Lo spettacolo
Cabaret, prodotto da Fabrizio Di Fiore Entertainment con la regia di Arturo Brachetti e Luciano Cannito, in tour in Italia fino a febbraio 2024, trasporterà il pubblico nella sfrenata Berlino del 1930 ad un passo dall’avvento del nazismo, tra eccessi, privazione delle libertà, decadenza e contraddizioni quotidiane.
Irriverente, piccante, spettacolare, divertente, cinematografico, Cabaret è uno dei più famosi musical di sempre.
Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, i costumi da Maria Filippi, la direzione musicale da GiovanniMaria Lori.
Regista dello spettacolo Luciano Cannito, insieme a Brachetti.
“Amo Torino e credo in questo progetto. Abbiamo scelto di esordire con uno spettacolo difficile, ma grandioso, che potesse accendere un faro su Torino” ha detto Fabrizio di Fiore, il nuovo proprietario dei Teatri Alfieri e Gioiello.
La trama di Cabaret
La storia è basata su personaggi ed eventi veri, successi a Berlino e descritti nel romanzo autobiografico “Goodbye to Berlin” di Cristopher Isherwood che passò tre anni della sua vita proprio in questa incredibile città, a cavallo degli anni Trenta.
Viene raccontata la Berlino con i suoi Cabaret, i suoi bordelli, la sua frenetica vita notturna, le sue correnti artistiche che facevano di questa capitale il fulcro di artisti, liberi pensatori e gente comune, di cui la maggior parte inconsapevole dell’avvento del nazismo.
Lo spettacolo narra la storia di uno scrittore americano in difficoltà economiche sbarcato a Berlino in cerca di ispirazione per il suo prossimo romanzo, Clifford (Christian Catto) che incontra e si innamora di Sally (Diana Del Bufalo), ragazza inglese che lavora al Kit Kat Club. Condividono una stanza in una pensione modesta, tenuta da una anziana zitella tedesca ( Christine Grimandi,) innamorata a sua volta di un fruttivendolo ebreo (Fabio Bussotti).
Fulcro della narrazione è il Cabaret Kit Kat Club dove EMCEE, un presentatore dalle mille sfaccettature artistiche (Arturo Brachetti), si prende gioco della libertà sessuale e del potere. Alla fine, l’arrivo del nazismo spegne questa libertà di pensiero e di costumi per lasciar posto al periodo nero che tutti conosciamo.
Il cast
ARTURO BRACHETTI – Gran maestro
Arturo Brachetti è un artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo. In molti paesi è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. Inoltre è un regista e direttore artistico attento e appassionato, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà.
Il suo Gran maestro delle cerimonie è ambiguo e irriverente, cambia spesso costumi utilizzando le sue straordinarie tecniche di trasformismo, dialoga col pubblico, ma non vi entra in empatia, non si fa trapassare dalle emozioni, resta al di sopra delle parti e si prende gioco della libertà sessuale e del potere. Canta, balla, recita e si trasforma usando il suo incredibile talento.
DIANA DEL BUFALO – Sally
Attrice cinematografica e televisiva italiana, nonché presentatrice, Diana Del Bufalo è conosciuta anche nel mondo del musical soprattutto per il ruolo di protagonista in
- La sposa cadavere (2016)
- 7 spose per 7 fratelli (2022-2023)
- Cabaret (2023-2024)
La sua Sally ha grandi doti vocali e una bella interpretazione: simpatica, a tratti con una curiosità infantile, ma allo stesso tempo sexy, disinibita, accattivante, legata in modo viscerale al Kit Kat Club, nega quello che sta succedendo a Berlino, si rifugia nel miraggio di una carriera artistica fino a compiere scelte drammatiche.
Un personaggio difficile, ricco di contraddizioni, davvero una grande prova, completamente superata, da Diana.
