Il teatro è gioco, intrattenimento, immaginazione. Ci ricorda proprio questo Molto rumore per nulla, la celebre commedia shakespeariana, riadattata da Emanuele Aldrovandi e diretta da Silvio Peroni, in scena al Teatro Carignano di Torino dal 6 luglio all’8 agosto.
Molto rumore per nulla, celebre commedia teatrale scritta da William Shakespeare, porta in scena una vicenda amorosa, tra il romantico, il drammatico e persino il farsesco, e riflette gioiosamente sulla fragilità ed inconsistenza dell’animo umano, a cui basta troppo spesso una parola, un fraintendimento, un soffio… per mutare le proprie convinzioni radicalmente. Il riadattamento di Aldovrandi preserva il nucleo originale ed i registri diversi propri della “tragicommedia” shakespeariana, ma proponendoli fin da subito tramite un approccio che coinvolge, diverte ed incuriosisce fin dalle primissime scene lo spettatore, che si trova catapultato nel bel mezzo di una rappresentazione di cui viene ricordato, battuta dopo battuta, il carattere di gioco, finzione e costruzione scenica.
Sulle note di regia Silvio Peroni dice: “Questa è una commedia che nasconde degli inganni… questo presunto “nulla” del titolo, seppure apparentemente faccia pensare a una cosa priva di significato non è un’inezia. Un “nulla” che crea un gioco di doppi e di mascheramenti che confonde continuamente l’apparenza e la realtà sia collettiva che personale.”
I personaggi di Shakespeare giocano con le parole e spesso ne rimangono intrappolati: non distinguono la realtà dall’apparenza o l’azione dalla parola. Molto rumore per nulla si interroga sul potere del linguaggio e su quanto esso possa condizionarci. Gli equivoci creati dalle parole possono generare gelosie o vendette: una battuta fraintesa o manipolata può scatenare una violenza collettiva.
I personaggi crescono e cambiano durante la commedia, Shakespeare fa vivere in modo simbolico anche agli spettatori di oggi questo cambiamento.
Il cast di “Molto rumore per nulla”
Beatrice (Sara Putignato): nipote di leonato e cugina di Ero, e’ una donna di spirito ,con una lingua tagliente. E’ generosa ed amorevole ma, come Benedetto, deride continuamente le persone che la circondano con elaborati giochi di parole. Intraprende una guerra di intelligenza contro Benedetto, vincendone spesso le battaglie. Agli inizi della commedia la sua massima ambizione sembra sia quella di non sposarsi mai.
Benedetto (Jacopo Venturiero): un nobile soldato che negli ultimi tempi è stato arruolato da Don Pedro, ed è suo amico. E’ molto intelligente,e presenta un carattere simile a quello di Beatrice, intraprende una guerra virtuosa contro di lei, ma all’inizio della commedia giura di non innamorarsi e di non sposarsi.
Conte Claudio (Marcello Spinetta): un giovane soldato al servizio di Don Pedro, che si è particolarmente distinto per gli onori acquisiti durante le recenti guerre. Si innamora di Ero al momento del suo ritorno a Messina e, dopo essersi confidato con Don Pedro ,ne ottiene l’aiuto per conquistarla. Sfortunatamente, la sua natura sospettosa lo induce frettolosamente a credere alle dicerie pianificate da Don Juan sul conto di Ero e a vendicarsi.
Ero (Marta Cortellazzo Wiel): la bella figlia di Leonato e cugina di Beatrice è amabile e gentile. Si innamora di Claudio, ma quando Don Juan la calunnia, Claudio si comporta in maniera ossessiva e gelosa, arrivando a vendicarsi di lei, facendola soffrire tantissimo.
Completano il cast: Lorenzo Bartoli (Leonato governatore di Messina), Elena Aimone (Innogene moglie di Leonato),Fabrizio Falco ( Don Pedro principe d’Aragona), Christian Di Filippo (Don Juan fratellastro di Don Pedro).
La trama di “Molto rumore per nulla”
William Shakespeare ha scritto Molto rumore per nulla nella seconda metà del 1500 e fa parte delle sue commedie romantiche. Lo spettacolo è ambientato a Messina e si svolge in estate in quattro giornate diverse. Tutti i personaggi si trovano nel palazzo del governatore Leonato. Don Pedro arriva a Messina dopo aver sconfitto il fratellastro Don Juan. Il Conte Claudio e Ero, la figlia di Leonato, si amano e si vogliono sposare. Don Juan, per vendicarsi, tende un tranello a Ero e poi la sbugiarda. Il Conte Claudio incolpa Ero di essere una sgualdrina. In secondo piano si svolge la storia d’amore tormentata tra Beatrice e Benedetto. La trama si interrompe con musiche cantate dal vivo in scena.
Il trailer di “Molto rumore per nulla”
Biglietti:
Posto Unico € 15,00
Ridotto € 10,00
Le persone con disabilità hanno diritto al biglietto ridotto e, in caso di necessità, l’eventuale accompagnatore ha diritto all’ingresso omaggio.
PRENOTAZIONI:
biglietteria@teatrostabiletorino.it – 011 5169555
La nostra recensione
Le diversità dei linguaggi dei vari personaggi creano molteplici equivoci, ma l’importante alla fine è rendersi conto che non si tratta altro che nulla, vuoti e ingannevoli artifici. Questa commedia è dunque un divertimento, una vacanza dove tutti hanno tempo da perdere, fanno errori, non approdano a nulla, rimediano… Alla fine una parola è solo aria, un alito, il nulla. Un nulla che può creare ma anche distruggere, fino all’inaspettato finale.
Lo spettacolo dura 2 ore e 15 minuti più intervallo, coinvolge, incuriosisce lo spettatore, non è mai banale né noioso.
Un cast perfettamente a proprio agio nel confronto con un testo impegnativo che, proprio perché basato sul potere della parola, necessita di una velocità di recitazione, di un rispetto della punteggiatura, di un’interpretazione accurata.
Una festa in maschera che ricorda tanto Romeo e Giulietta, così come il frate che propone un escamotage perché Ero possa uscire dalla situazioni drammatica in cui si trova ( e per una fan di Romeo e Giulietta Ama e cambia il mondo, come me, questi aspetti non possono che essere super emozionanti).
Una musica “martellante” che dà una nota di modernità alla storia.
Una scenografia semplice, ma perfetta per ricreare gli ambienti necessari allo svolgersi della commedia.
Ero e Claudio, due attori perfetti per la parte, capaci di far percepire tutta la grazia e l'inesperienza dei giovani, che credono ancora che la vita sia una bella favola dove nulla di male puo' accadere.
I soldati: buoni attori sicuramente, ma la loro parte interrompe esageratamente la narrazione, la comicità a volte grottesca è quasi pesante.
La scelta della cantante e della canzone portante: mentre il pezzo solo strumentale, che ricorda le discoteche anni ‘80 e guida i movimenti al rallentatore dei personaggi è originale e coinvolgente, la parte cantate è troppo ripetitiva e pure poco orecchiabile.