“In una notte buia e spaventosa” è una nuova serie animata, presente su Netflix dall’8 ottobre.
Hansel e Gretel sono due personaggi che spesso ispirano nuove narrazioni, come avevamo visto per esempio in “Agenzia segreta controllo magia”.
Infatti anche in questa serie “In una notte buia e spaventosa” che si ispira e trae spunti da un libro di Adam Gidwitz, i protagonisti sono i due famosi bambini Hansel e Gretel.
La trama di “In una notte buia e spaventosa”
In una notte buia e spaventosa inizia con una situazione ideale di famiglia felice: Hansel e Gretel in questo caso sono i figli del re e la regina del paese di Grimm.
Improvvisamente costretti a fuggire dal castello perché i loro genitori non sembrano essere quegli amorevoli mamma e papà che loro credevano, vagano nella foresta delle tenebre alla ricerca della famiglia ideale.
Come prima candidata a nuova famiglia incontrano una pasticcera che sembra innamorata dei bambini e desiderosa di riempire la loro delusione con squisiti cibi, ma andrà a finire come ben sappiamo.
Hansel e Gretel tornano a cercare i genitori ideali, proveranno presso una famiglia di coltivatori di rape, ma anche qui c’è qualche cosa di strano, torneranno allora nei iboschi, proveranno a vivere da soli, verranno separati. Dovranno sperimentare la solitudine e mille altre peripezie, finchè si ritroveranno e decideranno di tornare verso casa.
Come gli accoglieranno i genitori? Vorranno a loro ancora bene? Sarà tutto così semplice o ci saranno ancora pericoli da sventare e battaglie da combattere?
Il trailer di “In una notte buia e spaventosa”
Le impressioni di zia Elena
“In una notte buia e spaventosa” è una serie veramente originale, intelligente e anche divertente.
Una rivisitazione di alcune delle più note fiabe dei fratelli Grimm, presentando quegli aspetti un po’ orrorifici, da sempre presenti nelle fiabe e che ultimamente si è preferito nascondere o mimetizzare, pensando che il mondo dei bambini sia tutto roseo e zuccheroso.
Invece le figure spaventose, orchi, stregoni, draghi, rappresentano le paure e i lati oscuri di ogni umano e quindi anche dei bambini.
Un espediente divertente e che serve ad gettare uno sguardo ironico sulle situazioni anche più paurose e a smorzare i toni che a volte potrebbero risultare troppo crudi, sono i tre corvi narratori.
Vediamo così come i bambini raggiungono un’età in cui classicamente si pongono in contrasto con i genitori e vogliono cercare una soluzione da soli.
Vediamo come talvolta ci sono lati in ombra un po’ oscuri degli adulti, che magari riguardano più la loro vita da adulti o di coppia, che crea disagio, timore e a volte anche sensi di colpa nei figli.
Interessante anche questa ricerca dei genitori, della famiglia ideale, salvo poi comprendere che i genitori ideali non esistono e che la famiglia che abbiamo è in fondo la migliore che possiamo avere; è il porto sicuro nella quale tornare.
Vengono sottolineato anche alcuni errori in cui possono incorrere gli adulti. Per esempio mostrare il proprio amore solo riempiendo i piccoli con montagne di cibo, come se il cibo potesse riempire tutti i vuoti.
Oppure genitori talmente concentrati sul desiderare un certo tipo di figlio da non accorgersi di quello che già hanno, delle qualità e talenti che già possiedono.
Subordinare l’affetto a comportamenti ed osservanza di ferree regole.
Offre anche un bel panorama dei bisogni e dei timori dei figli: il loro sentirsi causa e responsabili di ogni oaccadimento, il loro bisogno di sentirsi amati e guardati che li porta a volte a compiacere i genitori, o il mondo degli adulti, rinunciando a volte ad essere se stessi. La loro paura di mostrare i lati meno belli di loro per il timore di perdere l’affetto. Il loro sentirsi cattivi o inadeguati se non corrispondono alle presunte attese dei genitori.
Insomma di spunti e di insegnamenti ve ne sono veramente tanti nell’arco dei dieci eppisodi di cui è composta la serie.
Dove vedere In una notte buia e spaventosa
Ecco il link per vedere “In una notte buia e spaventosa” su Netflix.
La nostra recensione
Coraggio, fantasia ed ironia per affrontare attraverso le fiabe, se pur rivisitate dei Grimm, domande e paure dei piccoli spettatori.
Forse non esiste il "vissero per sempre felici e contenti", ma può esistere il vissero insieme uniti e solidali.
ironica e divertente la trovata dei tre corvi narratori, danno un tocco di pragmaticità al racconto e nello stesso tempo smorzano i momenti che potrebbero essere più tragici.