Renato Sarti
“Ausmerzen, vite indegne di essere vissute” di Marco Paolini dal 20 febbraio al 3 marzo…
“La molto tragica storia di Piramo e Tisbe che muoiono per amore” è uno spettacolo…
Lunedì 29 novembre 2021 alle 20.30 sul prestigioso palco del Piccolo Teatro Strehler Angela Finocchiaro,…
Lo spettacolo scritto da Renato Sarti, è andato in scena per la prima volta nel luglio del 2000, avrebbe dovuto essere rappresentato dal 21 al 26 aprile di quest’anno, insieme ad un altro spettacolo “Nome di battaglia Lia”, al Teatro OUT OFF di Milano.
I me ciamava per nome: 44.787 è un testo teatrale di Renato Sarti (anche regista dello spettacolo) del 1995 proposto per il Cinquantenario della Liberazione. Il testo raccoglie dati, cifre e testimonianze di cosa è stata la guerra per la zona triestina, nella quale si trova la Risiera di San Sabba: centro nazista di deportazione e di uccisione di coloro i quali non erano ritenuti degni di vivere.
In occasione del Giorno della Memoria il 27 gennaio al Piccolo Teatro Grassi andrà in scena I me ciamava per nome: 44.787 – Risiera di San Sabba, spettacolo firmato e diretto da Renato Sarti e nato dalle testimonianze raccolte da storici dell’IRSREC FVG (Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea del Friuli Venezia Giulia) sulla Risiera di San Sabba, unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio (da tremila a cinquemila le vittime).
È firmato da Renato Sarti Il rumore del silenzio, la nuova produzione del Teatro della Cooperativa che debutterà il 9 dicembre al Teatro Elfo Puccini di Milano. A cinquant’anni dalla bomba di Piazza Fontana una necessaria riflessione, che, attraverso le voci dei familiari delle vittime e di Licia Pinelli, cerca di ricostruire e restituire il senso profondo e umano di quanto accaduto. Lo spettacolo, che sarà in scena al Teatro della Cooperativa dal 10 al 15 dicembre, prima di partire in tournée, fa parte del ciclo di iniziative promosse dalle amministrazioni comunali di Milano e Brescia in occasione del cinquantennale della strage di Piazza Fontana e del quarantacinquesimo anniversario di quella di Piazza della Loggia (MI50/BS45).
Nella magia e nell’intimità del Teatro Studio Melato va in scena Matilde e il Tram per San Vittore.
Una storia che parla di donne, di mogli, di sorelle, di figlie, di madri. Siamo tra il 1943 e il 1945, quando iniziano i primi grandi scioperi che aprono una stagione di clandestinità, paura, deportazioni e dolore.
Arianna Scommegna, Debora Villa e Rossana Mola e raccontano la vita milanese in tempo di guerra.