L’amore non si sceglie, capita che ti prende e ti porta a ballare con le stelle.
Ciuri
Ciuri (al secolo Ivan Rizzo) torna con il nuovo singolo ‘Scacco matto‘.
Il brano, pubblicato per l’etichetta ‘Rumori Digitali‘ di Giuseppe Fisicaro, di cui vi abbiamo parlato in una nostra intervista qualche tempo fa, e prodotto da Andrea di Pierdomenico.
Conosciamo meglio Ciuri.
Ciuri è cresciuto in un piccolo paese in provincia di Palermo. Fin da subito mostra interesse per la musica e lo spettacolo studiando danza da bambino, canto durante l’adolescenza e partecipando a Contest ed eventi sparsi per la Sicilia.
Una volta maggiorenne vola a Milano per frequentare il CPM di Franco Mussida, dove si immerge completamente nella musica e laurea nella disciplina del canto. Grazie a questa esperienza di studio si esibisce per tre anni di fila durante la rassegna Estate Sforzesca e in tanti eventi privati.
Gli anni milanesi sono per il cantautore un momento di rinascita e dopo appena 23 anni, inizia a raccontare la sua vita attraverso le canzoni. Il 2022 è un anno importante per Ciuri perché rappresenta la concretizzazione del progetto, incontra Emanuela Mereu che attraverso la creazione di un apposito team lavora sul suo stile, una musica pop che vuole integrare più generi.
Il 30 giugno 2023 pubblica il suo primo singolo dal titolo “Se ti dico No” con un beat che potremmo definire pop house caratterizzato da un drop che strizza l’occhio all’oriente.
Quattro chiacchiere con CIURI
Partirei con una domanda un po’ Marzulliana, hai fatto “scacco matto” all’amore?
Praticamente si. Ma più che farlo io è stato l’amore a farlo a me.
Hai cosi deciso di condividere questa tua esperienza raccontandocela nel tuo brano…
Di solito quando si parla di una storia d’amore finita si tende a criticare il partner ma nello stesso tempo si ricordano i momenti belli passati insieme.
Io invece ho voluto anche un po’ denigrarmi, facendo capire che ho perso e che da questa storia sono rimasto tanto deluso e arrabbiato.
In questo caso quindi tu non ti vuoi mostrare, come spesso accade, vincente.
Esattamente, io ho perso e molto.
Quanto però la musica ti ha aiutato a risollevarti?
Ho superato tutto questo dopo quasi un anno e ho scritto questa canzone al termine di questo percorso interiore.
Aver scritto il brano in cinque minuti mi ha fatto rendere conto che avevo davvero chiuso con il passato e che finalmente avevo fatto un grande passo avanti.
Come mai scegli un nome d’arte così legato alla tua terra d’origine?
MI sono trovato quasi una decina di anni fa a scappare dalla mia terra quasi per rifiutarla.
Una volta arrivato a Milano mi sono reso conto del contrario, del fatto che in Sicilia avevo tutto rispetto a qui e ho voluto rinsaldare il legame con la mia terra.
La mia vita nel frattempo è sbocciata o per meglio dire sono rinato e quindi ho scelto questo nome che in siciliano significa “fiore”.
Progetti per il futuro?
Io vorrei ritornare sui palchi e ritagliare il giusto spazio musicale adatto a me.