Si può lottare oggi contro la complessità come faceva Goldoni alla sua epoca?
BR Franchi
“Carlo Goldoni 2.0 – Memorie e Rivoluzione” – debutto in prima Nazionale al Teatro OutOff che lo ripropone per il secondo anno consecutivo in collaborazione con MTM Manifatture Teatrali Milanesi.
Lo spettacolo sarà in scena dal 17 aprile al 30 Aprile Teatro OutOff di Milano.
L’obiettivo è quello di portare a conoscenza delle giovani generazioni gli autori più importanti della letteratura e della drammaturgia italiana utilizzando strumenti di comunicazione innovativi.
Perché la scelta di Goldoni
Questa volta è stato scelto un autore come Carlo Goldoni, la cui ricerca teatrale a tutti i livelli ha fatto conquistare alla commedia la dignità di un genere vero e proprio.
Con la sua “riforma”, Goldoni, pur avversato da molti oppositori, ha modificato completamente i codici dello spettacolo in Italia, dandogli dignità letteraria, fondata anche su una nuova attenzione alla realtà, ai personaggi, ai costumi, ai sentimenti, alla lingua, e anche a impliciti contenuti morali.
Per avvicinare in modo insolito questo grande autore del passato alle nuove generazioni abbiamo pensato, ambiziosamente, di far convergere due mondi apparentemente inconciliabili come il 700 e la tecnologia contemporanea, usata quotidianamente dai giovani.
A partecipare al progetto è stato chiamato un drammaturgo venticinquenne BR Franchi già distintosi nei suoi primi lavori post-accademici, un autore “nativo” sotto il profilo delle tecnologie informatiche, e con una spiccata propensione drammaturgica verso la “commedia”.
La sinossi dello spettacolo
Il progetto si è concentrato sui Memoires scritti in francese da Goldoni in Francia negli ultimi anni della sua vita. Un’autobiografia appassionante, non pensata da Goldoni per il palcoscenico ma divulgata presso i lettori con l’intenzione di far conoscere la sua opera e il suo contributo di artista e scrittore totalmente dedito allo sviluppo dell’arte drammaturgica italiana.
Per fondere due periodi storici così lontani, su nostro suggerimento, BR Franchi ha ambientato in Francia il suo testo “Carlo Goldoni 2.0 Memorie e Rivoluzione”.
Goldoni, caduto ormai in disgrazia nel paese in cui avrebbe dovuto conoscere il suo riscatto professionale, si trova in un ospizio, privato della pensione di poeta che gli era stata elargita dal re ma che il nuovo potere sorto dalla Rivoluzione Francese gli ha drasticamente revocato. In una Parigi dal nuovo assetto politico e sociale, Goldoni ‒ ormai vecchio, quasi cieco e in preda alla disperazione ‒ attraverso i propri ricordi e i fasti dei passati successi veneziani, cerca di trovare consolazione alla sua miseria materiale, affettiva e psicologica. Gli fanno visita il giovane nipote con la moglie, che intendono estorcergli il segreto della sua arte comica.
Man mano che il racconto procede, la vicenda si tinge di segni inquietanti e atmosfere cupe, quasi virando nell’horror, fino alla sorprendente conclusione.
Quattro chiacchiere con BR Franchi.
Primo, fondamentale e meraviglioso obiettivo di questo spettacolo è arrivare ai giovani unendo passato e futuro. Come nasce questa idea e, secondo te, quanto può essere un canale giusto per portare a teatro le nuove generazioni?
Io penso che non sia così difficile portare i giovani a teatro perché se c’è una generazione particolarmente curiosa delle nuove proposte è quella che vediamo adesso che è sicuramente la più attenta alle istanze del futuro, la più verde e la più impegnata nel sociale.
Quindi se vogliamo portarli a teatro forse dobbiamo farci noi un esame di coscienza su come abbiamo gestito lo spettacolo negli ultimi anni.
Il tentativo è di avvicinare un autore appartenente al passato, solo per una ragione anagrafica, dato che molte delle sue opere sono molto più tridimensionali di cose che si leggono ai giorni nostri.
C’è una centralità del personaggio femminile che spesso non si trova negli autori più contemporanei e quindi siamo sicuri che, ridando forma a una figura che spesso purtroppo viene appiattita negli studi liceali, rendendola nuovamente viva e pulsante sul palco, a quel punto non abbiamo bisogno di convincere i ragazzi ma solo essere all’altezza delle loro esigenze dato che è una generazione che conosce molto di più rispetto alle precedenti… dobbiamo superare un importante banco di prova!
Come hai fatto entrare la tecnologia nel mondo di Goldoni?
