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BRUNO SANTORI: una grande carriera e una grande attenzione alla didattica per i giovani. Il nuovo Album “The Best MOVIE SOUNDTRACKS – Vol. 1”. Intervista esclusiva.
Scuro Chiaro

BRUNO SANTORI: una grande carriera e una grande attenzione alla didattica per i giovani. Il nuovo Album “The Best MOVIE SOUNDTRACKS – Vol. 1”. Intervista esclusiva.

Cover the best movie soundtracks

La pandemia ha improvvisamente azzerato la nostra vita. Lontano da ogni forma di socializzazione, i concerti, momento di espressione massima di un musicista, sono andati perduti e proprio in quel momento ho sentito il bisogno di realizzare qualcosa che mi facesse sperare di essere sulla via del ritorno alla vita.

Bruno Santori

“The Best MOVIE SOUNDTRACKS – Vol. 1” è l’ultimo album del Maestro BRUNO SANTORI, il quale ha voluto celebrare il periodo natalizio, il più amato del cinema, con un viaggio attraverso alcune delle colonne sonore più belle degli ultimi cinquant’anni, dirigendo la Mediterranean Orchestra, di cui è fondatore, direttore artistico e direttore stabile.

Questo percorso vuole essere un omaggio ai grandi compositori di questo secolo, tra cui John Williams, Hans Zimmer e Andrew Lloyd Webber, che hanno reso immortali alcuni dei film più celebri della storia. 

La Tracklist di “The Best Movie Soundtracks”

Prodotto da Bruno Santori, supportato da un team di eccezione formato dal Maestro Silvio Fantozzi, Giorgio Tramacere e il Maestro Marco Noia per la BIG Music Classic, distribuito dalla Smilax Publishing e Self Distribuzione, l’album contiene 12 tracce:

  1. E.T. The Extra-Terrestrial – Adventures On Earth
  2. Star Wars – Main Title
  3. Gladiator – Medley
  4. Harry Potter – Hedwig’s Theme
  5. Hook – The Flight To Neverland
  6. 007 – Medley
  7. Star trek – Medley
  8. Evita – Medley
  9. Spiderman – Medley
  10. The Patriot
  11. Raiders Of The Lost Ark – Raiders March
  12. Jingle Bells Forever

Conosciamo meglio Bruno Santori

Bruno Santori
Il Maestro Bruno Santori

Pianista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra italiano di fama internazionale, Bruno Santori inizia il suo percorso nella musica classica a soli cinque anni, studiando pianoforte, composizione e direzione d’orchestra con alcuni tra gli insegnanti più importanti al mondo come Paolo Bordoni, Arnaldo Cohen, Franco Ferrara e Gianluigi Gelmetti.
Da giovanissimo entra a far parte dei “Daniel Sentacuz Ensemble”, famosi per il successo internazionale “Soleado”. Già all’età di vent’anni inizia la sua intensa attività di direttore d’orchestra e pianista.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con i più importanti cantanti, musicisti e solisti del repertorio classico, leggero e jazz, oltre ad aver diretto orchestre nei più prestigiosi teatri del mondo. È stato direttore artistico di importanti istituzioni orchestrali e direttore musicale del Festival di Sanremo.
Attualmente, il M° Bruno Santori, si occupa inoltre di formazione in vari conservatori e università. Fin dalla sua prima edizione è direttore musicale del più grande evento live italiano “Radio Italia Live: Il Concerto”. È stato insignito del titolo di “Brand Ambassador” dal Governo maltese ed è direttore artistico e stabile della “Mediterranean Orchestra” e direttore artistico del “Mediterranean Stars Festival” di Malta, creato insieme ad Andrew Agius Muscat. Fondata dal Mediterranean Tourism Foundation, la Mediterranean Orchestra nasce con la missione di promuovere l’identità del mediterraneo nel mondo utilizzando la musica come linguaggio universale capace di colmare le differenze che esistono tra tutti i popoli del mediterraneo.
Il repertorio della Mediterranean Orchestra, grazie all’esperienza e alla duttilità del M° Bruno Santori, spazia dalla musica classica alla musica sacra oltre che la musica da film, pop e jazz. La Mediterranean Orchestra è partner ufficiale di Radio Italia, con cui si è esibita negli eventi di “Radio Italia Live: Il Concerto” a Milano, Palermo e Malta e partner associato del Mediterranean Conference Centre di Malta.

