In lettura
ELENA ARVIGO ci racconta i suoi spettacoli “Elena” e Monologhi dell’Atomica: “un teatro” per riflettere insieme.
Scuro Chiaro

ELENA ARVIGO ci racconta i suoi spettacoli “Elena” e Monologhi dell’Atomica: “un teatro” per riflettere insieme.

Elena Arvigo

Eppure – chissà –là dove qualcuno resiste senza speranza, è forse là che inizia la storia umana, come la chiamiamo, e la bellezza dell’uomo.

Ghiannis Ritsos

Elena Arvigo, interprete intensa e attenta indagatrice dell’animo femminile, sarà in scena dal 16 gennaio al 4 Febbraio al Teatro Out Off di Milano alternando due tra gli spettacoli del progetto sulle donne e la guerra “LE IMPERDONABILI”, ovvero “Elena” di Ghiannis Ritsos e “Monologhi dell’Atomica“.

La sinossi degli spettacoli.

ELENA fa parte della raccolta “Quarta dimensioneed è stato scritto da Ghiannis Ritsos durante gli anni di detenzione nei campi di concentramento di Karlovasi (Samo) del regime militare del colonnello, che presero il potere in Grecia dal ‘ 67 al ‘ 74.
La maschera della mitologia servì al poeta per eludere la rigida censura del regime: fingendo di scrivere della classicità denunciava la tragica realtà di un Paese schiacciato dalla morsa dei moderni tiranni.
L’Elena di Ritsos, dall’età indefinibile, è il simbolo della sua caducità di ogni cosa. Elena riflette sul passare del tempo che tutto travolge: ricordi, affetti, eventi; rievoca l’antico splendore; si duole della inevitabile perdita di senso delle cose.
Ma ecco apparire in questo naufragio esistenziale una speranza fuggevole ma tenace, come le erbacce che, malgrado tutto, crescono sulle rovine e le ricoprono. C’è qualcosa che si salva dalla distruzione: la volontà indomita dell’uomo di combattere per il suo sogno, quel resistere alle ingiustizie che forma il nucleo della storia umana e ne attesta la bellezza.

I MONOLOGHI DELL’ATOMICA–in un’ideale staffetta per coltivare la necessità della memoria – è tratto da Preghiera per Chernobyl di Svetlana Aleksievic (premio Nobel per la Letteratura 2015) e dai Racconti dell’atomica di Kyoko Hayashi.

Elena Arvigo, recentemente insignita come miglior interprete di Monologo al premio le Maschere del teatro italiano2023– porta ancora una volta al centro la figura femminile come testimone di episodi tragici legati alla guerra e alla criminalità delle scelte umane.

Elena Arvigo
Elena Arvigo

I due luoghi all’origine dello spettacolo: Chernobyl e Nagasaki. Due capitoli oscuri della nostra Storia. Aleksievic rievoca il 26 Aprile 1986 attraverso alcune testimonianze/monologhi tra le quali quella di Ljudmila, moglie di un vigile del fuoco. Kyoko Hayashi, hibakusha, così si chiamano in Giappone i sopravvissuti alla bomba atomica, ricorda la sua esperienza personale del 6 Agosto 1945.
La ricostruzione non è degli avvenimenti,ma dei sentimenti Il racconto di queste voci si concentra sulla dimensione umana della tragedia, sui sentimenti dei sopravvissuti, sulla storia individuale di chi quegli avvenimenti li ha vissuti sulla propria pelle.

Due giornata “speciali”

Con l’Occasione del 27 Gennaio, ll Giorno della memoria indicata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 2005 per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e di tutti i deportati nei campi nazisti – il teatro rimarrà aperto tutto il giorno con una staffetta di racconti e storie per grandi e piccoli spettatori.
Lunedì 29 Gennaio prima e dopo lo spettacolo sono previsti incontri con gli artisti per riflettere insieme sul senso della parola memoria e sul senso di responsabilità dell’artista ieri e oggi.

Progetto “Le Imperdonabili”.

Nel progetto “Le Imperdonabili” inaugurato da Elena Arvigo nel 2013 su figure di donne,testimoni scomode mitiche e reali, del loro tempo, l’atto giornalistico e l’atto poetico diventano così simbolo e testimonianza di una resistenza, prima di tutto,del pensiero.

Gli altri spettacoli nati nell’ambito del progetto sono:

  • EttyHillesum – o della resistenza del pensiero
  • Donna non rieducabile – Politkovskaja di Stefano Massini, un memorandum ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani.
  • I diari della guerra tratto dal Dolore e dai quaderni della guerra di Marguerite Duras – due testi di straziante intimità al confine tra la poesia e la memoria in cui la Duras racconta la guerra e l’attesa delle donne.
  • La Metafisica della Bellezza, lettere dalle case chiuse: la storia reale delle ragazze delle “case chiuse” per sempre nel 1958 grazie alla tenacia di Lina Merlin, prima donna ad essere eletta in Senato e una delle madri costituenti.
  • Un primo studio di Elena andò in scena nel 2013.

Elena Arvigo ci racconta i suoi spettacoli.

