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SERGIO MAIFREDI ci racconta il suo spettacolo “Papaveri Rossi” dove la cultura è la grande arma per la libertà.
Scuro Chiaro

SERGIO MAIFREDI ci racconta il suo spettacolo “Papaveri Rossi” dove la cultura è la grande arma per la libertà.

Sergio Maifredi

Sergio Maifredi, di cui vi avevamo parlato in occasione del bellissimo libro “Strade Maestre” realizzato assieme a Corrado D’Elia, porta in scena al Teatro Litta di Milano, il 27 Marzo in prima Nazionale, “Papaveri Rossi” ovvero il viaggio dalla Siberia all’Italia del Generale Anders, dei suoi soldati e della più grande compagnia teatrale itinerante della seconda guerra mondiale.

Lo spettacolo è prodotto da Teatro Pubblico Ligure in coproduzione con l’Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio dell’Ambasciata di Polonia a Roma e del Consolato Generale di Polonia in Milano, con la collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma.

11 novembre 2024, Teatro Vittoria – Roma

Una breve sinossi dello spettacolo

Fucili e mitragliatrici, ma anche libri di scuola, spettacoli teatrali, donne alla guida dei camion, bambini e soldati insieme. Tutto questo è il Secondo Corpo d’Armata Polacco, guidato dal Generale Władysław Anders. Una storia vera a cui è dedicato lo spettacolo “Papaveri rossi”, nuova produzione di Teatro Pubblico Ligure ideata da Sergio Maifredi, regista e autore del testo insieme a Massimiliano Cividati, che lo interpreta, con la consulenza storica di Krystyna Jaworska. 

Sergio Maifredi e Massimiliano Cividati
Sergio Maifredi e Massimiliano Cividati i due autori drammaturghi dell’opera

Sulla scena le parole si uniscono alla musica originale composta ed eseguita dal vivo da Gennaro Scarpato alle percussioni e Andrea Zani al pianoforte.

Sergio Maifredi ci racconta “Papaveri Rossi”

Vorrei iniziare questa nostra chiacchierata con una frase che condivido moltissimo: “La resistenza passa attraverso la cultura“…
Si questo è il nocciolo, il fulcro, dello spettacolo. Non vogliamo raccontare solo la vicenda di un esercito o meglio di un popolo che si mette in movimento e fa un viaggio lunghissimo dalla Siberia all’Italia.
Quello che abbiamo, indagando, scoperto è che a rendere diverso questo “pezzo di storia” è quanto la cultura fosse presente a tutti livelli dentro il corpo d’armata.
Vi era un vero e proprio “ufficio propaganda e cultura” affidato a Józef Czapski, un capitano pacifista che era anche un grande scrittore.
Lui assieme al Generale Anders comprendono che questo popolo in viaggio ha bisogno di pensare a quando poi avrebbe avuto modo di tornare in Polonia (non accadrà mai) per ricostruire questa terra.
Capiscono che le pubblicazioni, il teatro, la musica erano elementi fondamentali per mantenere l’unità.
Allestiscono scuole di tutti gradi dall’elementari all’università, pubblicano testi teatrali e li mettono scena, fondano un teatro drammatico di oltre 20 titoli con più di 300mila spettatori paganti per un totale di 600 repliche.
Non si fermano quando c’è il trasferimento al fronte, perchè si considerano un teatro di servizio e i testi vengono stampati in più lingue così che anche la popolazione locale possa partecipare.

Un vero concetto di “tour durante la guerra”…
Un “tour” che fa capire come in momenti estremi il teatro possa essere necessario e essenziale per una comunità e non appartenere al mondo borghese e al superfluo.

Su questo oggi dovremmo riflettere molto dato che spesso si pensa che il teatro sia qualcosa per pochi, per persone di una certa età…
Se si riflette su questa storia ci si rende anche conto che, inoltre, non si è abbassata l’asticella ma al contrario.
Non si è andati incontro a un presunto gusto popolare ma anzi si è fatto in modo che tutti potessero attraverso il teatro avere una loro crescita umana, culturale e spiriturale.

Tutto questo per avere una testa “più aperta al conoscere”…
Una testa che permettesse loro di avere la coscienza di quello che stavano compiendo. Non erano soldati coatti, costretti a combattere. Avevano un elemento di scelta, di consapevolezza du quello che andavano a fare fino all’ultimo ovvero la Battaglia di Montecassino.

Nel tuo spettacolo non manca la musica…
Sì ed è un elemento molto presente ed è suonata dal vivo dall’inizio alla fine. Abbiamo costruito l’intreccio del copione con i musicisti che hanno composto le musica partendo anche da riferimenti che erano già nelle musiche del tempo scritte da persone che facevano parte del Corpo d’Armata e una di questi è “Papaveri Rossi”.
Una canzone che per i polacchi è come fosse l’inno nazionale ed è stata scritta all’indomani della Battaglia di Cassino da artisti presenti al conflitto.
Abbiamo anche tra le musica dello spettacolo moltissimo Chopin, canzoni popolari, il tutto rivisitato dai nostri musicisti.

Papaveri rossi
Papaveri Rossi – Il viaggio dalla Siberia all’Italia del Generale Anders.

Oggi, che ci consideriamo una società evoluta, la presenza della cultura in guerra non c’è più. Secondo te perchè?
Ognuno può dare tante risposte. Dovremmo pensare alla scuola, cos’era e cosa dovrebbe essere oggi, alle persone che ricoprivano e che ricoprono determinate cariche istituzionali fondamentali…
La cultura va costruita partendo dalle elementari per arrivare all’università per dare un accesso al mondo del lavoro non facilitato ma legato alla meritocrazia, dove gli studi possano essere un vero ascensore sociale.

Il Cast Artistico e Tecnico

Attore: Massimiliano Cividati

Progetto e Regia: Sergio Maifredi 
Drammaturgia: Massimiliano Cividati e Sergio Maifredi
Consulenza Storica: Krystyna Jaworska

Musiche scritte e eseguite dal vivo da:

Percussioni: Gennaro Scarpato 
Pianoforte: Andrea Zani 

Info e biglietti

Teatro Litta

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Elena Arvigo

Mercoledì ore 20.30

intero € 30,00 – convenzioni € 24,00 – ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) € 24,00 – Under 30 e Over 65 € 17,00 – Università € 17,00 – scuole di Teatro € 19,00 – scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 15,00 tagliando Esselunga di colore ROSSO.

Durata dello spettacolo: 90 minuti

Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45

Scarica l’App di MTM Teatro e acquista con un clic

Abbonamenti: MTM Serendipity, MTM Serendipity Over 65, MTM Serendipity Under 30 x2, MTM Serendipity Under 30 x4, MTM Il piacere di sorridere.

Biglietti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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