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METTICI LA MANO – Miserie e bellezze tra le strade di Napoli.
Scuro Chiaro

METTICI LA MANO – Miserie e bellezze tra le strade di Napoli.

Mettici la mano

“Mettici la mano” di Maurizio De Giovanni al Teatro Menotti di Milano.

Maurizio De Giovanni è principalmente autore di romanzi e racconti.
In questi ultimi anni poi i suoi romanzi sono divenuti fiction televisive e hanno ottenuto un grandissimo favore del pubblico.

De Giovanni è anche, se pur occasionalmente, autore teatrale.
Dopo il grande successo ottenuto da “Il silenzio grande” De Giovanni torna al teatro con questo racconto che possiamo dire sia uno spin off dei romanzi del Commissario Ricciardi.

La trama di “Mettici la mano

Siamo nella primavera del ’43, Napoli sotto i bombardamenti degli alleati, con le truppe tedesche e fasciste per le strade.

Proprio nel corso di un improvviso bombardamento ecco delle persone che si rifugiano in uno scantinato trasformatosi in un rifugio improvvisato dove viene anche conservata una statua della Madonna della Misericordia miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa, poco distante da lì.

Mettici la mano
Bambinella prende le difese della giovane Melina.

Davanti alla statua è inginocchiata in preghiera una figura velata, una suora.
Entrano improvvisamente un carabiniere, il nostro brigadiere Maione(!) che conduce una giovane in catene.
Il brigadiere Maione l’ha appena arrestata per un grave crimine, un assassinio!
La persona velata si rivela una vecchia conoscenza del brigadiere, si tratta infatti di Bambinella, un femminello che esercita l’antica arte e che conosce tutto di tutti e per “amicizia” fa da informatore al brigadiere.

Mentre aspettano che l’incursione aerea finisca e le strade tornino sicure Bambinella e Maione discutono, si inquietano, si sostengono, interrogano la giovanissima Melina.
Melina giovane, arrabbiata con il mondo, apparentemente dura come l’acciaio, che dichiara con fierezza il delitto commesso, ha sgozzato nel sonno il Marchese di Roccafusca dove era a servizio, e ancor più fermamente dichiara di non essere pentita.
Dietro le insistenze e la curiosità di Bambinella verrà a poco a poco alla luce tutta la triste storia che sta alle spalle di Melina.

E allora come si risolverà per Melina?
Bambinella commosso e indignato dalla storia di Melina vorrebbe salvarla, ma il brigadiere Maione è uomo di legge, non può transigere, anche se il suo cuore di padre si ribella.
Infine un fatto esterno, ma forse guidato dalla silenziosa testimone della statua della Madonna, offrirà una soluzione che pacifica il cuore di ognuno.

Il cast di “Mettici la mano

Antonio Milo
Antonio Milo nei panni del Brigadiere Maione, uomo di legge ma con un cuore grande.

Antonio Milo (brigadiere Raffaele Maione): eccolo qui, il nostro brigadiere Raffaele Maione. Corpulento, pacato, semplice, ma allo stesso tempo a conoscenza di tutti i risvolti e i meandri dell’animo umano.
Anche se ancora si stupisce e si meraviglia di cosa può essere capace l’uomo, soprattutto non si capacita che alcuni genitori, padri o madri, possano comportarsi in modo nefando verso i loro figli.
Antonio Milo indossa le vesti di questo brigadiere così umano, dalla voce grossa e dal cuore tenero, come se gli appartenessero da sempre.

Adriano falivene
Adriano Falivene è Bambinella curiosa e sfacciata, ma anche lei/lui con un gran cuore.

Adriano Falivene (Bambinella): grandissima prova di Adriano Falivene.
Dona alla sua Bambinella mille sfaccettature.
Ora sfacciato, mimando gesti e voci, espressioni femminili, stando un po’ sopra le righe, mimando leziosità senza però mai essere ridicolizzante della figura del femminello. Nel contempo rivela con grandissima umanità tutti gli aspetti tristi e dolorosi di una persona orfana, diversa dagli altri e costretta dalla vita e dalla storia a condurre la vita della prostituta. Nonostante tutto ciò Bambinella conserva uno sguardo positivo della vita, credendo nell’amore e sperando nel lieto fine.

Elisabetta Mirra
Elisabetta Mirra nei panni di Melina: assassina o vittima?

Elisabetta Mirra (Melina): giovane, ma talentuosa, si muove con disinvoltura tra Milo/Maione e Falivene/Bambinella.
La giovane Melina passa con gradualità dall’essere dura, combattiva, rabbiosa e assetata di una giusta vendetta a rivelare invece tutta il suo animo ancora in gran parte ingenuo, di una bambina diventata donna troppo presto e in maniera crudele.
Passa dall’orgoglio che non riconosce ne Dio, ne Madonna, ne Santi alla disperata confidenza con la Madre di tutte le madri.

Scene Toni di Pace
Costumi Alessandra Torella
Musiche Marco Zurzolo
Luci  Davide Sondelli
Regia  Alessandro D’Alatri

Produzione Diana Or.i.s.

Il trailer di “Mettici la mano”

Teatro Menotti

“Mettici la mano”

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dal 23/03/2023 al 2/04/2023

Sito web: www.teatromenotti.org

INFORMAZIONI BIGLIETTERIA
0282873611
biglietteria@teatromenotti.org


La nostra recensione


Maurizio De Giovanni conosce molto bene il cuore umano, le sue ricchezze e le sue miserie e ha un modo straordinario di raccontarlo.

Mettici la mano
Bambinella si trasforma in avvocato difensore e Maione in accusato.

Il fatto in se è, purtroppo, troppo spesso accaduto nel passato, ma anche oggi.
Qui è il pretesto per parlare delle tristezze e dei dolori della vita, troppo spesso legati alla povertà, all’abbandono culturale ed affettivo.
È l’occasione per discutere se Legge e Giustizia camminino insieme o se troppo spesso invece siano alternativamente o cieche o impotenti.

Alla fine è l’occasione per sostenere che solo l’amore, l’aiuto fraterno potrà salvare l’uomo.
Il tutto con il sorriso sulle labbra, la risata pronta e le lacrime agli occhi, la commozione nel cuore.

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