Porti in scena due lavori di grande impegno teatrale ma sopratutto sociale. Come mai questa scelta tra l’altro per un lungo periodo di messa in scena?
Tutti e due questi lavori fanno parte del progetto “Le imperdonabili”, donne testimoni scomode del loro tempo.
Questo è per me il mio angolo di libertà nel fare questo mestiere dove alterno momenti come interprete a lavori come questo in cui curo più o meno tutto.
Sono progetti questi che durano molto e questa scelta rompe un po gli schemi di come invece funziona il teatro attualmente con eventi che si esauriscono brevemente.
Io offro dei testi per me importanti e per me una parola chiave è “staffetta”, perchè in ogni produzione c’è chi scrive un testo, chi lo sceglie, chi lo mette in scena, chi lo interpreta, poi c’è il pubblico che lo viene a vedere, ne parla… e si crea un passaggio di testimonianza.
Sia per “Elena” che per “Monologhi dell’Atomica” quanto pensi ci sia ancora di attuale?
Assolutamente tutto! “Elena” parla dell’insensatezza della guerra, che sicuramente ha delle ragioni ma che non giustificano il numero dei morti e questo è l’insensato.
Gli uomini vengono mandati a combattere per un motivo non reale e se pensiamo alla guerra di Troia ci dimostra questo ecco perchè ho voluto chiudere il mio progetto con questa scelta teatrale legata al mito.
Elena non andò mai a troia ma erano solo motivi economici che muovevamo la guerra e non una donna.
Un’altra cosa molto importante è la mancanza di informazione, anche su Hiroshima e Nagasaki quanto viene detto? Pensiamo anche all’interno della scuola come tutto si risolva in poche parole.
Non si può non raccontare la storia come un documentario e evidenziare che le armi uccidono!

Elena Arvigo
Elena Arvigo in scena con i suoi spettacoli al teatro Out Off di Milano

Per questo tuo nuovo lavoro sei partito maggiormente dalla musica, dai carteggi o da tutta la letteratura che lo riguarda?
Da tutto. Considera che è stato un periodo di studio lunghissimo. Credo di aver letto decine e decine di libri, quasi tutto quello che è stato scritto su Mozart: i suoi carteggi, il rapporto col padre…
Ho fatto una ricostruzione dal punto di vista storico e sociale.
Mi interessava la solitudine di Mozart e la sua ricerca di essere da una parte il primo musicista contemporaneo che vivesse della sua arte senza andare a corte (ma non gli riesce) e dall’altra il suo essere romantico, il credere nel grande amore mettendolo sempre nella sua musica ma anche su questo non gli è andata molto bene.

Una delle giornate di “Monologhi dell’Atomica” si svolge proprio il 27 gennaio.
Ho scelto di ricordare tutti coloro che sono stati nei campi di concentramento perchè non c’erano solo gli ebrei.
Ho voluto veramente creare momenti di riflessione che secondo me sono davvero importanti.

Il teatro spesso dimenticato e a volte martoriato quanto può essere ancora oggi un veicolo per far arrivare messaggi importanti?
Per me il rapporto in presenza è diventato sempre più prezioso, quasi un privilegio dato che poche si cose si fanno ormai in questa modalità.
Quando si è dal vivo accade qualcosa di più, c’è la parola condivisa che ha una potenza infinita

Elena Arvigo:”Il Teatro è condivisione”.

Il Cast Artistico e Tecnico

Elena Arvigo: autrice e attrice
Monica Santoro: attrice

Assistente alla regia: Monica Santoro
Scenografia: Maria Alessandra Giuri
Consulenza musicale: Ariel Bertoldo
Consulenza al testo: Francesco Biagetti

Una produzione Teatro Out Off in collaborazione con Compagnia Elena Arvigo
(Associazione Santa Rita & Jack Teatro)

Info e biglietti

Teatro OUT OFF
Via Mac Mahon 16, Milano

GIORNI E ORARI

ELENA di Ghiannis Ritsos
16,17,18,19,20,21,22,23,24,25 Gennaio

Martedì, Giovedì alle 20:30 – Mercoledì, Venerdì, Sabato alle 19:30 – Domenica alle 16:00.

MONOLOGHI DELL’ATOMICA
26, 27, 28, 29 gennaio 2024 – ore 20:30

ELENA di Ghiannis Ritsos
30,31 gennaio, 1,2,3,4 febbraio

Martedì, Giovedì alle 20:30 – Mercoledì, Venerdì, Sabato alle 19:30 – Domenica alle 16:00.

Forse ti potrebbe piacere anche…
Uomini si diventa

Acquisto online

https://www.vivaticket.com/it/ticket/elena/213397

https://www.vivaticket.com/it/ticket/monologhi-dell-atomica/227608

Prenotazioni e Informazioni
0234532140 lunedì › venerdì ore 10.00 › 16.00

PREZZO

Intero: 20 euro
Under 26: 14 euro
Over65: 10 euro

ABBONAMENTI

OutCard
50€   4 ingressi a scelta per uno o più spettatori

J&S Card – Junior(under26) & Senior(over65)
45 €   6 spettacoli

Passepartout
Promozione riservata ai residenti del Municipio 8;acquistando la tessera a 10 Euro ingresso a 6 Euro per tutti gli spettacoli in programma.

info@teatrooutoff.itwww.teatrooutoff.it

Qual è la tua reazione?
Excited
0
Happy
0
In Love
0
Not Sure
0
Silly
0
0 Commenti

Rispondi

La tua mail non sarà resa pubblica.

© 2020 Dejavu. All Rights Reserved.

Torna a inizio pagina