CRISTIAN CATTO – Cliff
Musical performer, cantante, attore, ballerino, con una lunga esperienza nei principali musical degli ultimi anni, primi tra tutti Mary Poppins e Aggiungi un posto a tavola, convince, emoziona e coinvolge il pubblico. Rende Cliff un personaggio con cui si entra in empatia facilmente, sembra l’unico che si renda conto realmente di quello che sta avvenendo a Berlino a livello politico e sociale e pende posizione davanti agli eventi. Voce, interpretazione, carisma , ottimo sotto ogni punto di vista.
e con
Christine Grimandi (Fräulein Schneider)
Fabio Bussotti (Herr Schultz)
Giulia Ercolessi (Fräulein Kost)
Niccolò Minonzio (Ernst Ludwig)
e un ensemble di ballerini.
La nostra recensione
Lo spettacolo, messo in scena da Arturo Brachetti e Luciano Cannito, corre veloce, con un ritmo da montaggio cinematografico, senza censura e pregiudizi, snodandosi tra numeri musicali conosciutissimi come “Cabaret, Wilkommen, Money Money“, che, per aumentare la comprensione e il coinvolgimento del pubblico, sono tutti tradotti in italiano, sono brani che hanno fatto la storia del musical e che ritroviamo in questo spettacolo dal finale ancora più duro, incisivo e geniale, che non possiamo svelare.
Cabaret è uno spettacolo forte, lussuoso e scioccante allo stesso tempo, ricreato con numeri al massimo della loro brillantezza e spettacolarità, ricchi di colori, costumi appariscenti, e luci estreme a cui si alternano le scene che narrano la storia più umana e toccante delle due coppie di innamorati, travolti da un destino terribile.
I cambi di registro, di scenografie, di intensità tra le scene sono molti, a volte inaspettati e stridenti rispetto allo stato d’animo precedente, altre volte determinanti per dare il giusto ritmo alla narrazione.
Le scenografie che ricostruiscono la camera dove vivono i due innamorati, l’atrio della pensione stessa, il negozio del fruttivendolo ebreo e il Kit Kat Club, permettono di “respirare” l’aria di Berlino e delle sue contraddizioni in quell’epoca, riflettono la semplicità di chi cerca di sbarcare al meglio il lunario, di chi ama e si nasconde, di chi si adatta a spazi piccoli pur di vivere il suo sogno d’amore e di chi mente per sopravvivere, ma anche la superficialità, il fasto e il lusso ostentati, la lussuria sfrenata, l’ambiguità di chi vuole divertirsi, dimenticare i problemi, stordirsi per non pensare.
Originali e innovativi i costumi ricchi di simboli, utilizzati nello spettacolo per rappresentare ed illustrare al meglio il clima della Berlino degli anni ‘30 e l’ascesa del nazismo.
Da non perdere, per divertirsi, emozionarsi, riflettere, nei principali teatri italiani!
Tour e biglietti
Tournée
Dal 10 al 15 ottobre 2023, Torino – Teatro Alfieri
Dal 18 ottobre al 12 novembre 2023, Roma – Teatro Brancaccio
Dal 15 novembre al 10 dicembre 2023, Milano – Teatro Nazionale
Dal 15 al 17 dicembre 2023, Ancona – Teatro Delle Muse
Dal 21 al 23 dicembre 2023, Genova – Politeama Genovese
Dal 29 dicembre 2023 al 3 gennaio 2024, Firenze – Teatro Verdi
Il 5 e 6 gennaio 2024, Prato – Politeama Pratese
Dall’8 al 10 gennaio 2024, Trieste – Teatro Rossetti
Dal 12 al 14 gennaio 2024, Bologna – Teatro Europauditorium
Dal 19 al 21 gennaio 2024, Bari – Teatro Team
Dal 26 al 28 gennaio 2024, Udine – Teatro Giovanni da Udine
Il 3 e 4 febbraio 2024, Rimini – Teatro Galli
Dal 7 al 25 febbraio 2024, Napoli – Teatro Diana
Qual è la tua reazione?
