttosto singolari.
In realtà è il marito della donna che ha organizzato la conferenza e che è anche la direttrice di una scuola e di un pensionato femminile.
Tra attacchi di sternuti ed asma (probabilmente di natura psicosomatica) egli confessa di essere un tuttofare agli ordini della moglie. Rivela di essere succube della moglie, di condurre una vita quasi da schiavo e di volere, in realtà, porre fine a questa vita disastrosa che conduce. Ma ha troppa paura per ribellarsi.
La domanda di matrimonio: Un giovanotto, di origini nobili, ipocondriaco, timido e puntiglioso, deve presentare la sua domanda di matrimonio alla figlia di un possidente loro vicino.
Troppo impacciato dalla sua timidezza e dalla sua ipocondria, non riesce a porre alla donna desiderata la domanda ufficiale.
Cade in una continua discussione e puntualizzazione di ogni parola, anche perché la futura sposa ama contraddire e controbattere ogni cosa.
Cosicché continuando a contraddirsi, impuntarsi e litigare lei cade in preda ad un attacco isterico, lui sviene per ipocondria. Non se ne verrebbe fuori senza l’intervento del padre!
Il cast di “Crisi di nervi.“
L’orso : Maddalena Crippa, Alessandro Sampaoli, Sergio Basile. Maddalena Crippa è la vedova affranta e chiusa in un dolore perfino esagerato. Ma con scioltezza passa a mostrare un volto indignato prima, ma ben presto mostra di essere un carattere forte. Mostra anche lei una rabbia crescente che finirà per sfociare in amore.
Alessandro Sampaoli è il creditore animato di una rabbia soffocata, ma neanche tanto. Abilissimo nel far sentire questa furia, rabbia impotente che sale, quasi tutto nella voce che, più sale la rabbia, più sembra essere soffocata, quasi strangolata.
Sergio Basile è il servitore di casa, con poche battute ed entrate, fornisce la nota comica e nello stesso tempo saggia del racconto.
I danni del tabacco: Gianluigi Fogacci è il povero marito succube di una moglie imprenditrice. Comprendiamo che in effetti è un pavido, non ha grandi sogni, grandi iniziative. Vorrebbe vivere al minimo, la sua mancanza di polso lo rende facile marionetta da manovrare.
Nonostante ciò Fogacci sa rendercelo simpatico, sa farci intenerire, tanto che infine, pur sorridendo e divertendoci delle sue disavventure, si finisce per parteggiare per lui.
La domanda di matrimonio: Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno Ultimo terzetto in scena. Sergio Basile l’abbiamo già intravisto nel primo “episodio”. Qui è il padre della ragazza che verrà chiesta in sposa. Anche in questo caso pur nella sua comicità e “faciloneria” sa regalare poche frasi di saggezza che permettono di semplificare le risoluzioni.
Alessandro Averone e Emilia Scatigno sono entrambi molto bravi a regalare ai loro personaggi che sono, in tutte le loro manifestazioni, molto sopra le righe, quasi delle macchiette, dei tratti molto umani, sentimenti che ci accomunano e ce li rendono vicini e familiari.
La nostra recensione
Sicuramente spassosi tutti e tre gli atti.
Come quasi sempre accade nelle opere russe le situazioni, i sentimenti sono spesso estremi, quasi esasperati, molto sopra le righe, ma nello stesso tempo tutto origina da una base molto realistica e da un punto di vista psicologico perfettamente congruente. Motivo per cui tutto appare non solo plausibile, ma anche molto vicino alle nostre realtà.
Crisi di nervi è esattamente ciò che accumuna i tre atti.
In ognuno dei tre episodi il protagonista o i protagonisti, per frustrazione, impotenza, timidezza, vigliaccheria o ostinazione, vengono travolti dalla rabbia, dall’esasperazione o da quello che oggi chiameremmo crisi di panico, e divengono irrazionali, travolti da quello che una volta veniva chiamata “crisi di nervi”.
Situazioni che, al di là della estremizzazione e degli eccessi, ci appaiono, purtroppo, tristemente proprie di noi tutti.
Forse per questo gli episodi e le situazioni ci divertono così tanto!
Vedere rappresentate sul palco in forma paradossale e comica le nostre ansie ci permette di esorcizzarle.
Quando si dice: “Una risata vi seppellirà”!
Cast Artistico e Tecnico
In scena: Maddalena Crippa, Alessandro Sampaoli, Sergio Basile, Gianluigi Fogacci, Alessandro Averone, Emilia Scatigno
Adattamento Peter Stein e Carlo Bellamio
Regia Peter Stein
Assistente alla regia Carlo Bellamio
Scene Ferdinand Woegerbauer
Costumi Anna Maria Heinreich
Luci Andrea Violato
Produzione Tieffe Teatro Milano e Teatro Biondo Palermo
Teatro Menotti
“Crisi di nervi.“
dal 23/04/2024 al 9/06/2024
Sito web: www.teatromenotti.org
INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
0282873611
biglietteria@teatromenotti.org