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CIAO NANNI – Cabaret concerto omaggio a Nanni Svampa – La nostra recensione
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CIAO NANNI – Cabaret concerto omaggio a Nanni Svampa – La nostra recensione

Pellicini e Svampa insieme da sempre

Ciao Nanni” Cabaret concerto omaggio a Nanni Svampa al Teatro Gerolamo, come annuncia il titolo è un omaggio a Nanni Svampa che torna a grande richiesta dopo il grande successo ottenuto il 4 febbraio.

Nanni Svampa
Nanni Svampa fu fondatore dei Gufi.

Spettacolo realizzato grazio al benestare della famiglia Svampa e alla gratitudine e profonda conoscenza dell’opera e della persona di Nanni, di Francesco Pellicini che ha costruito questo omaggio e lo conduce.

La trama di “Ciao Nanni”

Uno spettacolo che con ricordi e canzoni ripercorre le tappe della carriera artistica dei Nanni Svampa.
Francesco Pellicini inizia con una serie di frasi, aforismi di Nanni:

Camminavo cantando a squarciagola lungo i muri ammuffiti del convento delle Carmelitane Scalze, quando una scarpa mi raggiunse alla nuca. “Bugiarde!” gridai.

oppure

Volete essere compresi dagli uomini? Parlate
Volete essere compresi dalle donne? Tacete

Ci parla poi della fondazione del famoso gruppo I Gufi con gli altri tre componenti: Lino Patruno, Roberto Brivio e Gianni Magni.
Erano conosciuti come i Beatles milanesi.
I Gufi si può dire che hanno inventato il cabaret.

Poi abbiamo le canzoni della “mala”, le canzoni dei “mestieri”.
Poi un’operazione originale e mai tentata, Nanni Svampa di dedicò a tradurre le canzoni di Georges Brassens in dialetto milanese.

Tra le canzoni che scorrono: La Rita dell’Urtiga, La dona de 150 Franc, il Minestrone di Osteria, La Povera Rosetta, Sorrisi e Lacrime, El bamburin, Tromboni della pubblicità, Per quel vizi, El Malnat, E prima di andar via, Porta Romana bella.

Poiché Svampa lavorò a 360 gradi nel mondo dello spettacolo scrisse anche alcuni libri e poesie.
Alcune di queste Francesco Pellicini le reciterà.

Il cast di “Ciao Nanni

Francesco Pellicini
Francesco Pellicini ha collaborato a lungo con Nanni Svampa.

Francesco Pellicini: è scrittore, cantautore ed attore comico, è direttore artistico del Festival dei laghi Lombardi e membro della compagnia teatrale I Legnanesi per diversi anni. È stato allievo di Nanni Svampa dal 1996 ed ha esordito nel mondo dello spettacolo proprio in uno spettacolo di Svampa.

Con uno schema che è quello del teatro canzone, Francesco Pellicini tratteggia un affettuoso e sentito ricordo di Nanni

Paolo Pellicini(chitarra) e Fazio Armellini(fisarmonica): sono i due musicisti che accompagnano Francesco Pellicini in questo “memorial”.
Paolo Pellicini, fratello di Francesco di cui è valida spalle oltre ad essere stato chitarrista per lungo tempo di Roberto Brivio.
Fazio Armellini anche lui compagno da lungo tempo di questi musicisti e del gruppo dei Gufi.

Produzione Associazione Festival del Teatro e della Comicità Città di Luino
con il consenso della famiglia Svampa

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Teatro Gerolamo – Milano

Ciao Nanni

Lunedì 17/04/2023

Sito web: https://www.teatrogerolamo.it/

INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
02 36590120 (attivo da lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 18.00) o 02 45388221 (attivo nei giorni e orari di apertura della biglietteria),
oppure inviare una email a biglietteria@teatrogerolamo.it.


La nostra recensione


Un bel ricordo, ricco di ironia, di un personaggio che passando quasi inosservato ha portato una piccola rivoluzione nel mondo dello spettacolo.
Una carrellata di canzoni che per chi è di Milano, sia per nascita che per adozione, sono delle pietre miliari.

Per alcuni aspetti mi ha ricordato uno spettacolo andato in scena sempre al Gerolamo qualche mese fa “Milano tra inferno e paradiso”.
Anche qui un ricordare tramite canzoni una Milano, dei personaggi, dei lavori che sono andati scomparendo.
Anche qui alla fine non si può non partecipare in un coro che coinvolge tutti gli spettatori.

Sulla canzone finale “Porta Romana”, anche se Francesco Pellicini non ci avesse esortato, tutti pronti a cantare con entusiasmo.
Nota curiosa: l’età del pubblico si aggirava tra i 60 e 80 anni, ma ho individuato sporadiche presenze di trentenni, che non erano li per dovere o per caso, ma coinvolti, conoscevano le canzoni e cantavano entusiasti.
Quando qualcosa è bella e ha un suo spessore non ci sono differenze di età!

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