Quattro chiacchiere con Bruno Santori

L’idea di questo Album arriva in un tempo di pandemia. Come mai nasce il desiderio di ripescare nel passato in questo momento di chiusura?
Negli ultimi 20 anni della ia vita professionale mi sono anche dedicato al cinema facendo dei concerti in cui proponevo colonne sonore e l’ho fatto con un orchestra molto grande di circa 100 elementi. Vista l’occasione ho pensato che fosse interessante registrarli.
Poi per motivi vari e questioni tempo non sono mai andato neppure a risentire quelle registrazioni. Così quando ci siamo dovuti serrare in casa per la pandemia ho iniziato a studiare musica (molte cose che non avevo studiato fino a quel momento) e poi ho guardato nei cassetti cosa avevo per curiosità e le ho ritrovate.
Ho così contattato un caro amico ovvero Giorgio Tramacere che è proprietario dell’etichetta Big Music e ha anche uno studio di masterizzazione. Abbiamo iniziato a sentire i brani insieme anche ad altri colleghi e a lavorarci.
Il lavoro è venuto molto bene ed è cosi venuta spontanea l’idea di far uscire un disco che potesse poi diventare un “Cd panettone” dato il periodo.

Come è avvenuta la scelta dei brani?
Lo dico spesso: è stata fatta in base alla mia grande “ignoranza” per il cinema. Io amo il cinema dal divano di casa mia e non sono un uomo di cultura cinematografica. I film che conosco sono quelli che conoscono tutti e quindi la scelta avviene in relazione a quello che potrebbe piacere alla maggioranza del pubblico.
Anche come musicista mi sono sempre posto in questo modo e questo mi sembra mi abbia dato grandi riscontri nella mia vita artistica; anche quando propongo la musica classica, da cui provengo come genere, lo faccio contestualizzando la scelta.

Tu parti a 5 anni dalla musica classica, poi un’esplosione nel mondo della leggera sempre giovanissimo e poi decide di fermarsi e di tornare alla classica.
In realtà lo studio della classica non l’ho mai abbandonato. Quando sono entrato nella “Daniel Sentacuz Ensamble” avevo 15 anni e non avevo ancora completato gli studi classici. Il rischio con questa esplosione di successo era che non terminassi. Ho deciso di abbandonare quando il gruppo aveva un successo inimmaginabile, eravamo famosi in tutto il mondo.

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L’insegnamento è una parte importante della tua vita. Lavora in Conservatorio a Bergamo e Lucca su un percorso di elaborazione musicale e arrangiamento, cose nuove che si aprono nel mondo dell’ Accademicità conservatoriale
Assolutamente si e io ho fatto questa richiesta ai Conservatori per anni e ora sembra davvero prendere piede. A Lucca il Direttore Giampaolo Mazzoli mi ha chiesto di farmi carico del Dipartimento Pop e Jazz che vogliono aprire e io ho chiesto che ci sia una struttura di produzione musicale. Se i Conservatori d’Italia si unissero per produrre eventi cambieremmo davvero lo scenario.
I Conservatori non saranno mai all’altezza del loro ruolo se non produrranno concerti, non basta insegnare bisogna far suonare i ragazzi.

Parliamo delle tue grandi collaborazioni sia sotto l’aspetto discografico che di direzione. Chi ti ha lasciato di più il segno?
Sicuramente nell’opera Dīmītra Theodosiou con cui ho fatto anche un concerto dalla Fenice per i trent’anni dalla morte della Callas. Per quanto riguarda la uno strumentista direi Sergej Krylov, abbiamo fatto insieme qualche concerto ma ricordo in particolare quello in Re maggiore di Brahms.
Nel pop sono molti tra cui Sting, Anastacia, Pino Daniele, Mario Biondi.

Sei stato Direttore Artistico di Area Sanremo per 4 anni. Lavorando in questo ambito di ragazzi giovani che vogliono tentare questo percorso spesso non facile, ti chiederei di dare loro dei consigli.
Si, ho dato io il nome Area Sanremo, prima si chiamava Sanremo Lab.
Ti dico quello che ho sempre detto loro ovvero che se si sceglie la musica nella nostra vita bisogna avere anche il coraggio di fallire pur di non abbandonare il nostro ideale.
Purtroppo succede spesso e porta purtroppo a cadere che i ragazzi inseguano il successo cambiando se stessi e la propria arte in virtù di un ipotetica fama che sembra più vicina se affrontata in termini commerciali.

Puoi anticiparci qualcosa dei tuoi prossimi lavori?
E’ molto difficile immaginarsi in questo momento, con lo scenario attuale, cosa potrà accadere presto.
Io mi occupo soprattuto di grandi eventi con grandi presenze di pubblico e quindi in questo momento è impossibile pensarci.
Siamo tutti in attesa di capire cosa succederà e quindi in questo momento lavoro più a progetti discografici.

Ascoltiamo ” Star Wars – Main Title” tratto da “The Best Movie Soundtracks”

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