“I Mitchell contro le macchine”, nuovo film d’animazione visibile su Netflix dall’1 maggio.
Si tratta di un lungometraggio diretto da Mike Rianda e Jeff Rowe per la Sony Pictures Animation.
Per Rianda è un film profondamente personale poiché si è ispirato direttamente alla propria famiglia.
Simile ad un film di cui abbiamo parlato recentemente, “Arlo, il giovane alligatore”, anche qui si parlerà di famiglia, di cercare e trovare il proprio posto nella vita, di ritrovare in particolare il rapporto con il padre.
La trama di “I Mitchell contro le macchine”
Katie Mitchell è una giovane adolescente che si è sempre sentita un po’ fuori posto, con un talento per le storie e il desiderio di diventare regista.
I rapporti in famiglia, come spesso succede a quell’età, sono più facilmente scontri che incontri. Soprattutto con il padre Rick, classico padre pratico, con i piedi per terra, che ama incondizionatamente la figlia, ma non si rende conto che è cresciuta e vorrebbe continuare a proteggerla come quando era piccola.
Katie è stata presa nel college per diventare regista e il padre Rick decide, per ritrovare il rapporto con la figlia, di accompagnarla, con tutta la famiglia, in macchina.
Si parte dunque per questo viaggio, non proprio nato sotto i migliori auspici, ma… improvvisamente tutti i mezzi tecnologici, smartphones, aspirapolvere e giochi (come gli antichi Furby) sembrano ribellarsi, animarsi di vita propria, guidati da una squadra di robots, con il compito di catturare tutti gli esseri umani del pianeta.
Il viaggio diventerà a dir poco rocambolesco e i componenti della famiglia Mitchell dovranno mettercela tutta per superare gli ostacoli, aggirare e sconfiggere i robots e liberare l’umanità.
Ci riusciranno?
Il trailer di “I Mitchell contro le macchine”
Le impressioni di zia Elena
Prima di tutto bisogna dire che è proprio un film divertente!
Potrebbe sembrare che si parli della solita diatriba tra l’invadenza della tecnologia, la dipendenza da questa e la perdita delle relazioni soprattutto familiari.
C’è sicuramente questa tematica, ma è in realtà utilizzata per parlare e sottolineare alcune dinamiche familiari.
Katie Mitchell è in quell’età caratterizzata da spaesamento e ricerca del proprio posto nella vita.
Non si sente compresa ed accettata dai suoi coetanei; ha aspirazioni, sogni che non trovano riscontri nella realtà che la circonda. E’ giunto il momento di uscire di casa, di esplorare nuove realtà, di trovare nuovi amici.
Anche nell’ambiente familiare Katie è in difficoltà, soprattutto con il padre.
Infatti lui fatica ad accettare che Katie non è più la sua bimba, bisognosa di essere protetta da ogni cosa.
Il viaggio servirà a loro due, ma anche alla mamma e al piccolo fratello Aaron, per trovare un modo di collaborare, di mettere da parte le divergenze e scoprire nuove abilità di ognuno.
Interessante che sia il mondo digitale, l’intelligenza artificiale PAL, a mettere in discussione il valore dell’umanità.
Viene proprio da PAL la provocazione per dimostrare l’esistenza di motivi validi per cui salvare l’uomo. Sempre da PAL viene il severo giudizio su come l’uomo non abbia cura dei sentimenti altrui.
Dove vedere “I Mitchell contro le macchine”
Ecco il link per vedere “I Mitchell contro le macchine” su Netflix.
La nostra recensione
Due ore spassose, adatto a tutte le età; sicuramente un film per la famiglia, sulla famiglia.
Chi ama trovare citazioni e rimandi ad altri film, qui si troverà accontentato (da Io robot a Her, The circle e probabilmente molti altri).
Per tutte le mamme: qui viene riconosciuto il super potere dell'istinto materno! Linda Mitchell, quando il suo piccolo è in pericolo si trasforma! Andate a vedere come.
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