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Elegia Americana: cast, trama e trailer!
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Elegia Americana: cast, trama e trailer!

elegia americana
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Elegia Americana una storia familiare che è immagine della società americana

Elegia americana, nuova uscita di Netfllix, è disponibile sulla piattaforma dal 24 novembre.

Elegia Americana vanta la regia di Ron Howard ed è ispirato ad un romanzo.

Il titolo infatti è la traduzione del titolo del libro, che per esteso è Hillbilly Elegy: a Memory of a Family and a Cultur in Crisis, romanzo di J. D. Vance che narra l’epopea della sua famiglia.

Elegia Americana è una traduzione che svia un po’ l’attenzione da ciò che è la realtà essenziale del libro e del film. Il termine originale Hillbilly Elegy indica una realtà precisa.

Infatti Hillbilly è un termine dispregiativo con cui si indicano le persone che risiedono in aree rurali e montuose degli Appalachi, giudicate arretrate e violente. Simile al termine redneck

LA TRAMA

La storia prende il via dal momento in cui il protagonista, meglio il narratore, J.D.Vance ex marine che studia legge a Yale sta eseguendo una serie di colloqui per ottenere il lavoro dei suoi sogni, quell’occasione per dare la svolta definitive alla propria vita.

Proprio in questo momento  viene chiamato a confrontarsi con la sua famiglia.

Una crisi improvvisa, la madre ricoverata per un overdose, lo costringe a tornare nel suo paese d’origine in Ohio, Middletown, cittadino della  low class, da cui si è allontanato ormai da anni per trovare la proprio strada, il proprio riscatto.

J.D. quindi tra i suoi familiari e i suoi vecchi amici.

La storia è un continuo alternarsi di flashback che permettono di ricostruire i momenti salienti della vita del giovane J.D. con una madre giovane, irrequieta, incapace di affrontare seriamente i problemi, a tratti violenta, che cerca la soluzione passando da un compagno all’altro (infatti del padre di J.D. e della sorella Lindsay non si sa nulla e non se ne parla mai) e cadendo a più riprese nella tossicodipendenza.

Ha vissuto anche lei un infanzia e una giovinezza segnata da una madre appena adolescente e da violenze familiari.

La nonna appunto (una eccezionale Glenn Close) rimasta incinta a 13 anni, fuggita in questo paese con la speranza di un riscatto, ma ceh si scontra con una serie di difficoltà e fallimenti, ma è l’anima d’acciaio della famiglia, tosta, coriacea, in grado di essere rude e sgradevole, ma che si prende sulle spalle tutte le difficolta della famiglia, perché

 “La famiglia è l’unica cosa che conta. Lo imparerai.” (Mamaw Vance )

E sarà proprio lei a farsi acrico del piccolo J. D. obbligandolo a prendere delle decisioni, a prendere in mano la sua vita

“So che avrei potuto fare meglio.

Ma devi decidere tu. Vuoi essere qualcuno…o no?

“Devi fare tutto ciò che serve, devi prendere ottimi voti […] per avere un’occasione! .” (Mamaw Vance )

AUTORE, REGISTA ED ATTORI

J. D. Vance, come apprendiamo dal film, proviene da una famiglia piena di problemi, che vive ai confini dell’America più arretrata, in quei luoghi dove le morti per over dose superano quelle per arma da fuoco.

Si è trovato ad affrontare problemi drammatici, la tossicodipendenza materna, le violenze familiari, il rischio di amicizie che potevano condurlo sulla stessa strada, ma che grazie al supporto ed allo sprone della nonna che si occupa della sua formazione.

J. D. di fronte alle problematiche della sua famiglia, non si limiterà a rifiutarle, ma sceglie di crescere accettando le sue radici, ma decidendo di interrompere la china che lo voleva impantanato in quella realtà e riuscirà a trovare la sua strada e diverrà un venture capitalist di successo della Silicon Valley, sposato con la compagna di studi, Usha Chilukuri e ad oggi con un figlio.

Ha scritto questo libro in ricordo e onore dei nonni, soprattutto la nonna, che lo hanno aiutato.

Il regista è Ron Howard al suo primo film originale per Netflix.

Su Ron Howard c’è poco da dire, il suo occhio attento, la sua esperienza, le sue capacità registiche sono note e si apprezzano tutte in Elegia Americana.

“Spero che il mio film possa ricordare a tutti gli esseri umani che siamo più simili che diversi.”

Glenn Close nei panni di Mamaw Vence, la nonna di J.D., è a dir poco spettacolare.

elegia americana

Ha operato una trasformazione perfino fisica, come è possibile notare da alcune foto della famiglia Vance che scorrono con i titoli di coda.

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È perfetta nell’esprimere una rudezza di modi che sono il suo modo per affrontare tutte le difficoltà che la vita le ha messo di fronte, senza mai arrendersi. Rudezza che è anche il suo modo per nascondere il suo cuore, il suo affetto, il suo amore per la famiglia.

Una recitazione spesso fatta di sguardi.

Altrettanto splendida è Amy Adams, nella parte di Bev, la madre di J. D. bella, coraggiosa e fragile allo stesso tempo, preda talora di crisi autodistruttive, ma che ama i suoi figli e “ci prova”, “ci prova sempre” .

Anche lei da prova di una grande capacità di calarsi e trasformarsi nel personaggio.

Abbiamo poi Gabriel Basso che interpreta J.D. da adulto, mentre da rgazzino è interpretato da Owen Asztalos.

CONCLUSIONI

Elegia Americana, ad un primo sguardo potrebbe sembrare uno dei classici film del sogno americano. Dell’uomo qualunque che si fa strada da solo e si guadagna il suo angolo di gloria.

Elegia Americana, in realtà, ci fornisce un’immagine di un’America meno nota di quella delle grandi città.

Piccoli paesi dell’immensa regione dell’industria pesante americana, una famiglia della classe operaia tipica della “rust belt”, che ha subito l’impatto distruttivo della crisi e delle fragilità economiche di questi ultimi anni.

Elegia Americana vuole però anche sottolineare come ci sia sempre la possibilità che, nonostante tutto, una scelta può fare la differenza.

È alla fine una storia che vuole dare anche la speranza che una ripartenza, una rinascita è possibile.

La lezione di Mamaw Vance è che la condizione di povertà , non può giustificare un comportamento pessimista e distruttivo.

“Il luogo da cui veniamo è chi siamo, ma scegliamo ogni giorno chi vogliamo diventare.

La mia famiglia non è perfetta ma mi ha reso chi sono.” (J.D. Vance )

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