Bella domanda.. forse non lo so neanche io!
Lorenzo Loris il regista che ha fatto un bellissimo lavoro ama procedere per suggestioni. Gli viene in mente un’idea, la butta sul tavolo e a me piace molto raccoglierla e lavorarci.
Abbiamo poi visto che si sposava bene con il progetto la riflessione sul tema di un conflitto sulla complessità: la rete web ci ha portato ad essere sempre più sintetici e immediati, prediligere le cose dall’immediata leggibilità, battaglia che fece anche Goldoni alla sua epoca rivoluzionando il concetto della commedia dell’arte sostituendo le maschere con i personaggi, la recitazione improvvisata con le battute… rivoluziona un sistema molto semplice introducendo una crescente complessità . Ecco quindi il parallelismo che abbiamo trovato anche con quella che è la sfera web di oggi.
Questo “vostro Goldoni” fa anche un grande percorso psicologico, in cui ci si rispecchia tutti…
Assolutamente. Goldoni ci lascia un testo che sono le sue memorie scritte a 84 anni, due anni prima della sua morte. Morire a questa età nel ‘700 era un caso più unico che raro. Nella vita ha fatto di tutto e si è confrontato con situazioni di ogni tipo e una vita sentimentale molto travagliata.
Noi abbiamo tentato di portare in scena il non detto di Goldoni, c’è un rimosso costante in lui, probabilmente legato anche alla mentalità dell’epoca che premeva per uno stile di vita più austero.
Il nostro è un Goldoni più da ora di ginnastica che di letteratura
BR Franchi
Altra cosa quasi impensabile è che in questo spettacolo siete riusciti ad affiancare a un autore come Goldoni la parola “Horror”.
Questo rientra sempre nel nostro gioco di suggestioni continue con Loris.
Abbiamo pensato che questo rivangare nei ricordi potesse tingersi di qualcosa che non fosse immediatamente comico anche se poi lo spettacolo sarà una commedia in cui si riderà… almeno spero!
Ci siamo resi conto che le memorie di Goldoni di comico non hanno nulla, prova a farci ridere ma forse non ne ha più le energie.
I suoi racconti ci inducono una certa inquitudine e per questo nello scrivere mi sono ispirato a Pinter (chiedo perdono al Maestro) e quindi i personaggi non hanno delle motivazioni chiare per le loro azioni, tutto ciò che esce dai confini dell’opera non ci è dato saperlo.
L’horror ci è stato ispirato dal fatto che si stesse abbattendo una tragedia sull’autore senza che lui lo sapesse ed ecco perché il rivangare nei ricordi deve essere sempre permeato da qualcosa di spaventoso e poi diciamolo… ci piaceva molto l’idea di maschere e demoni che si fondono meravigliosamente con le splendide musiche composte da Luca Garlaschelli.
Il cast di “Carlo Goldoni 2.0 Memorie e Rivoluzione”
In scena: Gaetano Callegaro, Daniele Gaggianesi, Stella Piccioni
con il musicista Luca Garlaschelli
Adattamento drammaturgico: BR Franchi
Regia: Lorenzo Loris
Costumi: Nicoletta Ceccolini
Interventi visivi e Luci: Saba Kasmaei
Scen: Gianluca Sesia, Stefano Sgarella e Lorenzo Loris
Coproduzione Teatro Out Off – MTM Manifatture Teatrali Milanesi –
spettacolo inserito nell’abbonamento Invito a Tea
Info e Biglietti
Teatro OUT OFF via Mac Mahon 16, Milano
Orari spettacoli:
da martedì a sabato ore 19.30 – domenica ore 16.00
durato dello spettacolo 90 minuti
Prenotazioni e Informazioni
Tel: 0234532140
Dal lunedì al giovedì: ore 10.00 -18.00; venerdì: ore 10.00 – 17.00
Ritiro biglietti
Uffici
via Principe Eugenio, 22
lunedì – venerdì ore 11.00 › 13.00
Botteghino
via Mac Mahon, 16
martedì – domenica 1 ora prima dello spettacolo
PREZZO
Intero: 20 euro
Under26: 14 euro
Over65: 10 euro
ABBONAMENTI
OutCard
50€ 4 ingressi a scelta per uno o più spettatori
J&S Card – Junior(under26) & Senior(over65)
45 € 6 spettacoli
Passepartout Promozione riservata ai residenti del Municipio 8;acquistando la tessera a 10 Euro ingresso a 6 Euro per tutti gli spettacoli in programma.
Teatro OUT OFF via Mac Mahon 16, Milano
uffici via Principe Eugenio 22
telefono 02 34532140
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