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ZOO – Bellezza, dolore, amore, sogno, intrecciati misteriosamente. La nostra recensione
Scuro Chiaro

ZOO – Bellezza, dolore, amore, sogno, intrecciati misteriosamente. La nostra recensione

Zoo

ZOO” di Sergio Blanco – Piccolo Teatro Grassi.

Autore, nonché regista di questo spettacolo è il franco uruguaiano Sergio Blanco, definito il maestro dell’autofinzione, tecnica con cui partendo da fatti del proprio vissuto, trasformati in finzione, crea i suoi testi.

Così anche per la scrittura di questo testo, Blanco ha effettivamente vissuto e scritto nello Zoo di Parigi accanto alla gabbia di un gorilla , condividendo gesti e sguardi.

Un giorno ho compreso che non stavo scrivendo su di lui ma per lui, e questo mi affascinava.

(Sergio Blanco)

La trama di “ZOO”

Lo spettacolo è diviso in quattro atti (conoscenza, avvicinamento, incontro, abbandono) preceduti da un introduzione e chiusi da un epilogo.

Uno dei protagonisti, lo scrittore, alter ego di Sergio Blanco, chiede di poter frequentare lo Zoo, in particolare la gabbia di un gorilla, perché intenzionato a scrivere un testo sulle scimmie.
In realtà originariamente doveva scrivere un libro su Edda Ciano, affascinato dagli aspetti meno noti della donna, ma poi, preso dai dubbi sull’opportunità di parlare di un personaggio appartenente ad un epoca così ancora sotto processo e discussa, ha abbandonato il progetto.

Giunge così allo Zoo, per l’occasione localizzato a Milano (anche se ormai a Milano non c’è più uno zoo da 30 anni) e con la guida e sotto la supervisione di una veterinaria, la dottoressa Rozental comincia il suo incontro e conoscenza del gorilla Tandzo.

Zoo
Blanco dialoga con Tadzo ripresi ed osservati dalla dottoressa Rozental.

Si crea subito una sintonia, un dialogo fatto di sguardi tra Tandzo e lo scrittore.
Tanto che Blanco comincia a far conoscere a Tandzo libri, romanzi, quadri, musiche.
Il gorilla ne sembra affascinato, attratto, sembra comprendere ed apprezzare la bellezza di queste opere d’arte.

Progressivamente, sotto lo sguardo scientifico della veterinaria, la relazione tra lo scrittore e il gorilla assume sfumature sempre più simili all’innamoramento e all’attrazione erotica.
Tutto questo crea stupore, curiosità, gioia e gelosia in tutti e tre i soggetti coinvolti.

Tutti e tre dovranno percorrere la loro strada. ognuno con la sua dose di bellezza, di amore e di dolore per raggiungere la fase successiva ed evolvere

Il cast di “ZOO”

Zoo
Lino Guanciale nei panni dello scrittore Blanco e Sara Putignano si alterna tra la dott.ssa Rozental e l’Edda Ciano. Foto © Masiar Pasquali

Lino Guanciale (lo scrittore Sergio Blanco): torna al Piccolo dopo 4 anni, dove l’avevamo visto in “Ragazzi di vita”, tratto dal romanzo di Pasolini e conferma le sue grandi capacità di empatia con i personaggi che interpreta. Penetra profondamente gli ambiti più nascosti di questa esperienza. Questo sorprendente rapporto con Tandzo, un essere apparentemente così lontano eppure così simile.
In grado di accompagnarti ad oltrepassare con lui i confini di quella gabbia di vetro.

Sara Putignano (dottoressa Rozental/Edda Ciano): da un lato una dottoressa, una scienziata che osserva con occhio attento e privo di emozioni i fatti. Dall’altra una donna, Edda Ciano, dal carattere forte, volitivo, pronta a godere dei piaceri che la vita può offrire e abituata ad esercitare il potere. È una sorta di fantasma che viene a visitare i sogni dello scrittore Blanco e a sfidarlo a lasciarsi andare.

Lorenzo Grilli
Tandzo il gorilla intorno a cui, in qualche modo, ruota la storia è Lorenzo Grilli.

Lorenzo Grilli (Tandzo, il gorilla): personaggio al tempo stesso inquietante eppure rasserenante. Unico tra i due, che riempiono le quasi due ore, di dialoghi e pensieri, ad essere privo, ovviamente, di parola. Eppure con movenze perfette e pochi gesti, quasi appena accennati riempie la scena ed è il perno dell’interagire. Ti lascia per tutto il tempo con il dubbio che sul palco ci sia un gorilla vero.

Scritto e diretto da Sergio Blanco
Traduzione Angelo Savelli
Video Miguel Grompone
Scene Monica Boromello
Costumi Gianluca Sbicca
Luci Max Mugnai
Musiche e suono Gianluca Misiti
Una produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.

Trailer

Piccolo Teatro Grassi

“ZOO”

dal 26/03/2022 al 5/05/2022

Sito web: https://www.piccoloteatro.org

INFORMAZIONI BIGLIETTERIA

Biglietteria Teatro Grassi
Via Rovello 2 | M1 Cordusio

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Aperta solo nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio della recita in programma.


La nostra recensione


Uno spettacolo incredibilmente originale, non solo per il tema affrontato.

Innanzitutto è costruito in un modo originale e spiazzante. Un continuo entrare ed uscire dalla storia.
Ora i due attori sono se stessi che interagiscono con il pubblico per spiegare cosa andrà a succedere o come si è arrivati a certe scelte. Ora Guanciale, come alter ego di Blanco, autore e regista, costruisce i momenti e le dinamiche della scena. Ora sono i personaggi completamente immersi nella storia che si va narrando.

Le musiche sono parte narrante della storia.
L’uso di filmati ed immagini creano cambi di scena, creano lo stacco dei quattro atti.
Quattro atti che altro non sono che quattro tappe di ogni relazione di qualsiasi natura essa sia: la conoscenza, l’avvicinamento, l’incontro e l’abbandono.

I piani di lettura sono molteplici.
Per esempio la storia della vita del gorilla Tadzo: il suo gruppo è stato aggredito, le femmine e i piccoli sterminati, i sopravvissuti decimati da un epidemia di Ebola, esule,orfano e confinato in una gabbia. Una storia che ci parla delle storie attuali di popoli di oggi.

L’innamoramento tra il gorilla e lo scrittore, ci parla di amore: un amore che supera qualsiasi diversità.

La bellezza: linguaggio comprensibile a tutti che permette la comprensione e la condivisione.

Il dolore: il dolore della dottoressa che ha perso un figlio, il dolore dello scrittore che dovrà perdere un amore. Il dolore che deve trovare le parole per essere raccontato per poter essere superato.

Uno spettacolo, non solo bello, ma ricco, stimolante, intrigante. Uno di quelli spettacoli che ti rimangono dentro e continuano a nutrirti cosicchè per diversi giorni a tratti ti tornano alla mente immagini, sguardi emozioni, nuovi punti di vista.

Pro

Da vedere perché è qualcosa di nuovo ed originale costruito con grande maestria e poesia.

Le musiche: poesia nella poesia.

Opera dove aleggia una forte sensualità pur non essendoci mai dei veri e propri contatti fisici, ma bastano le allusioni, se pur fatte con linguaggio scientifico, e gli sguardi.

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